5.1 Cartella dei dati personali
1. L’ente gestore deve gestire in modo appropriato la cartella dei documenti e dei dati personali delle e degli utenti e delle persone di riferimento (rappresentanti legali, familiari), inclusi i relativi recapiti telefonici.
2. La cartella riporta in modo strutturato i dati anagrafici, la storia e l’attuale situazione della persona in riferimento al suo contesto familiare e sociale, l’indicazione della lingua da utilizzare per le comunicazioni alla persona e le relative modalità e strumenti comunicativi, il fabbisogno di ausili, la descrizione dei percorsi scolastici e lavorativi, la documentazione sanitaria e terapeutica, i pareri e le relazioni di altri servizi, i documenti relativi al pagamento delle tariffe, le liste di presenza, la pianificazione settimanale durante l’orario di servizio e ogni altra documentazione utile.
5.2 Progetto individuale
1. L'équipe interna multidisciplinare provvede a elaborare e a documentare il progetto individuale per ogni utente, sulla base degli obiettivi stabiliti dall'unità di valutazione interdisciplinare. Il progetto individuale contiene il piano assistenziale individualizzato (PAI).
2. Il progetto individuale viene elaborato con metodologie centrate sulla persona, secondo i principi della partecipazione, dell’autodeterminazione e dell’inclusione della persona: per quanto possibile i singoli utenti vengono coinvolti attivamente nel processo di definizione e di verifica degli obiettivi e in tutte le decisioni che li riguardano.
3. Per garantire la piena partecipazione della persona alla stesura del progetto individuale, devono essere adottate forme di comunicazione e di informazione comprensibili all’utente e il progetto deve essere redatto nella lingua scelta da quest’ultimo/ultima.
4. Il progetto individuale è valutato sistematicamente e aggiornato attraverso idonei strumenti dall'équipe interna multidisciplinare e, almeno due volte all'anno, insieme all'unità di valutazione interdisciplinare. Il progetto individuale è conservato e archiviato sistematicamente.
5. La documentazione riguardante il progetto individuale comprende:
a) l’analisi delle potenzialità e competenze della persona, del suo fabbisogno di prestazioni socio-pedagogiche, di prestazioni di cura e assistenza e di prestazioni sanitarie;
b) la descrizione delle aspettative, dei valori, dei desideri e delle preferenze espressi dall’utente;
c) la descrizione degli obiettivi sulla base dell’analisi di cui alla lettera a), tenendo conto delle aspettative e dei bisogni espressi dalla persona e degli obiettivi stabiliti dall’unità di valutazione interdisciplinare;
d) la definizione dei tempi previsti per il raggiungimento dei singoli obiettivi e dei tempi per la valutazione periodica del grado di realizzazione degli stessi;
e) la descrizione delle misure necessarie per il raggiungimento dei singoli obiettivi, con i relativi tempi di attuazione;
f) la definizione degli indicatori per valutare l’effettiva realizzazione degli obiettivi;
g) l’indicazione dell’operatore/operatrice di riferimento responsabile della stesura, dell’aggiornamento e della verifica del progetto individuale;
h) la descrizione degli accordi e degli impegni assunti con l’ente gestore di provenienza, compresa la pianificazione della fase di rientro;
i) la descrizione degli accordi e degli impegni assunti con altri servizi pubblici o privati coinvolti nel progetto, e l’indicazione delle relative persone di riferimento;
j) gli eventuali ulteriori accordi sottoscritti dall’utente, dal suo/dalla sua rappresentante legale o dalla sua famiglia per la realizzazione di singoli obiettivi;
k) la valutazione periodica;
l) la firma dell’utente o del suo/della sua rappresentante legale e dell’operatore/operatrice responsabile del progetto individuale.
5.3 Protezione dei dati e tutela della privacy
1. Le norme sulla tutela della riservatezza dei dati personali devono essere rispettate.
2. Devono essere adottate tutte le misure che consentono il massimo rispetto della sfera privata delle e degli utenti. All’occorrenza va fornita una consulenza specifica sul tema della sessualità e della vita di coppia.
3. Devono essere garantiti il diritto all’informazione, all’espressione del consenso, alla non discriminazione fondata sull’appartenenza sessuale, sociale, culturale, religiosa ed etnica.
4. Fra il personale del servizio residenziale a carattere socio-sanitario e l’utente si deve instaurare una relazione “adulto-adulto”, basata sul rispetto reciproco.
5. I colloqui personali devono essere tenuti in un ambiente che tuteli la privacy della persona.
5.4 Comunicazione
1. La comunicazione avviene in italiano, tedesco o ladino (nelle località ladine), nel rispetto della madrelingua dell’utente.
2. Gli operatori e le operatrici del servizio residenziale a carattere socio-sanitario utilizzano le forme e gli strumenti comunicativi più adeguati all’utenza.
3. Le norme sul diritto di accesso ai documenti amministrativi devono essere rispettate.
4. Deve essere garantita alle e agli utenti l’accessibilità alla documentazione scritta che li riguarda. Essa deve essere redatta in un linguaggio facilmente comprensibile o eventualmente in lingua facile.
5.5 Autodeterminazione e parteci-pazione
1. Vanno rispettate l’autonomia e la libera scelta delle e degli utenti come espressione di identità e libertà personali.
2. All’interno dei servizi viene incentivato l’esercizio della facoltà di scelta da parte delle e degli utenti, attraverso l’utilizzo di strategie adeguate, che rafforzano la responsabilizzazione personale.
3. Va incoraggiata la collaborazione delle e degli utenti nella gestione delle attività quotidiane, tenuto conto delle loro capacità individuali, in modo da promuovere il massimo grado di autonomia possibile.
4. La partecipazione delle persone con disabilità alla vita sociale va stimolata e ne va sostenuta l’adesione alle iniziative e alle attività della comunità locale, come ad esempio la frequenza di piscine, centri di aggregazione, cinema, iniziative delle associazioni di volontariato, la partecipazione a feste, ecc.
5. L’utente è coinvolta/coinvolto nella scelta delle sue attività occupazionali giornaliere e nella strutturazione della sua giornata.
5.6 Collaborazione con i familiari, con il/la rappresentante e con la rete di riferimento
1. L’ente gestore valuta caso per caso le modalità e l’opportunità del coinvolgimento nonché le modalità di comunicazione con i familiari, con il/la rappresentante legale o con il/la responsabile della rete di riferimento, in un’ottica di massima inclusione, valorizzazione e condivisione del progetto.
2. L’ente gestore definisce le regole di visita e le porta a conoscenza dell’utenza, dei familiari e del personale.
5.7 Partecipazione alla gestione e allo sviluppo del servizio
1. L'ente gestore si avvale di strumenti che garantiscono la rappresentanza degli interessi delle e degli utenti e, se opportuno, dei loro familiari, per quel che concerne l’organizzazione e il miglioramento della qualità del servizio. Fra tali strumenti rientrano, ad esempio, gli specifici comitati interni, le riunioni regolari con l’utenza e simili.
5.8 Accompagnamento nella fase di dimissione
1. Il rientro della persona al servizio sociale territorialmente competente o in un servizio diverso va accuratamente pianificato e concordato dall’unità di valutazione interdisciplinare con la persona o il suo/la sua rappresentante legale e con il servizio che riaccoglie l'utente, assicurando la continuità del progetto individuale. L’ente gestore garantisce il passaggio di tutte le informazioni utili, in particolare per quanto concerne le strategie per ridurre e limitare i disturbi comportamentali.