1. La concessione dei vantaggi economici tiene conto della capacità dell’ente di proporre un progetto educativo che privilegi l’aspetto formativo e di accrescimento della persona e sia inteso come un insieme di attività organiche e strutturate secondo metodologie didattiche specificatamente sviluppate per l’utenza dell’educazione permanente.
2. I progetti presentati sono valutati tenuto conto dei seguenti elementi:
a) qualità dell’esposizione;
b) accuratezza dell’analisi del fabbisogno formativo della popolazione;
c) esplicitazione dei risultati attesi;
d) pertinenza ed efficacia attesa delle azioni proposte;
e) sostenibilità e utilizzo delle risorse.
3. Per l’individuazione della percentuale di finanziamento provinciale sono valutati i contenuti di seguito elencati:
a) collocazione geografica dell’ente proponente e specifiche esigenze della comunità italiana residente nella zona;
b) attività che promuovano la conoscenza, l’analisi e la diffusione degli aspetti più significativi del patrimonio culturale italiano;
c) iniziative rivolte alla valorizzazione, alla conoscenza e alla fruizione dei beni culturali e del patrimonio paesaggistico ambientale;
d) approfondimento di tematiche, relative a caratteristiche culturali del gruppo linguistico italiano in Alto Adige, che favoriscano la diffusione della conoscenza del territorio e della sua storia, concorrano alla formazione di una consapevole appartenenza ad una realtà pluriculturale e ad una coscienza europea;
e) sviluppo di iniziative nell’ambito della cittadinanza attiva con attivazione di progetti miranti alla prevenzione della violenza ed alla promozione del dialogo e della tolleranza;
f) realizzazione di iniziative nell’ambito dell’educa¬zio¬ne allo sviluppo sostenibile;
g) iniziative atte a garantire condizioni di pari opportunità di accesso e partecipazione all’attività formativa senza discriminazioni sociali, culturali, fisiche ed a sviluppare la cultura di parità dei generi;
h) iniziative volte a migliorare la qualità della vita individuale e collettiva, favorendo i processi di coesione sociale e di conoscenza quale elemento strategico per la crescita della comunità;
i) attività che tengano conto dei bisogni espressi dalla collettività o risultanti da specifiche indagini socio-demoscopiche e programmate in modo ad essi rispondenti;
j) capacità progettuale dell’ente, sia per quanto attiene ai contenuti sia per quanto attiene ai costi, anche nell’individuazione di diverse fonti di finanziamento oltre la provincia.
4. Un 2% della disponibilità finanziaria sul capitolo provinciale di competenza è destinato a enti che presentino progetti innovativi, affrontino nuove tematiche e si rivolgano a nuovi pubblici.