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In vigore al: 08/03/2017

Delibera N. 2294 del 14.09.2009
Criteri per la concessione di assegni di studio per la formazione di base delle professioni sanitarie, degli operatori tecnici e del personale ausiliario in ambito sanitario- anno scolastico 2009/2010

Allegato

Criteri per la concessione di assegni di studio per la formazione di base delle professioni sanitarie, degli operatori tecnici e del personale ausiliario in ambito sanitario - anno scolastico 2009/2010

( L.P. 15.11.2002, n. 14, art. 4, comma b)

 

DISPOSIZIONI GENERALI

A coloro che frequentano scuole o corsi di formazione di base in ambito sanitario sono concessi assegni di studio in base ai criteri di cui ai punti successivi, fino ad esaurimento dei fondi disponibili.

 

Per ciascun anno scolastico il/la richiedente può presentare solo una domanda di assegno di studio, per la frequenza di un corso di formazione di base oppure di un corso di formazione specialistica (post-base).

 

La domanda deve essere presentata per ciascun anno di corso.

 

REQUISITI DI PARTECIPAZIONE

Possono richiedere un assegno di studio gli/studenti/esse che:

1a) frequentano scuole o corsi in provincia di Bolzano, se

- sono cittadini/e dell´Unione Europea;

oppure

- sono cittadini/e extracomunitari/e e risiedono ininterrottamente da almeno 1 anno in provincia di Bolzano;

1b) frequentano scuole o corsi fuori provincia di Bolzano, se

- sono cittadini/e italiani/e e risiedono ininterrottamente da almeno 2 anni in provincia di Bolzano;

oppure

- sono cittadini/e di un altro stato dell´Unione Europea, che ammette cittadini/e italiani/e alle provvidenze per il diritto allo studio, e risiedono ininterrotta-mente da almeno 2 anni in provincia di Bolzano;

2) sono iscritti/e a scuole o corsi di formazione di base in ambito sanitario;

3) necessitano di sostenere a proprio carico le spese relative alla frequenza della scuola o del corso;

4) appartengono ad una famiglia il cui reddito del 2008, tenuto conto del patrimonio e delle quote esenti, non era superiore a € 29.000,00;

5) nell'anno 2009/2010, non beneficiano per lo stesso corso di altre prestazioni finanziarie a carico di istituzioni o di enti pubblici o privati che usufruiscono di sovvenzioni pubbliche; in caso contrario, gli/le studente/sse possono optare per l´una o l´altra forma di assistenza. Fanno eccezione le borse di studio percepite per la partecipazione a programmi di interscambio dell´Unione Europea.

Nel caso di scuole o corsi frequentati all'estero, è necessario che il titolo di studio sia riconosciuto dallo Stato in cui esso é conseguito e in Italia.

Non vengono finanziati i corsi di formazione per massaggiatori, riconosciuti in Italia con il titolo di "Massaggiatore e capo bagnino degli stabilimenti idroterapici", in quanto questi profili ancora esistenti nelle strutture sanitarie del Servizio Sanitario Provinciale sono ad esaurimento e non sono quindi più disponibili.

 

PERSONE DI RIFERIMENTO PER LA DETERMINAZIONE DELLA CONDIZIONE ECONOMICA DISAGIATA

(1) Per la determinazione della condizione economica disagiata, vengono presi in considerazione il reddito ed il patrimonio dello/a studente/ssa e dei suoi genitori, anche se lo/la studente/ssa non risulta sullo stato di famiglia dei suoi genitori.

Se i genitori sono legalmente divorziati o separati, vengono presi in considerazione il reddito e il patrimonio dello/a studente/essa così come del genitore affidatario. Se il genitore affidatario convive con un’altra persona in una situazione di famiglia di fatto, vengono presi in considerazione anche il reddito ed il patrimonio di quest’ultima.

(2) In deroga al comma 1, il reddito ed il patrimonio dei genitori dello/a studente/ssa NON vengono presi in considerazione, se lo/la studente/ssa:

- è orfano/a di entrambi i genitori;

- è separato/a legalmente o è divorziato/a;

- ha propri/e figli/e conviventi e a carico;

- al momento della presentazione della domanda, ha svolto un’attività lavorativa retribuita della durata di almeno tre anni e, nel predetto periodo, ha percepito un reddito lordo complessivo di almeno € 33.000,00. Non vengono presi in considerazione i periodi di disoccupazione, nonché i rapporti di lavoro di durata inferiore a tre mesi.

(3) Se lo/a studente/ssa è coniugato/a, vengono presi in considerazione anche il reddito ed il patrimonio del suo coniuge.

Se lo/la studente/essa vive con un’altra persona in una situazione di famiglia di fatto ed essi hanno figli/e comuni, vengono presi in considerazione anche il reddito e il patrimonio del/la convivente.

 

I) DETERMINAZIONE DEL REDDITO

Per il calcolo del reddito vengono presi in considerazione:

1) il reddito, soggetto all'obbligo della dichiarazione, percepito nel 2008:

a)  il reddito di lavoro dipendente ed i redditi ad esso assimilati di cui al modello „CUD 2009  (righi 1 e 2), al modello „730-3/2009” (rigo 4) o al modello „UNICO Persone Fisiche /2009  (quadro RC, righi RC/5 e RC/9), nonchè il reddito lordo percepito all’estero nel 2008;

b)  gli altri redditi di cui al modello “730-3/2009” (rigo 6 meno righi 4 e 7) o al modello "UNICO - Persone Fisiche /2009" (quadro RN, rigo RN/1 meno rigo RN/2 e sottratto quadro RC, righi RC/5 e RC/9), nonchè il reddito lordo percepito all’estero nell’anno 2008;

2) il reddito percepito nel 2008, anche se non soggetto alla dichiarazione.

 

Non vengono presi in considerazione i seguenti introiti percepiti nell´anno 2008:

· le pensioni di guerra

· le rendite INAIL percepite per l'invalidità civile;

· le pensioni per invalidi civili e le indennità di accompagnamento percepite dall'Ufficio provinciale invalidi civili;

· l’assegno famigliare della Regione Trentino-Alto Adige e della Provincia Autonoma di Bolzano/Alto Adige;

· i contributi per l’affitto dell’Istituto per l’edilizia sociale;

· le borse di studio non tassabili concesse allo/a studente/ssa da enti pubblici;

· il reddito lordo del/dei genitore/i deceduto/i, se lo/la studente/ssa è orfano/a di uno o di entrambi i genitori;

· il reddito derivante da attività lavorativa o dall´esercizio di imprese commerciali – salvo gli utili provenienti dalla partecipazione a società – del/dei genitore/i dello/a studente/ssa iscritto/i nelle liste dei disoccupati presso il competente Ufficio del lavoro, per un periodo ininterrotto di almeno 3 mesi immediatamente precedente alla presentazione della domanda;

· il reddito derivante da attività lavorativa o dall´esercizio di imprese commerciali – salvo gli utili provenienti dalla partecipazione a società – dello/a studente/ssa o del suo coniuge iscritto/a, per un periodo ininterrotto di almeno 3 mesi immediatamente precedente alla presentazione della domanda, nelle liste dei disoccupati presso il competente Ufficio del lavoro; ciò vale soltanto, se trova applicazione la disposizione di cui al comma 2 o 3 del paragrafo "Persone di riferimento per la determinazione della condizione economica disagiata".

3) Altresì non vengono presi in considera-zione il reddito ed il patrimonio distrutti o danneggiati gravemente nel 2008 o nel 2009 da forza maggiore (catastrofi naturali).

4) Gli assegni di mantenimento vengono presi in considerazione solo se, nel calcolo del reddito depurato, viene considerato il reddito di uno solo dei genitori (non del/la convivente). L’importo percepito a titolo di mantenimento è assimilato al reddito di lavoro dipendente.

 

II) VALUTAZIONE DEL PATRIMONIO

1. Disposizioni generali

Per la determinazione della condizione economica disagiata, viene preso in considerazione, oltre al reddito di cui al punto I), anche il patrimonio esistente al momento della presentazione della domanda. Per ogni punto di valutazione del patrimonio, i redditi vengono aumentati di Euro 470,00. Qualora si determinino frazioni di punti, si arrotonda in difetto fino a 0,5 ed in eccesso da 0,6.

Se un'azienda viene gestita in forma di societá di persone (societá semplice, in nome collettivo, in accomandita semplice, societá di fatto ecc.) viene considerata soltanto quella parte dell'intero patrimonio sociale che corrisponde alla quota di partecipazione alla societá da parte della persona interessata. (Esempio: se la partecipazione ammonta al 50%, la valutazione dell'intero patrimonio sociale di cui alle presenti modalitá ammonta a 80 punti, si calcola il 50% degli 80 punti, cioè 40 punti).

 

2. Categorie patrimoniali

Per la valutazione del patrimonio, esso viene suddiviso nelle seguenti categorie:

 

2.1Agricoltura

2.1.1Aziende agricole per la lavo-razione e per la commercializzazione del latte, nonché terreni coltivati e boschi (esclusa la frutticoltura e la viticoltura)

 

Per questo tipo di azienda, vengono applicati i seguenti criteri di valutazione: l’altitudine, l’estensione (arativo, terreni coltivati e boschi) e le unità di bestiame adulto (UBA). Non vengono valutati le malghe, i pascoli, gli orti per l’uso domestico ed i boschi con una ripresa annuale fino a 0,8 m3/ha.

Per la valutazione del patrimonio, i punti vengono desunti dalle tabelle sottoindicate e sommati. In questa operazione, si deve tenere presente che:

- i punti assegnati per l'estensione vengono diminuiti del:

20% per boschi con una ripresa annuale superiore a 0,8 m3/ha

20% per aziende situate oltre 1000 m

40% per aziende situate oltre 1200 m

80% per aziende situate oltre 1500 m

- i punti assegnati per l'altitudine vengono ridotti:

del 70% per aziende fino a 10 ha

del 50% per aziende fino a 15 ha

del 30% per aziende fino a 20 ha

 

ALTITUDINE

oltre         1500,1 m  =   0 p.

da 1300,1 a 1500 m =   2 p.

da 1200,1 a1300 m =   4 p.

da 1000,1 a 1200 m =   6 p.

da   800,1 a 1000 m =   8 p.

da   600,1 a   800 m = 10 p.

da       0,1 a   600 m = 12 p.

 

ESTENSIONE

da          0 a 10 ha =   0 p.

da 10,001 a 15 ha =   1 p.

da 15,001 a 20 ha =   3 p.

da 20,001 a 30 ha =   7 p.

da 30,001 a 40 ha = 14 p.

da 40,001 a 50 ha = 25 p.

da 50,001 a 60 ha = 35 p.

da 60,001 a 70 ha = 45 p.

da 70,001 a 90 ha = 55 p.

oltre             90 ha = 80 p.

 

UNITA' BESTIAME ADULTO (UBA)

da   0 a   7 UBA =   0 p.

da   8 a 14 UBA =   3 p.

da 15 a 20 UBA = 10 p.

da 21 a 25 UBA = 17 p.

da 26 a 30 UBA = 24 p.

da 31 a 35 UBA = 32 p.

da 36 a 40 UBA = 40 p.

da 41 a 45 UBA = 50 p.

da 46 a 50 UBA = 60 p.

da 51 a 55 UBA = 70 p.

oltre      55 UBA = 80 p.

 

2.1.2. Aziende frutticole e viticole

Per questo tipo di azienda vengono applicati 2 criteri di valutazione: l'alti-tudine, come dalla corrispondente tabella del punto 2.1.1. e l'estensione come dalla tabella sottoindicata. Per la valutazione del patrimonio i punteggi ottenuti dai due criteri vengono sommati. In questa operazione si deve tenere presente che:

- i punti assegnati per l'estensione vengono ridotti del:

40% per aziende situate oltre 1000 m

- i punti assegnati per l'altitudine vengono ridotti del:

50% per aziende fino 0,5 ha

30% per aziende fino 1    ha

 

ESTENSIONE

da 0   a      0,5 ha =    2 p.

da 0,501 a 1,0 ha =    5 p.

da 1,001 a 1,5 ha =  10 p.

da 1,501 a 2,0 ha =  17 p.

da 2,001 a 2,5 ha =  22 p.

da 2,501 a 3,0 ha =  28 p.

da 3,001 a 3,5 ha =  33 p.

da 3,501 a 4,0 ha =  40 p.

da 4,001 a 5,0 ha =  55 p.

da 5,001 a 6,0 ha =  68 p.

da 6,001 a 8,0 ha =100 p.

da 8,001 a 10  ha =115 p.

oltre     10,001 ha =130 p.

 

2.1.3 Aziende dirette in parte alla la-vorazione ed alla commercializzazione del latte ed in parte alla frutticoltura e viticoltura

Per aziende agricole consistenti in parte in aziende agricole per la lavorazione e la commercializzazione del latte ed in parte in aziende frutticole e viticole, il punteggio per l'altitudine si calcola soltanto una volta, considerando l'ubicazione del maso. I punti assegnati per l'estensione vengono calcolati separatamente per tipo di azienda e poi sommati.

 

2.1.4.Giardinerie

in proprietá con serra         50 punti

in proprietà senza serra     30 punti

 

2.1.5. Aziende per la coltivazione di verdura (inclusa la coltivazione di frutti di bosco)

Per questo tipo di azienda vengono applicati 2 criteri di valutazione: l'altitudine, come dalla tabella del punto 2.1.1.) e l'estensione come dalla tabella sottostante. Per la valutazione del patrimonio i punteggi ottenuti dai due criteri vengono sommati. In questa opera-zione si deve tener conto che:

- i punti assegnati per l'estensione vengono ridotti del:

 

60% per aziende situate oltre 1000 m

30% per aziende situate oltre   600 m

- i punti assegnati per l'altitudine vengono ridotti del:

70% per aziende fino 0,5 ha

40% per aziende fino 1,0 ha

 

ESTENSIONE

0        a  0,5 ha =   2 P.

da 0,501 a 1,0  ha =   4 P.

da 1,001 a 1,5  ha =   7 P.

da 1,501 a 2,0  ha = 10 P.

da 2,001 a 3,0  ha = 18 P.

da 3,001 a 4,0  ha = 29 P.

da 4,001 a 5,0  ha = 45 P.

oltre 5,001 ha = 80 P.

Se le aziende o singole parti di esse di cui alle cifre 2.1.1-2-3-4-5 sono date o gestite in affitto, il punteggio per l'estensione e per l'altitudine viene ridotto del 50%.

 

2.2. Industria alberghiera ed affitta-camere

 

2.2.1 Suddivisione dei comuni dell´Alto Adige

Ai fini della valutazione del patrimonio di questo settore il territorio della Provincia di Bolzano viene suddiviso in cinque zone: zona A, zona B, zona C,zona De zonaE:

la zona A comprende i seguenti comuni:

Badia, Valle Aurina, Lagundo, Bolzano, Bressanone, Brunico, Marebbe, Appiano, Caldaro, Castelrotto, Corvara, Lana, Merano, Rio Pusteria, Naturno, Valdaora, Parcines, Rasun-Anterselva, Renon, Campo Tures, Scena, Senales, Sesto, Ortisei, Tirolo, Dobbiaco, Selva Gardena;

la zona B comprende i seguenti comuni:

Ora, Nova Ponente, Gais, Curon, San Candido, Chienes, Laces, Laives, Malles, Marlengo, Naz/Sciaves, Racines, Sarentino, Silandro, Vipiteno, Stelvio, San Leonardo i. P., San Lorenzo, S. Cristina, Terento, Termeno, Fiè, Monguelfo, Nova Levante;

la zona C comprende i seguenti comuni:

Aldino, Brennero, Casies, Avelengo, Cornedo, Chiusa, Laion, Selva dei Molini, Nalles, Falzes, Vizze, Prato a. St., Braies, Riffiano, S. Martino i. P., Tires, Terlano, Tesimo, Cermes, Ultimo, Varna, Villandro, Funes;

la zona D comprende i seguenti comuni:

Andriano, Barbiano, Postal, Velturno, Campo di Trens, Castelbello/Ciardes, Caines, Cortaccia, Luson, Martello, Montagna, Moso i. P., Egna, Villabassa, Rodengo, Salorno, S. Martino in Badia, Trodena, Vandoies, La Valle;

la zona E comprende i seguenti comuni:

Anterivo, Bronzolo, Fortezza, Gargazzone, Glorenza, S. Genesio, Cortina all'Adige, Lasa, Lauregno, Magrè, Meltina, Perca, Vadena, Plaus, Predoi, Proves, Sluderno, S. Pancrazio, Tubre, Senale/S. Felice, Verano, Ponte Gardena;

I punti di cui al successivo punto 2.2.3 si applicano per le aziende situate nella zona A. Per le aziende che si trovano in altre zone, i punti vengono ridotti come segue:

del 20 % per le aziende nella zona B;

del 40 % per le aziende nella zona C;

del 60 % per le aziende nella zona D;

del 80 % per le aziende nella zona E.

2.2.2Classificazione delle aziende

Ai fini della valutazione del patrimonio le aziende di questo settore vengono classificate come segue:

a) ristoranti - bar - ristori di campagna - rifugi;

b) aziende alberghiere a 4 o 5 stelle;

c) aziende alberghiere a 3 stelle;

d) aziende alberghiere a 1 o 2 stelle;

e) attivitá di affittacamere, ostelli;

f) residence.

 

2.2.3 Valutazione

Per la categoria ristorante - bar – ristoro di campagna - rifugio i punti sottoindicati vengono assegnati indipendentemente dalle dimensioni e dalla resa produttiva dell'azienda.

Per le rimanenti categorie il punteggio dipende dal numero dei posti letto.

Se il patrimonio aziendale é affittato da terzi, il punteggio viene ridotto del 50% per la parte gestita in affitto.

Ristorante

in proprietá 30 punti

in affitto      15 punti

 

Bar

in proprietá 30 punti

in affitto      15 punti

 

Bar e ristorante

in proprietá 40 punti

in affitto      20 punti

 

Osteria di campagna /Ristoro di campagna/ chiosco

in proprietá 16 punti

in affitto         8 punti

 

Rifugio

in proprietá 12 punti

in affitto        6 punti

 

Aziende alberghiere con 4 o 5 stelle

da   1 a 40 letti =  50 punti

da 41 a 50 letti =  60 punti

da 51 a 60 letti =  70 punti

da 61 a 70 letti =  80 punti

da 71 a 80 letti =  90 punti

da 81 a 90 letti =100 punti

oltre      90 letti =110 punti

 

Aziende alberghiere con 3 stelle

da   1 a 30 letti =  30 punti

da 31 a 40 letti =  40 punti

da 41 a 50 letti =  50 punti

da 51 a 60 letti =  60 punti

da 61 a 70 letti =  70 punti

da 71 a 80 letti =  80 punti

oltre      80 letti =100 punti

 

Aziende alberghiere con 1 o 2 stelle

da   1 a 10 letti =  15 punti

da 11 a 20 letti =  20 punti

da 21 a 30 letti =  25 punti

da 31 a 40 letti =  30 punti

da 41 a 50 letti =  40 punti

da 51 a 60 letti =  50 punti

da 61 a 70 letti =  60 punti

da 71 a 80 letti =  70 punti

oltre      80 letti =  80 punti

 

Aziende di affittacameree ostelli

da   1 a   3 letti =   4 punti

da   4 a   6 letti =   8 punti

da   7 a 10 letti = 11 punti

da 11 a 20 letti = 15 punti

oltre      20 letti = 20 punti

 

Per ogni singolo residence

da  1 a   2 letti =   5 punti

da  3 a   5 letti = 10 punti

da  6 a 10 letti = 15 punti

oltre     10 letti = 20 punti

 

2.3Aziende commerciali, industriali ed artigianali, liberi professionisti, rappre-sentanti di commercio, agenti, ecc.

Per la valutazione del patrimonio di questa categoria viene preso in considerazione il numero dei locali utilizzati per lo svolgimento dell'attivitá.

Se i locali sono affittati da terzi, il punteggio viene ridotto del 50% per la parte gestita in affitto.

1 locale        =  7 punti

2 locali         = 11 punti

3 locali         = 15 punti

4 locali         = 20 punti

5 locali         = 27 punti

6 locali         = 34 punti

7 locali         = 42 punti

8 locali         = 50 punti

9 locali         = 60 punti

oltre 9 locali = 65 punti

 

2.4. Unità immobiliari, esclusi i locali di cui ai precedenti punti 2.2 e 2.3

a) unità immobiliari per uso abitazione (appartamenti)

 

cat. A1, A8, A9     = 15 punti

cat. A7, A10          = 10 punti

cat. A2, A3          =   6 punti

cat. A4, A5, A6, A11     =   3 punti

 

b) negozi, magazzini, garage, ecc.

 

cat. C1, da D1 a D9     =   7 punti

cat. da C2 a C5     =   4 punti

cat. C6, C7          =   2 punti

 

La prima unitá immobiliare indicata unitamente al corrispondente garage non viene valutata, se viene abitata o utilizzata dai genitori o dal richiedente stesso come prima abitazione, purchè non si tratti di immobili di lusso delle categorie A1, A8 e A9. Il punteggio per i fabbricati locati o affittati a terzi viene ridotto del 50%. Ciò vale anche per gli appartamenti e per i garage utilizzati come abitazione o garage principale dai parenti del richiedente entro il 2° grado, anche senza un contratto di locazione scritto.

 

I locali già valutati ai precedenti punti 2.2 e 2.3 non vengono valutati al punto 2.4.

 

2.5 Patrimonio finanziario

 

Va indicato l’ammontare del patrimonio finanziario - depositi bancari, titoli di stato, partecipazioni azionarie e simili – alla data del 31/08/2009. Questo importo, dedotto un importo di franchigia di complessivi €31.500,00 (operazione riservata all’ufficio), viene valutato nella misura del 5 per cento.

 

III) QUOTE ESENTI

Dal reddito lordo calcolato nel modo indicato nei precedenti punti I e II vengono detratte le seguenti quote esenti (operazione riservata all´Ufficio):

 

1. lavoro dipendente:

il 30 % del reddito da lavoro dipendente e del reddito ad esso equiparato. Questa quota esente si applica anche agli importi che non devono essere indicati nella dichiarazione dei redditi, ma che sono equiparati al reddito di lavoro dipendente (pensioni, importi corrisposti a titolo di mantenimento, rendite vitalizie, ecc.)

 

3. il reddito del/la studente/ssa fino ad un massimo di € 5.000,00;

 

4. 2.000,00 euro per:

per il coniuge/convivente, indipendentemente dal suo reddito;

oppure

per il/la richiedente, i cui genitori sono non coniugati, separati legalmente o divorziati

oppure

per il/la richiedente orfano di uno o entrambi i genitori

oppure

per il/la richiedente non coniugato/a, separato/a legalmente o divorziato/a con figli propri a carico;

6. per altre persone a carico della famiglia:

- Euro 2.000,00 per la 1^ persona

- Euro 3.000,00 per la 2^ persona

- Euro 4.000,00 per la 3^ persona

- Euro 7.000,00 per ogni ulteriore

persona

 

Sono considerate persone a carico, purché risultino dallo stato di famiglia dei genitori del/la studente/ssa o del/la studente/ssa stesso/a:

- gli/le alunni/e, gli/le studenti/esse, i familiari che svolgono un tirocinio non retribuito ed i/le minorenni a carico delle persone di cui vengono presi  in considerazione il reddito e il patrimonio;

- i/le disoccupati/e, se iscritti/e per un periodo ininterrotto di almeno 3 mesi immediatamente precedente alla presentazione della domanda nelle liste dei disoccupati presso il competente Ufficio del lavoro;

- persone con una minorazione fisica, psichica o sensoriale di almeno 74% o con un´invalidità di Ia o IIa categoria a carico delle persone di cui vengono presi in considerazione il reddito e il patrimonio;

- i nonni del/la studente/ssa purchè abbiano compiuto il 70° anno di età;

- lo/la studente/ssa richiedente, anche se non risulta dallo stato di famiglia dei suoi genitori.

5.     per persone portatrici di handicap:

Euro 2.500,00 per ogni persona con una minorazione fisica, psichica o sensoriale documentabile di almeno il 74%, o con un'invaliditá attestabile di Ia o IIa categoria. La persona deve risultare dallo stato di famiglia dei genitori del/la studente/ssa o del/la studente/ssa stesso/a.

6.     per alunni/ studenti che alloggiano fuori famiglia per motivi di studio:

Euro 3.000,00 per il primo alunno/ studente (compreso il/la richiedente)

Euro 6.000,00 per il secondo alunno/ studente

Euro 9.000,00 per ogni ulteriore alunno/ studente

 

IV) MODULO DI DOMANDA

Per ottenere l'assegno di studio gli/le interessati/e devono presentare all´Ufficio formazione del personale sanitario apposita domanda in carta libera.

Il modulo deve essere compilato accuratamente dal/la studente/ssa maggiorenne oppure dalla madre o dal padre, se minorenne.

La domanda deve essere firmata in presenza di un/a impiegato/a dell’Ufficio provinciale competente. Nel caso in cui la domanda venga presentata o spedita tramite posta già firmata, deve essere allegata una fotocopia della carta d’identità del/la richiedente. Ciò vale anche nei casi in cui la documentazione venga spedita tramite fax.

Dalla domanda devono risultare i requisiti, nonché le indicazioni relative al reddito ed al patrimonio di cui al punto II).

La domanda deve inoltre contenere le seguenti indicazioni:

·  dichiarazione che lo/la studente/ssa nell´anno 2009/2010, non beneficia per lo stesso corso di altre prestazioni finanziarie a carico di istituzioni o di enti pubblici o privati che usufruiscono di sovvenzioni pubbliche;

·  il grado di parentela e la professione di tutte le persone comprese nello stato di famiglia dei genitori dello/a studente/ssa nonchè l'eventuale grado di minorazione o di invalidità;

·  se ricorre il caso, che i genitori del/la studente/ssa o il/la studente/ssa stesso/a, siano giudizialmente separati o divorziati o non coniugati con prole. Dalla dichiarazione deve risultare anche l'importo che il/la studente/ssa e il genitore affidatario hanno percepito nell'anno 2008 per il mantenimento;

·  se ricorre il caso che uno o entrambi i genitori o sorelle/fratelli del/la studente/ssa sono iscritti per un periodo ininterrotto di almeno 3 mesi immediatamente precedente alla presentazione nella lista dei disoccupati presso il competente Ufficio del lavoro;

·  quali persone a carico della famiglia sono costrette a risiedere fuori famiglia per motivi di studio (nome, cognome e luogo di studio).

 
 

V) DOCUMENTI DA ALLEGARE

a) Dichiarazione dei redditi

Una copia o fotocopia della dichiarazione dei redditi presentata nell'anno 2009 (modello CUD 2009, modulo redditi da pensione, mod. 730/2009, oppure modulo UNICO – Persone Fisiche/2009) dai genitori del/la studente/ssa e dal/la studente/ssa stesso/a.

Gli errori materiali provenienti dalla trascrizione degli importi dalla dichiarazione dei redditi negli appositi spazi della domanda, possono essere corretti d´ufficio, senza che il/la richiedente venga escluso/a dalla concessione dell´assegno di studio.

 

b) Descrizione del corso

Descrizione dettagliata del corso frequentato con indicazione di durata, materie, destinatari, finalità del corso.

 

c) Certificato di iscrizione

Certificato di iscrizione al corso rilasciato dalla scuola.

 

Qualora la domanda non sia stata compilata correttamente o sia incompleta, ai sensi della L.P. n. 17/93 è concesso un termine di 15 gg. a partire dal ricevimento della corrispondente richiesta dell´Ufficio, per regolarizzare, rettificare o integrare la domanda.

 

VI) AMMONTARE DEGLI ASSEGNI DI STUDIO

(1) L'ammontare degli assegni di studio viene determinato, in considerazione del reddito depurato di cui ai punti I) e II), nel modo seguente:
 

assegno di studio

reddito depurato

€ 5.700,00

da € 0 a € 650,00

€ 5.490,00

da € 650,01 a € 2.100,00

€ 5.070,00

da € 2.100,01 a € 3.100,00

€ 4.660,00

da € 3.100,01 a € 4.350,00

€ 4.140,00

da € 4.350,01 a € 5.800,00

€ 3.730,00

da € 5.800,01 a € 8.100,00

€ 3.310,00

da € 8.100,01 a € 9.800,00

€ 2.900,00

da € 9.800,01 a € 11.900,00

€ 2.460,00

da € 11.900,01 a € 14.000,00

€ 2.020,00

da € 14.000,01 a € 16.700,00

€ 1.700,00

da € 16.700,01 a € 20.000,00

€ 1.270,00

da € 20.000,01 a € 29.000,00

(2) Per gli/le studenti/esse con figli/e a proprio carico che, nel 2008, hanno percepito un reddito depurato non superiore ad € 650,00, l’ammontare massimo delle borse di studio di cui al comma 1 viene elevato ad €6.800,00.

(3) Per gli/le studenti/esse che risiedono entro 30 km. dalla sede del corso, l´importo dell´assegno di studio non può superare l´importo delle tasse di iscrizione e frequenza.

(4) Nel caso in cui l'Ufficio competente per la trattazione delle domande di assegno di studio necessiti di un parere tecnico-scientifico relativo ad una domanda pervenuta, la stessa verrà sottoposta alla Commissione per la formazione continua, di cui all´articolo 49 della legge provinciale 5 marzo 2001, n. 7.

 

VII)TERMINI DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE

Le domande dovranno essere presentate entro i seguenti termini, pena l'esclusione dal presente bando di concorso:

· per i corsi che hanno inizio tra il 01.08.2009 e il 31.12.2009: entro 40 gg. dalla data di pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Trentino-Alto Adige delle presenti modalitá

· per i corsi che hanno inizio tra il 01.01.2010 e il 31.07.2010: entro il 4maggio 2010.

Per le domande spedite a mezzo raccomandata fará fede la data del timbro postale dell'ufficio postale accettante.

 

VIII) ASSEGNAZIONE E LIQUIDAZIONE

DEGLI ASSEGNI DI STUDIO

La Giunta Provinciale delibera la concessione degli assegni di studio, che verranno liquidati agli studenti o per essi ai loro legali rappresentanti.

La liquidazione dell'assegno di studio é subordinata alla regolare frequenza della scuola o del corso per cui l'assegno é stato concesso. Qualora lo/a studente/ssa non superi il periodo di prova o si ritiri dalla scuola o dal corso, l'assegno di studio giá concesso viene revocato in tutto o in parte, secondo l'effettivo periodo di frequenza.

Per i titoli di studio per i quali il riconoscimento in base alle vigenti disposizioni in materia o la dichiarazione di equipollenza ( D.P.R. n. 197/80 art. 6 e L.P. n. 7/2002 art. 74) non sono certi, la liquidazione dell´assegno di studio avverrà solo in seguito a presentazione dell'avvenuto riconoscimento, rilasciato dal Ministero della salute o della dichiarazione di equipollenza rilasciata dal competente Assessore della Provincia Autonoma di Bolzano.

 

IX) ANTICIPI

Su richiesta dell´interessato è possibile la concessione di anticipi sull’assegno di studio. Detto anticipo è concesso solo per la frequenza di corsi della durata minima complessiva di 24 mesi e per un importo massimo non superiore al 40% dell'assegno di studio.

Sono esclusi dalla concessione dell'anticipo coloro per i quali la concessione dell'assegno è subordinata nel presente bando al riconoscimento del titolo di studio.

L'anticipo deve essere restituito all'Amministrazione Provinciale, nel caso in cui lo/a studente/ssa non abbia frequentato almeno la metà dell'anno di corso, per il quale ha presentato domanda.

 

X) CONTROLLI A CAMPIONE

(1)     Ai sensi dell’articolo 2, comma 3, della Legge Provinciale n. 17/93, con successive modifiche, l’Amministrazione Provinciale esegue, per almeno il 6 % delle domande, idonei controlli a campione sulla veridicità delle dichiarazioni.

(2)     Le domande da controllare sono individuate mediante sorteggio e scelte da una commissione interna, costituita dalla Direttrice dell´Ufficio formazione personale sanitario e da due collaboratori/trici amministrativi/e. La commissione determina quali sono le dichiarazioni da controllare, le modalità di controllo ed i documenti che i/le richiedenti interessati/e devono inoltrare.

(3)     Se dai controlli emerge solo una piccola divergenza tra i dati dichiarati e quelli verificati, l'assegno di studio viene ridotto sulla base dei dati corretti. La differenza non spettante al/alla beneficiario/a deve essere restituita all’Amministrazione Provinciale.

(4)     Se, in altri casi, dai controlli emerge la non veridicità del contenuto delle dichiarazioni, il/la beneficiario/a decade dall'assegno di studio conseguito sulla base delle dichiarazioni non veritiere. Sono da restituire in aggiunta gli interessi legali all’Amministrazione Provinciale. Ai sensi dell’art. 2 bis della L.P. n. 17/93, e successive modifiche, egli/ella viene escluso/a dall'assegnazione e non può fruire di assegni di studio per il seguente periodo:

- fino a 2 anni, per gli assegni di studio indebitamente percepiti fino ad un importo pari o inferiore ad Euro 5.000,00;

- fino a 3 anni, per gli assegni studio, indebitamente percepiti di importo compreso tra Euro 5.000,01 e Euro 10.000,00.

Tali periodi decorrono dalla data, nella quale è stata commessa l’ultima azione o omissione che ha costituito il presupposto per la concessione dell'assegno di studio indebitamente percepito.
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ActionAction5) Decreto del Presidente della Repubblica 20 gennaio 1973, n. 115
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ActionAction02/11/2009 - Decreto del Presidente della Provincia 2 novembre 2009 , n. 49
ActionAction02/11/2009 - Decreto del Presidente della Provincia 2 novembre 2009 , n. 51
ActionAction04/11/2009 - Decreto del Presidente della Provincia 4 novembre 2009 , n. 52
ActionAction09/11/2009 - Delibera N. 2740 del 09.11.2009
ActionAction13/11/2009 - Legge provinciale 13 november 2009 , n. 8
ActionAction13/11/2009 - Legge provinciale 13 novembre 2009 , n. 9
ActionAction13/11/2009 - Legge provinciale 13 novembre 2009 , n. 10
ActionAction16/11/2009 - Delibera N. 2756 del 16.11.2009
ActionAction16/11/2009 - Delibera N. 2780 del 16.11.2009
ActionAction17/11/2009 - Decreto del Presidente della Provincia 17 novembre 2009 , n. 55
ActionAction24/11/2009 - Accordo24 novembre 2009
ActionAction27/11/2009 - Decreto del Presidente della Provincia 27 novembre 2009 , n. 57
ActionAction02/12/2009 - Decreto del Presidente della Provincia 2 dicembre 2009 , n. 58
ActionAction14/12/2009 - Beschluss N. 2913 del 14.12.2009
ActionAction14/12/2009 - Delibera N. 2916 del 14.12.2009
ActionAction14/12/2009 - Delibera N. 2978 del 14.12.2009
ActionAction21/12/2009 - Decreto del Presidente della Provincia 21 dicembre 2009 , n. 60
ActionAction22/12/2009 - Legge provinciale 22 dicembre 2009 , n. 12
ActionAction30/12/2009 - Delibera N. 3167 del 30.12.2009
ActionAction30/12/2009 - Delibera N. 3197 del 30.12.2009
ActionAction09/04/2009 - Legge provinciale 9 aprile 2009 , n. 2
ActionAction28/09/2009 - Delibera 28 settembre 2009, n. 2406
ActionAction03/02/2009 - Contratto collettivo 3 febbraio 2009
ActionAction11/11/2009 - Contratto di comparto 11 novembre 2009
ActionAction09/04/2009 - Legge provinciale 9 aprile 2009 , n. 1
ActionAction09/11/2009 - Decreto del Presidente della Provincia 9 novembre 2009 , n. 54
ActionAction02/09/2009 - Decreto del Presidente della Provincia 2 settembre 2009 , n. 40
ActionAction29/04/2009 - Decreto del Presidente della Provincia 29 aprile 2009 , n. 24
ActionAction23/12/2009 - Legge 23 dicembre 2009 , n. 191
ActionAction26/10/2009 - Decreto del Presidente della Provincia 26 ottobre 2009 , n. 48
ActionAction22/12/2009 - Legge provinciale 22 dicembre 2009 , n. 11
ActionAction24/11/2009 - Contratto di comparto 24 novembre 2009, n. 0
ActionAction21/07/2009 - Decreto del Presidente della Provincia 21 luglio 2009 , n. 33
ActionAction04/02/2009 - Decreto del Presidente della Provincia 4 febbraio 2009 , n. 6
ActionAction05/05/2009 - Accordo 5 maggio 2009
ActionAction19/05/2009 - Decreto del Presidente della Provincia 19 maggio 2009 , n. 27
ActionAction28/09/2009 - Legge provinciale 28 settembre 2009 , n. 5
ActionAction24/11/2009 - Contratto collettivo 24 novembre 2009
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