Per il calcolo della quota variabile del canone i costi e i ricavi medi e i costi e ricavi marginali del breve periodo devono corrispondere ai costi e ricavi previsti per il periodo medio (se non lungo). Sarà così mantenuto, se non migliorato, l’equilibrio economico e finanziario di cui al piano economico finanziario (PEF), nel rispetto del vincolo di bilancio, senza rincorrere metodiche utilitaristiche o a ulteriori servizi resi jure privatorum.
I costi medi saranno definiti periodicamente e comunque almeno una volta ogni 5 anni dall’Agenzia per l’Ambiente e la tutela del Clima. Allo scopo saranno utilizzati i costi medi nazionali e internazionali nonché i dati dell’impianto. La relazione dell’ufficio competente dell’Agenzia provinciale per l’ambiente e la tutela del clima sarà allegata al decreto assessorile.
Resta impregiudicato quanto stabilito all’art. 8 comma 3 della deliberazione della Giunta Provinciale 586/2014.