Gli insegnamenti della madrelingua tedesca, della seconda lingua italiana e di una o più lingue straniere sono parte costitutiva del curricolo di tutti i gradi di istruzione.
Le scuole elaborano un piano di promozione plurilinguistica in una visione progettuale pluriennale, secondo prospettive di sviluppo organiche e coordinate che comprendono l’insieme complessivo delle attività glottodidattiche, sulla base dei bisogni formativi delle alunne e degli alunni e in coerenza con l’indirizzo specifico della scuola.
Contestualmente le scuole sono tenute a definire, prima di ogni altra iniziativa, le misure di tutela e promozione a sostegno della lingua di insegnamento tedesca.
Le scuole sono altresì tenute ad inserire tutte le attività tese alla promozione del plurilinguismo, nel Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.).
Tutti i progetti linguistici
• prevedono, in ogni caso, la verificabilità e la valutabilità in madrelingua dei saperi appresi in altra lingua; in tal modo, nel rispetto delle previsioni normative dall’articolo 19 dello Statuto di autonomia, i saperi impartiti e le competenze raggiunte in altra lingua si raccordano con gli insegnamenti impartiti in madrelingua;
• riservano la valutazione intermedia e finale delle competenze raggiunte al docente di disciplina, appartenente all’organico della scuola, nella sua funzione di membro del Consiglio di classe in sede di scrutinio;
• rispettano le garanzie democratiche di consultazione preventiva della componente genitoriale (e ove previsto anche di quella studentesca) previste dalle procedure di elaborazione del Piano dell’Offerta Formativa di cui all’articolo 4 della legge provinciale n. 12/2000;
• presentano caratteristiche di sperimentalità e progettualità;
• sono fondati su obiettivi espliciti, su percorsi d'azione chiaramente prefigurati, su prestazioni professionali coordinate e su adeguate modalità didattiche;
• possono, in caso di accertato successo, essere riconfermati e proseguiti.