T.A.R. di Bolzano - Sentenza N. 102 del 08.03.2006
Pianificazione urbanistica - approvazione piani di recupero - potere discrezionale del Comune - proposta dei privati - previsione di opera di urbanizzazione prevale su interessi privati - espropriazione per pubblica utilità - occupazione d'urgenza - fase del procedimento espropriativo

Sentenza del 8 marzo 2006, n. 102, Pres. Demattio, Est. Zelger
L'approvazione dei piani di recupero di cui alla L.P. 11 agosto 1997 n. 13 rientra nel potere discrezionale di programmazione urbanistica dei Comuni e ogni proposta da parte di privati non fa sorgere alcuna aspettativa qualificata, alla quale il Comune debba attenersi. La relativa decisione è adottata dallo stesso in rispetto dell'iter procedimentale da seguire nei confronti dell'attività dell'amministrazione, diretta all'emanazione di atti normativi, amministrativi generali, di programmazione (quali sono anche i piani di recupero), per i quali restano ferme, giusta il disposto dell'art. 17 della L.R. n. 13 del 31 luglio 1993, le particolari norme che ne regolano la formazione.
La regolamentazione urbanistica – in quanto diretta a disciplinare ordinatamente l'assetto di un territorio ed a salvaguardare interessi pubblici giudicati prevalenti su quelli privati – opera su un piano distinto e prevalente rispetto a quello nel quale si esplica l'istituto privatistico delle pertinenze, con la conseguenza che in caso della necessità di previsione di un'opera di urbanizzazione destinata a rispondere all'accresciuta domanda di servizi collettivi, l'ente pubblico preposto alla programmazione urbanistica ha il potere/dovere di sacrificare anche aspettative, ancorché qualificate, dei proprietari dei terreni, nei casi in cui tale previsione urbanistica si basi su motivazioni oggettive. (Nella specie, trattasi di porzione di area pertinenziale destinata dal piano di recupero comunale a marciapiede pubblico, di fatto già utilizzato dalla collettività)
L'occupazione d'urgenza di un terreno deve considerarsi un momento normale del procedimento espropriativo (cfr. Cass. civ. sez. I n. 1061 del 25 gennaio 2001), atteso il collegamento procedurale e funzionale tra occupazione d'urgenza e successiva espropriazione, del quale la prima è momento prodromico. Se è vero che nel sistema legislativo l'occupazione d'urgenza è un procedimento formalmente distinto da quello espropriativo, tuttavia nella prassi operativa la stessa è divenuta un vero e proprio sub-procedimento del procedimento espropriativo, di cui costituisce quindi una fase.