La Giunta Provinciale
La Giunta Provinciale ha approvato con delibera del 29 novembre 2016 n. 1331 il Piano sanitario provinciale dell’Alto Adige 2016 – 2020.
Con la delibera della Giunta Provinciale del 10 febbraio 2015 n. 171 sono state gettate le basi su cui costruire l’assistenza sanitaria della popolazione altoatesina negli anni a venire. Lo scopo è di garantire anche in futuro l’elevato grado di qualità dell’assistenza sanitaria. I contenuti, le strategie e i provvedimenti lì enunciati costituiscono un riferimento essenziale anche per il Piano sanitario provinciale 2016 – 2020.
Con delibera del Direttore generale del 26 luglio 2019, n. 2019-A-000493, l’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige ha approvato il Piano delle performance 2019 – 2021 e il Piano generale triennale 2019 – 2021. Questo Piano definisce le finalità strategiche e operative.
La Sanità in Alto Adige deve tenere conto delle sfide del tempo e adattarvisi.
Per poter affrontare adeguatamente le nuove sfide che ci aspettano, è necessario percorrere nuove vie, coinvolgere nuovi “stakeholder”, così come ideare nuovi approcci nell’organizzazione e nell’assistenza delle persone.
Nel Piano sanitario provinciale 2016 – 2020 è esplicitamente scritto che è intento preciso delle responsabili e dei politici e politiche, della Ripartizione salute e della direzione dell’Azienda sanitaria, coinvolgere le organizzazioni del volontariato “…nel processo di sviluppo del sistema sanitario, nella consapevolezza che il diritto di ottenere un trattamento dignitoso e di alto livello qualitativo si possa garantire solo aumentando la qualità del servizio e la centralità dell’utente, partendo da una concezione organica e umanista della persona.” Per questo devono essere condotti specifici progetti per concretizzare e attuare l’umanizzazione nel sistema sanitario.
In Alto Adige il „volontariato” e il significato dell’agire e del fare volontariamente nei diversi ambiti della vita ha una tradizione pluriennale. Oggi “volontariato” è usato come sinonimo del termine “impegno civico”.
Nel circuito dell’assistenza sanitaria sicura è necessario porre una particolare attenzione all’emergenza e all’assistenza per acuti, a causa delle loro peculiarità.
Altre nazioni europee, come ad esempio la Germania, hanno un’esperienza pluriennale relativamente al coinvolgimento e alla collaborazione di volontari e volontarie nei reparti di pronto soccorso e altri reparti degli ospedali. A questo proposito sono state testate e valutate diverse forme e tipologie di collaborazione: volontari e volontarie visitano le persone ammalate, offrono libri della biblioteca ambulante, fino al progetto pilota riguardante la formazione di accompagnatori volontari e accompagnatrici volontarie di pronto soccorso.
L’accesso al pronto soccorso è sempre un evento estremo per il paziente o la paziente e i familiari e le familiari. Si trovano in una situazione eccezionale. La tensione e i tempi di attesa accentuano la paura, l’insicurezza e l’aggressività. Oltre a questo, una parte dei pazienti e delle pazienti appartengono ad altre aree culturali, il che può condurre a barriere linguistiche e fraintendimenti, portando con sé un ulteriore onere in termini di assistenza. Il personale del pronto soccorso deve essenzialmente occuparsi dell’assistenza e solitamente non ha il tempo di offrire servizi che vanno oltre la cura.
Il sovraffollamento dei reparti di pronto soccorso degli ospedali provinciali, legato in parte all’utilizzo improprio del servizio di emergenza-urgenza da parte della popolazione, si traduce spesso in attese prolungate e malcontento generale e individuale. È quindi sensato ed efficace che i pazienti e le pazienti, così come i loro familiari e le loro familiari, durante la loro permanenza al pronto soccorso siano supportati e accompagnati, per rendere la loro permanenza al pronto soccorso più umana e sopportabile.
Per questo sono importanti gli accompagnatori e le accompagnatrici di pronto soccorso. Questi si occupano dei pazienti e delle pazienti e dei loro familiari, offrendo supporto e spiegando la procedura nel pronto soccorso.
Per il pronto soccorso dell’ospedale di Bolzano è quindi opportuno un progetto pilota pluriennale riguardante l’accompagnamento e supporto dei pazienti e delle pazienti tramite volontari e volontarie. Il progetto pilota comprende inoltre adeguata formazione per accompagnatore volontario e accompagnatrice volontaria di pronto soccorso con obiettivi tematici: comunicazione in situazioni di emergenza, “vicinanza-distanza”, gestione delle crisi, la comprensione della malattia e della morte in diverse culture così come un’introduzione al lavoro del pronto soccorso con tirocinio.
I costi derivanti dall’applicazione della presente deliberazione quantificati in euro 115.000 annuali sono coperti dalle assegnazioni all’Azienda sanitaria in quota indistinta tramite il capitolo U13011.0000 del bilancio finanziario gestionale della provincia autonoma di Bolzano per il triennio 2020/2021/2022 che presenta già idonea copertura.
delibera
a voti unanimi legalmente espressi:
1. L’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige è incaricata di avviare un progetto pilota per il pronto soccorso dell’ospedale di Bolzano, e a tal fine di concludere accordi con organizzazioni e istituzioni senza fine di lucro aventi sede in Alto Adige, in modo che aiutanti volontari e volontarie possano lavorare volontariamente presso le strutture di pronto soccorso.
2. L’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige è inoltre incaricata di elaborare e attuare una formazione per accompagnatori volontari e accompagnatrici volontarie di pronto soccorso, concepita come progetto pilota, in collaborazione con adeguati interlocutori e adeguate interlocutrici.
3. Il progetto pilota, al fine di un’eventuale estensione ad altre unità di pronto soccorso dell’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige, sarà valutato insieme al Dipartimento Salute della Provincia.
4. Il presente provvedimento non comporta alcuna spesa a carico del bilancio provinciale.