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1) di rinominare la struttura “ex-Saetta” in centro di accoglienza “MIGRANTES”.
2) Per l'accoglienza dei cittadini stranieri nel centro di accoglienza “MIGRANTES” vengono stabiliti i seguenti criteri:
L'accoglienza di emergenza:
I posti complessivi sono 20 (per uomini e per donne) le categorie di stranieri che vengono accolte sono:cittadini stranieri regolarmente soggiornanti per motivi diversi dal turismo, che siano temporaneamente impossibilitati a provvedere autonomamente alle proprie esigenze alloggiative e di sussistenza;
La permanenza massima non può superare 30 giorni all'anno ed è gratuita. Prima accoglienza:I posti complessivi sono 80 (per donne e uomini) il centro di prima accoglienza ha come obiettivo di aiutare cittadini stranieri per raggiungere un'autonomia personale e alloggiativa nel più breve tempo possibile. La prima accoglienza può ospitare solo persone che svolgono un'attività lavorativa (anche lavoro interinale) o persone disoccupate per meno di due 2 mesi. Le categorie di stranieri che vengono accolte sono:cittadini stranieri regolari che svolgono attività lavorativa e che non hanno più diritto a permanere nell' accoglienza di emergenza;
cittadini stranieri con regolare permesso di soggiorno che svolgono attività lavorativa e che dispongono di una capacita economica limitata;
famiglie straniere regolari in situazioni di emergenza periodo massimo un mese;
cittadini stranieri regolari che non hanno la possibilità di trovare sistemazione abitativa nella case albergo; come tali per coloro si intendono:
a) cittadini stranieri che avrebbero il diritto di essere sistemati nelle case albergo, ma che di fatto, per via dei lunghi tempi di attesa, rimangono esclusi. Solo se il periodo di attesa per la sistemazione nelle case albergo supera i 3 mesi;
b) cittadini stranieri che svolgono prevalentemente attività lavorativa interinale e che perciò solo difficilmente soddisfanno i criteri per l'ammissione alle case albergo;
La durata di ospitalità di prima accoglienza non può essere superiore ai 2, massimo3 anni; per essa si prevede una partecipazione alle spese da parte delle persone ospitate. I costi per l'ospitalità devono rispecchiare circa quelli degli alloggi per lavoratori; 3) se la struttura viene messa a disposizione a terzi (p.es. in caso di gestione del servizio tramite convenzione) deve essere richiesto un'autorizzazione alla Ripartizione provinciale competente;
4) per la gestione del servizio vengono riconosciute e finanziate al massimo i costi per due unità del personale (mass. 7 livello).