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53) Decreto legislativo 16 marzo 1992, n. 2681)
Norme di attuazione dello statuto speciale per il Trentino-Alto Adige in materia di finanza regionale e provinciale

1)
Pubblicato nel Suppl. Ord. alla G.U. 22 aprile 1992, n. 94.

Art. 1 2)

(1)  Lo statuto richiamato senza altra indicazione nelle disposizioni che seguono è lo statuto speciale della Regione Trentino-Alto Adige quale risulta dal testo unico approvato con decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1972, n. 670, come modificato dagli articoli da 1 a 12 della legge 30 novembre 1989, n. 386, in forza dell'articolo 104 dello statuto.

2)
Vedi anche il Decreto del 20 luglio 2011.

Art. 2   delibera sentenza

(1)  La devoluzione alla Regione Trentino-Alto Adige delle quote del gettito delle entrate tributarie di cui all'articolo 69 dello statuto è effettuata sulla base dell'ammontare delle entrate stesse versate nelle casse dello Stato nel territorio della regione.

massimeCorte costituzionale - sentenza 2 luglio 2012, n. 178 - D.lgs. n. 118/2011 in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi – applicazione diretta alle Province autonome in violazione delle procedure pattizie previste a livello statutario – illegittimità costituzionale

Art. 3   delibera sentenza

(1)  Ai sensi degli articoli 72 e 73 dello statuto, le province possono stabilire imposte e tasse sul turismo e la regione e le province possono istituire tributi propri in armonia con i principi del sistema tributario dello Stato, quali risultano da leggi che espressamente lì stabiliscono per i singoli tributi, ovvero quali si desumono dalla legislazione vigente nel caso di istituzione di tributi non specificatamente disciplinati da leggi dello Stato. La regione e le province possono altresì istituire nelle materie di rispettiva competenza tributi e contributi corrispondenti a quelli di competenza delle regioni a statuto ordinario e delle province di diritto comune in armonia con i principi stabiliti dalle leggi che li disciplinano. Fino all'istituzione da parte delle province o della regione dei predetti tributi e contributi continuano ad applicarsi le norme relative ai corrispondenti tributi e contributi statali.3) 

(2)  Per i fini dell'articolo 72 dello statuto ed entro il limite dei principi indicati al comma 1, le province possono stabilire, con efficacia nel loro ambito territoriale, forme di imposizione che, colpiscono attività ovvero utilizzo di beni immobili riferiti alla pratica turistica, ovvero attività economiche qualificate come turistiche o inerenti al turismo, in quanto dallo stesso direttamente influenzate sotto il profilo economico, anche in rapporto alla localizzazione dell'attività medesima.4) 

massimeCorte costituzionale - Sentenza N. 191 del 14.07.1986 - Istituzione di tassa regionale sulle concessioni non governative per le agenzie d'affari e le tipografie
3)
Il comma 1 è stato integrato dall'art. 1, comma 1, del D.Lgs. 24 luglio 1996, n. 432.
4)
Il comma 2 è stato sostituito dall'art. 1, comma 2, del D.Lgs. 24 luglio 1996, n. 432.

Art. 4

(1)  I canoni di concessione di grande derivazione di acque pubbliche di cui all'articolo 71 dello statuto, ceduti alle Province autonome di Trento e Bolzano nella misura fissa dei nove decimi, si riferiscono al demanio idrico dello Stato. I canoni per le concessioni di grandi derivazioni di acque pubbliche sul demanio idrico provinciale restano acquisiti al bilancio delle rispettive province.

(2)  I canoni di concessione di piccole derivazioni di acque pubbliche sul demanio idrico provinciale sono di spettanza delle province; sono di spettanza dello Stato quelli sul demanio idrico statale.

Art. 5

(1)  La devoluzione alle Province autonome di Trento e Bolzano delle quote del gettito delle entrate tributarie e la cessione dei canoni, di cui agli articoli 70, 71 e 75 dello statuto, è effettuata sulla base dell'ammontare delle entrate stesse versate in conto competenza e in conto residui nelle casse dello Stato nel territorio delle due province, nonché ai sensi dell'articolo 6.

(2)  Ai fini dell'articolo 75, comma 1, lettera g), dello statuto per entrate tributarie si intendono le entrate qualificate come tali nel bilancio dello Stato. Le entrate tributarie comprendono addizionali, maggiorazioni ed interessi per mancato o ritardato pagamento e non comprendono pene pecuniarie, multe, ammende e sanzioni amministrative inflitte a seguito di trasgressioni.

Art. 6

(1)  L'applicazione dell'articolo 75, comma 2, dello statuto ha luogo sulla base delle disposizioni di cui ai commi successivi.

(2)  L'ammontare delle entrate di cui al comma 1 versate fuori dal territorio provinciale in attuazione di disposizioni amministrative è determinato sulla base delle rendicontazioni degli uffici competenti.

(3)  L'ammontare delle quote di gettito della tassa sul possesso degli autoveicoli e quello delle quote di gettito dell'imposta di fabbricazione sui prodotti petroliferi, di cui all'articolo 75, comma 1, lettera f), dello statuto, sono determinati sulla base degli importi relativi ai veicoli immatricolati in ciascuna provincia e, rispettivamente, sulla base delle quantità erogate dagli impianti di distribuzione situati in ciascuna provincia nell'anno cui la devoluzione si riferisce e dell'aliquota media ponderata della corrispondente imposta di fabbricazione nel medesimo anno.

(4)  La determinazione dell'ammontare delle altre entrate afferenti all'ambito provinciale ed affluite fuori dal relativo territorio in attuazione di disposizioni di legge, fino a quando non saranno definite con decreto del Ministro delle finanze, di concerto con il Ministro del tesoro, modalità analitiche di determinazione dei gettiti di spettanza provinciale, è effettuata d'intesa tra il Ministro del tesoro ed i presidenti delle rispettive giunte provinciali.

(5)  Ai fini dell'applicazione del comma 4 si fa riferimento:

  1. per l'imposta sui redditi delle persone fisiche e l'imposta locale sui redditi, alle relative dichiarazioni, nonché certificazioni sostitutive, ovvero ad ogni altra documentazione, anche provvisoria, utile ad individuare le entrate di spettanza provinciale con riferimento ai contribuenti aventi domicilio fiscale nel territorio delle province;
  2. per le ritenute sugli interessi, premi ed altri frutti, ad ogni documentazione idonea a consentire una valutazione delle entrate di spettanza provinciale con riguardo ai depositi delle persone fisiche ed ai titoli esistenti presso gli uffici postali e gli sportelli di aziende e di istituti di credito operanti in ciascuna provincia, ovvero in relazione ai titoli comunque amministrati da aziende ed istituti di credito con sede in ciascuna provincia.

(6)  Con l'intesa di cui al comma 4 è determinata l'incidenza convenzionale di ciascuna delle entrate tributarie considerate al comma 5 rispetto alle corrispondenti entrate tributarie riscosse nel territorio delle due province per il medesimo esercizio finanziario. Detta incidenza convenzionale è applicata per la determinazione delle entrate tributarie da devolvere alle province con riferimento all'anno nel quale è intervenuta l'intesa di cui al comma 4 ed ai successivi anni, sino al perfezionamento di nuova intesa, che di regola ha cadenza non inferiore al triennio. All'atto della prima intesa è altresì determinata l'incidenza percentuale annua relativa al periodo dal 1988 all'anno cui la predetta intesa si riferisce.

(6/bis)  Entro un anno dal termine fissato ai sensi del comma 3, lettera d), dell'articolo 8 del decreto legislativo di approvazione della presente disposizione, è ridefinita l'intesa di cui al comma 4 per ricomprendere fra i tributi di cui al comma 5 anche l'imposta sul valore aggiunto prevista dall'articolo 75, comma 1, lettera d), dello statuto, determinata con riferimento ai consumi finali.5) 

(7)  Le entrate afferenti il territorio provinciale ed affluite fuori dal medesimo in attuazione di disposizioni legislative, non quantificate a termini dei commi precedenti, si considerano compensate con le entrate riscosse nel territorio delle due province e afferenti alla restante parte del territorio nazionale.

5)
Il comma 6/bis è stato inserito dall'art. 2 del D.Lgs. 24 luglio 1996, n. 432;
vedi l' art. 8, comma 5, del D.Lgs. 24 luglio 1996, n. 432:

(5)  Gli eventuali maggiori gettiti conseguenti all' applicazione del comma 6/bis dell' articolo 6 del decreto legislativo 16 marzo 1992, n. 268, come introdotto dall' articolo 2 del presente decreto, sono attribuiti alle province con decorrenza dall' anno successivo al termine fissato ai sensi del comma 3, lettera d).

Art. 7

(1)  Il gettito delle entrate tributarie di cui agli articoli 2 e 5 è determinato al netto dei rimborsi ed accrediti a qualsiasi titolo e comunque effettuati dallo Stato a favore dei contribuenti in relazione alle entrate predette.

(2)  Le modalità di contabilizzazione, per l'applicazione del comma 1, degli importi da detrarre sono stabilite con decreto del Ministro delle finanze, di concerto con il Ministro del tesoro, d'intesa con la regione e le province.

Art. 8   delibera sentenza

(1)  Il versamento alla Regione Trentino-Alto Adige e alle Province autonome di Trento e di Bolzano di quanto loro spettante a norma degli articoli 2, 4, 5 e 6 è disposto dal Ministero del tesoro mediante mandato diretto da estinguersi con accreditamento ai conti correnti accesi presso la Tesoreria centrale a favore degli enti suddetti.

(2)  Detto versamento è effettuato a titolo di acconto in misura pari al gettito, rapportato ad anno finanziario, delle entrate tributarie versate ai predetti enti nell'esercizio precedente ed è eseguito con periodicità trimestrale.6) 

(3)  Il saldo, con relativo eventuale conguaglio, è effettuato contestualmente all'erogazione della quarta rata trimestrale dell'anno successivo a quello di riferimento, sulla base dei dati comunicati dai competenti uffici finanziari.

(4)  Le disposizioni di cui al presente articolo hanno applicazione dal 1° gennaio 1992; dalla stessa data sono abrogate le disposizioni di cui all'articolo 61 del decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1951, n. 574.

(4/bis)  I fondi di cui ai commi 2 e 3 sono resi disponibili alla regione ed alle province sui rispettivi conti accesi presso la Tesoreria centrale entro il primo mese di ciascun trimestre. La regione e le province possono disporre fino a tre prelevamenti mensili dai rispettivi conti e per ciascun conto, salve disposizioni più favorevoli previste dalla normativa vigente in materia di tesoreria unica. I fondi richiesti sono accreditati alla regione ed alle province presso i rispettivi Tesorieri di norma non oltre cinque giorni lavorativi dalla richiesta.7) 

massimeCorte costituzionale - Sentenza N. 334 del 14.12.2009 - Illegittimità di una disposizione statale che prevede che assegnazioni e contributi statali sarebbero da versare anche in T-AA ai conti della tesoreria provinciale dello Stato, anziché alle tesorerie centrali degli enti destinatari
massimeCorte costituzionale - Sentenza N. 421 del 23.12.1998 - Monitoraggio degli andamenti dei pagamenti
6)
Il comma 2 è stato sostituito dall'art. 3, comma 1, del D.Lgs. 24 luglio 1996, n. 432.
7)
Il comma 4/bis è stato aggiunto dall'art. 3, comma 2, del D.Lgs. 24 luglio 1996, n. 432.

Art. 9            8)  delibera sentenza

massimeCorte costituzionale - ordinanza 25 febbraio 2016, n. 42 - Decreto legge n. 66/2014 convertito con legge n. 148/2014 - obbligo di riduzione delle spese per acquisti di beni e servizi - cessazione della materia del contendere a causa dell'accordo finanziario con il Governo del 15 ottobre 2014
massimeCorte costituzionale - sentenza 17 febbraio 2016, n. 31 - Decreto legge n. 66/2014 convertito con legge n. 148/2014 - riserva all'erario statale delle maggiori entrate derivanti dalla lotta all'evasione fiscale - cessazione della materia del contendere a causa dell'accordo finanziario con il Governo del 15 ottobre 2014
massimeCorte costituzionale - sentenza 4 novembre 2015, n. 246 - Legge 27 dicembre 2013, n. 147 – legge di stabilità 2014 – destinazione a fondi statali delle risorse derivanti dal maggior gettito di tributi erariali nonché dal contrasto all’evasione fiscale – estinzione del processo a causa dell’accordo finanziario con il Governo del 15 ottobre 2014
massimeCorte costituzionale - sentenza 3 novembre 2015, n. 239 - Legge 27 dicembre 2013, n. 147 - legge di stabilità 2014 - ulteriore concorso delle autonomie speciali agli obiettivi di finanza pubblica, da fare valere sulle quote di compartecipazione ai tributi erariali - estinzione del processo a causa dell'accordo finanziario con il Governo del 15 ottobre 2014
massimeCorte costituzionale - ordinanza 7 ottobre 2015, n. 214 - Decreto legge n. 90/2014 convertito con legge n. 114/2014 - uffici giudiziari - copertura di minori entrate mediante aumento del contributo unificato - cessazione della materia del contendere a causa dell'accordo finanziario con il Governo del 15 ottobre 2014
massimeCorte costituzionale - ordinanza 7 ottobre 2015, n. 213 - Decreto legge n. 138/2011 converito con legge n. 148/2011 - riserva all'erario statale delle maggiori entrate derivanti dall'accisa sui tabacchi e da altre entrate tributarie - cessazione della materia del contendere a causa dell'accordo finanziario con il Governo del 15 ottobre 2014
massimeCorte costituzionale - sentenza 23 maggio 2012, n. 142 - Province autonome - introduzione di una addizionale erariale sulla tassa automobilistica provinciale, da versarsi al bilancio dello Stato - illegittimità costituzionale parziale
massimeCorte costituzionale - Sentenza N. 182 del 12.05.2010 - Provvedimenti statali anticrisi - rimpatrio dall'estero di patrimonio finanziario - riserva allo Stato della relativa imposta straordinaria
massimeCorte costituzionale - Sentenza N. 355 del 27.07.1994 - Determinazione della quota variabile - Erogazioni di anticipazioni annue - Finanziamento del servizio sanitario e determinazione del concorso delle Province autonome - Riserva all'erario di maggiori entrate tributarie
massimeCorte costituzionale - Sentenza N. 52 del 23.02.1994 - Maggiori entrate tributarie - Riserva all'erario
massimeCorte costituzionale - Sentenza N. 283 del 18.06.1991 - Sanità pubblica - Misure urgenti per il risanamento finanziario - Ripiano del disavanzo sanitario dello Stato - Rispetto dell'autonomia finanziaria regionale e provinciale
8)
L'art. 9 è stato sostituito dall'art. 4 del D.Lgs. 24 luglio 1996, n. 432, e successivamente abrogato dall'art. 75/bis, comma 3/bis del D.P.R. 31 agosto 1972, n. 670.

Art. 10    9)  delibera sentenza

massimeCorte costituzionale - Sentenza N. 182 del 12.05.2010 - Provvedimenti statali anticrisi - rimpatrio dall'estero di patrimonio finanziario - riserva allo Stato della relativa imposta straordinaria
massimeCorte costituzionale - Sentenza N. 355 del 27.07.1994 - Determinazione della quota variabile - Erogazioni di anticipazioni annue - Finanziamento del servizio sanitario e determinazione del concorso delle Province autonome - Riserva all'erario di maggiori entrate tributarie
massimeCorte costituzionale - Sentenza N. 126 del 09.04.1994 - Esclusione delle Province autonome da qualsiasi finanziamento in materia di edilizia sanitaria
massimeCorte costituzionale - Sentenza N. 357 del 28.07.1993 - Riduzione delle risorse provenienti dal Fondo sanitario nazionale e dall'attribuzione dei contributi sanitari
9)
L'art. 10 è stato sostituito dall'art. 5 del D.Lgs. 24 luglio 1996, n. 432, e successivamente abrogato dall'art. 75/bis, comma 3/bis del D.P.R. 31 agosto 1972, n. 670.

Art. 10/bis  10)  delibera sentenza

massimeCorte costituzionale - ordinanza 24 marzo 2015, n. 61 - Legge n. 228/2012 (Legge di stabilità 2013) maggiorazione del contributo per le controversie davanti alla giustizia amministrativa - contrasto all'evasione fiscale - acquisizione delle maggiori entrate all'Erario - cessazione della materia del contendere a causa dell'accordo finanziario con il Governo del 15 ottobre 2014
10)
L'art. 10/bis è stato inserito dall'art. 6 del D.Lgs. 24 luglio 1996, n. 432, e successivamente abrogato dall'art. 75/bis, comma 3/bis del D.P.R. 31 agosto 1972, n. 670.

Art. 11

(1)  Se e per quanto il gettito dell'imposta sul valore aggiunto relativa all'importazione riscosso nel territorio regionale cessa o è ridotto a causa dell'attuazione di disposizioni comunitarie relative all'imposta predetta, ovvero a causa di una diversa localizzazione delle esistenti strutture doganali, le conseguenti minori entrate regionali e provinciali sono sostituite da una somma commisurata a quote del gettito riscosso nel territorio regionale per altri tributi erariali.

(2)  La somma sostitutiva di cui al comma 1 concorre a determinare anche il limite complessivo delle devoluzioni in quota variabile di cui all'articolo 78, comma 1, dello statuto.

(3)  Gli altri tributi erariali di cui al comma 1 sono individuati con decreto del Presidente del consiglio dei Ministri, di concerto con il Ministro delle finanze, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, dopo intesa con il Presidente della giunta regionale e con i presidenti delle giunte provinciali.

(4)  Le minori entrate di cui al comma 1 sono accertate rispetto al gettito dell'imposta sul valore aggiunto relativa all'importazione riscosso nel territorio regionale nell'esercizio finanziario anteriore a quello nel corso del quale si è verificato il fatto che le ha originate.

Art. 12           delibera sentenza

(1)  Le disposizioni in ordine alle procedure ed alla destinazione dei fondi di cui all'articolo 5 della legge 30 novembre 1989, n. 386, si applicano con riferimento alle leggi statali di intervento previste, anche se le stesse non sono espressamente richiamate.

(2)  Le disposizioni di cui all'articolo 4, comma 3, del decreto legislativo 16 marzo 1992, n. 266, non concernono l'attribuzione o la ripartizione di fondi statali a favore della provincia per scopi determinati dalle leggi statali. A detti fondi continuano ad applicarsi le disposizioni di cui all'articolo 5, comma 2, della legge 30 novembre 1989, n. 386.

(3)  In caso di assegnazione di finanziamenti ai sensi dell'articolo 5, comma 2, della legge 30 novembre 1989, n. 386, i relativi stanziamenti di spesa sono comunque iscritti nel bilancio provinciale nella misura necessaria per far fronte rispettivamente agli impegni ed ai pagamenti previsti per l'esercizio in corso, salvo l'obbligo di compensare gli eventuali minori stanziamenti rispetto alle assegnazioni con maggiori stanziamenti negli esercizi successivi.

(4)  Le somme assegnate ai sensi dell'articolo 5, comma 2, della legge 30 novembre 1989, n. 386, sono erogate in una o più soluzioni, prescindendo da qualunque altro adempimento.11) 

massimeCorte costituzionale - Sentenza N. 209 del 08.07.2009 - Illegittimità del decreto ministeriale contente und “Programma di riqualificazione urbana per alloggi a canone sostenibile" - facoltà dello Stato di intervenire per garantire un livello minimo della prestazione in materia di edilizia agevolata, però non anche di prescrivere tutte le modalità amministrative necessità, caso mai, di una legge ordinaria
massimeCorte costituzionale - Sentenza N. 287 del 07.07.2005 - Interventi in favore dei soggetti con handicap grave privi dell'assistenza dei familiari
massimeCorte costituzionale - Sentenza N. 263 del 07.07.2005 - Disciplina dei criteri e delle modalità di erogazione dei contributi per il sostegno dei servizi di telefonia rivolti alle persone anziane
massimeCorte costituzionale - Sentenza N. 28 del 04.02.2003 - Destinazione delle assegnazioni a carico del fondo nazionale per il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione - Intervento sostitutivo dello Stato
massimeCorte costituzionale - Sentenza N. 520 del 21.11.2000 - Fondo nazionale per il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione - Contributi sui canoni di locazione
massimeCorte costituzionale - Sentenza N. 389 del 22.10.1999 - Omesso inserimento, nell'elenco ufficiale delle aree protette, di sette parchi e di dodici riserve naturali istituiti dalla Provincia - Annullamento dell'atto impugnato
massimeCorte costituzionale - Sentenza N. 467 del 30.12.1997 - Riparto del contributo straordinario quale concorso dello Stato alla copertura dei disavanzi di esercizio dell'azienda di trasporto pubblico locale - Omessa previsione delle due province tra le beneficiarie
massimeCorte costituzionale - Sentenza N. 293 del 05.07.1995 - Riparto del fondo nazionale ordinario per gli investimenti a Comuni, Province e comunità montane - Esclusione delle Province autonome
massimeCorte costituzionale - Sentenza N. 165 del 28.04.1994 - Ripartizione dei fondi per l'attuazione della legge relativa all'obbligo per i Comuni di residenza di porre a dimora un albero per ogni neonato - Esclusione dalla ripartizione delle Province autonome
massimeCorte costituzionale - Sentenza N. 357 del 28.07.1993 - Riduzione delle risorse provenienti dal Fondo sanitario nazionale e dall'attribuzione dei contributi sanitari
11)
L'art. 12 è stato sostituito dall'art. 7 del D.Lgs. 24 luglio 1996, n. 432.

Art. 13

(1)  La regione e le province, per l'espletamento della loro collaborazione all'accertamento delle imposte erariali sui redditi di soggetti aventi domicilio fiscale nei rispettivi territori, hanno facoltà di prendere visione delle dichiarazioni annuali dei redditi, delle dichiarazioni annuali dei sostituti d'imposta, nonché dei certificati di cui agli articoli 1, 2, 3 e 8 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, con modalità da concordare con il Ministero delle finanze.12) 

(2)  Le amministrazioni comunali e gli enti pubblici operanti nell'ambito provinciale sono tenuti a fornire a richiesta qualsiasi informazione utile per le finalità di cui all'articolo 82 dello statuto.

(3)  La regione e le province possono, con proprie leggi, disciplinare le modalità per la messa a disposizione dell'Amministrazione finanziaria dello Stato, d'intesa con la medesima, di beni, attrezzature e personale.

12)
Vedi l'art. 8, comma 7, del D.Lgs. 24 luglio 1996, n. 432:

Art. 14

(1)  Per l'esercizio delle funzioni delegate di cui all'articolo 16 dello statuto, lo Stato provvede a rimborsare la regione e le province delle spese dalle stesse sostenute. La relativa quantificazione è disposta sulla base dei criteri previsti nelle singole norme di delega, ovvero d'intesa tra il Governo ed i presidenti delle rispettive giunte.

Art. 15

(1)  Le quote di stanziamenti degli stati di previsione della spesa del bilancio dello Stato, di cui è stata prevista, in base alle leggi vigenti nei vari settori di intervento, l'assegnazione alla Regione Trentino-Alto Adige, per le materie di competenza delle Province di Trento e Bolzano sono corrisposte alle province stesse e rimangono acquisite ai rispettivi bilanci.

Art. 16   delibera sentenza

(1)  Spetta alla regione e alle province emanare norme in materia di bilanci, di rendiconti, di amministrazione del patrimonio e di contratti della regione e delle province medesime e degli enti da esse dipendenti.

(2)  Alla regione e alle province non si applicano le disposizioni di cui alla legge 21 giugno 1896, n. 218.

massimeCorte costituzionale - sentenza 26 marzo 2014, n. 72 - Decreto legge 31 maggio 2010, n. 78 (Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica), convertito nella legge 30 luglio 2010, n. 122 – previsione di limiti puntuali a specifiche voci di spesa – applicabilità alla Provincia di Bolzano in quanto principi di coordinamento della finanza pubblica

Art. 17          delibera sentenza

(1)  Le attribuzioni dell'amministrazione dello Stato in materia di finanza locale esercitate direttamente dagli organi centrali e periferici dello Stato, nonché quelle già spettanti alla Regione Trentino-Alto Adige nella stessa materia, sono esercitate per il rispettivo territorio dalle province di Trento e Bolzano. La materia della finanza locale non comprende la materia dei tributi locali.

(2)  Restano ferme le competenze nelle materie relative agli ordinamenti attribuite alla regione dallo statuto e dalle relative norme di attuazione.

(3)  Nel rispetto delle competenze regionali in materia di ordinamento dei comuni, le province disciplinano con legge i criteri per assicurare un equilibrato sviluppo della finanza comunale, ivi compresi i limiti all'assunzione di personale, le modalità di ricorso all'indebitamento, nonché le procedure per l'attività contrattuale.

massimeCorte costituzionale - sentenza 7 marzo 2018, n. 103 - Legge 11 dicembre 2016, n. 232 (legge di bilancio 2017) contabilità delle regioni e degli enti bubblici - principio dell'accordo
massimeCorte costituzionale - sentenza 7 marzo 2018, n. 101 - Legge 11 dicembre 2016, n. 232 (legge di bilancio 2017) - contabilità delle regioni e degli enti pubblici - principio dell'accordo
massimeCorte costituzionale - sentenza 7 aprile 2016, n. 75 - Divergenza tra la disciplina statale e regionale dei diritti di rogito dei segretari comunali - ricorso infondato in quanto il finanziamento dei Comuni in T.-A.A. non grava sul bilancio dello Stato - valutazione dell'ammissiblità di referendum comunali ad opera di funzionari statali - estinzione del processo
massimeCorte costituzionale - ordinanza 21 maggio 2012, n. 136 - Conferimento di incarichi, inclusa la partecipazione ad organi collegiali - limiti statali ai compensi - crisi economica - estinzione del processo
massimeCorte costituzionale - Sentenza N. 209 del 08.07.2009 - Illegittimità del decreto ministeriale contente und “Programma di riqualificazione urbana per alloggi a canone sostenibile" - facoltà dello Stato di intervenire per garantire un livello minimo della prestazione in materia di edilizia agevolata, però non anche di prescrivere tutte le modalità amministrative necessità, caso mai, di una legge ordinaria
massimeCorte costituzionale - Sentenza N. 159 del 20.05.2008 - Disciplina dei compensi massimi degli amministratori delle società partecipate e del numero massimo dei componenti del consiglio di amministrazione - Obbligo di pubblicazione degli incarichi relativi.

Art. 18    delibera sentenza

(1)  Le province disciplinano con legge le modalità e i criteri per la definizione dell'accordo di cui all'articolo 81 dello statuto.

(2)  In caso di mancato accordo entro i termini stabiliti dalle leggi di cui al comma 1, le motivazioni delle parti sono riportate in un apposito verbale da unire al disegno di legge per l'assegnazione ai comuni dei mezzi finanziari previsti dall'articolo 81 dello statuto, che la Giunta provinciale presenta al consiglio.

massimeCorte costituzionale - sentenza 7 marzo 2018, n. 103 - Legge 11 dicembre 2016, n. 232 (legge di bilancio 2017) contabilità delle regioni e degli enti bubblici - principio dell'accordo
massimeCorte costituzionale - sentenza 7 marzo 2018, n. 101 - Legge 11 dicembre 2016, n. 232 (legge di bilancio 2017) - contabilità delle regioni e degli enti pubblici - principio dell'accordo

Art. 19

(1)  A fini di coordinamento, i presidenti della Giunta provinciale concordano annualmente con il Ministro del tesoro l'entità dei mezzi che la Cassa depositi e prestiti destina nelle rispettive province sulla base dei programmi nei settori della finanza locale, dei lavori pubblici e dell'edilizia comunque sovvenzionata, e, secondo le priorità dagli stessi stabilite, anche in deroga alle eventuali disposizioni statali in materia.

Art. 20

(1)  Ai sensi dell'articolo 110 dello statuto la decorrenza dell'applicazione delle norme contenute nel titolo VI dello statuto medesimo è fissata al 1° gennaio 1973.

(2)  I rapporti finanziari derivanti dell'applicazione del titolo VI dello statuto per il periodo compreso tra il 1° gennaio 1973 ed il 31 dicembre 1987 si intendono regolati a titolo definitivo secondo le modalità provvisoriamente adottate dai competenti organi statali, nei riguardi della Regione Trentino-Alto Adige e delle Province autonome di Trento e Bolzano.

(3)  Ai fini della detrazione di cui all'articolo 12, comma 3, della legge 30 novembre 1989, n. 386, le somme sostitutive dei tributi erariali soppressi sono quelle devolute alla regione ed alle province ai sensi dell'articolo 8 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 638, per gli esercizi 1988 e 1989.

(4)  Ai fini della detrazione di cui all'articolo 12, comma 4, della legge 30 novembre 1989, n. 386, le somme sostitutive dei tributi erariali soppressi sono determinate in misura pari ai trasferimenti complessivamente disposti dallo Stato ai comuni a titolo di ripartizione del fondo ordinario per la finanza locale.

(5)  Le somme da detrarre ai sensi dell'articolo 12, comma 5, della legge 30 novembre 1989, n. 386, sono determinate dal Ministro del tesoro, d'intesa con i presidenti delle rispettive giunte.

(6)  Fino a quando non sarà emanato il decreto previsto dall'articolo 7, comma 2, il gettito delle entrate tributarie di cui agli articoli 2 e 5 è determinato al lordo dei rimborsi e accrediti a qualsiasi titolo e comunque effettuati dallo Stato a favore dei contribuenti in relazione alle predette entrate e le somme dovute dalle province e dalla regione a titolo di rimborso sono conteggiate in detrazione in occasione dei versamenti di cui all'articolo 8, commi 3 e 4, per gli importi richiesti dall'intendenza di finanza o da altri uffici dell'Amministrazione finanziaria.

Art. 21

(1)  Sono abrogate le disposizioni contenute negli articoli 57, 62 e 63 del decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1951, n. 574.

(2)  Sono abrogati l'articolo 1 e l'articolo 6, primo comma, del decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 1975, n. 473.

Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sarà inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.

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