1. L’ufficio competente effettua controlli a campione su almeno il 6 per cento delle domande approvate e svolge inoltre accertamenti su tutti i casi che ritiene opportuno controllare.
2. L’individuazione delle domande da sottoporre a controllo avviene mediante sorteggio dall’elenco dei sussidi liquidati nell’anno di riferimento.
3. Il controllo è finalizzato ad accertare che i beneficiari non abbiano presentato dichiarazioni false o attestanti cose non vere, ovvero non abbiano omesso di fornire informazioni dovute.
4. L’ufficio competente avvia il procedimento di controllo comunicando ai beneficiari i termini entro i quali saranno sottoposti al controllo. Detti termini non possono superare i sei mesi dalla comunicazione. Con la stessa comunicazione i beneficiari sono invitati a produrre la documentazione necessaria per la verifica. Se necessario, il controllo potrà essere effettuato anche mediante sopralluogo.
5. Tenendo conto di quanto disposto dalle vigenti norme di legge nel caso di indebita percezione di vantaggi economici e ferme restando le eventuali sanzioni penali, l’accertata violazione delle disposizioni di cui ai presenti criteri comporta la revoca del sussidio e l’obbligo di restituzione.
6. L’importo da restituire ammonta a una volta e mezza l’importo del sussidio indebitamente percepito, cui devono sommarsi gli interessi legali calcolati sull’importo del sussidio dalla data della sua erogazione.