6.1 Cartella dei dati personali
1. L’ente gestore gestisce una cartella dei documenti e dei dati personali delle/degli utenti e delle persone di riferimento (rappresentanti legali, familiari con il consenso dell’utente), con l’indicazione dei relativi recapiti telefonici.
2. La cartella contiene in modo strutturato i dati anagrafici, la storia e l’attuale situazione della persona in riferimento al suo contesto familiare e sociale, l’indicazione della lingua da utilizzare per le comunicazioni alla persona, la descrizione dei percorsi scolastici e lavorativi, la documentazione sanitaria e terapeutica, i pareri e le relazioni di altri servizi, i documenti relativi al pagamento delle tariffe e dell’indennità nei servizi di riabilitazione lavorativa, le liste di presenza, gli accordi riguardanti presenze e assenze e ogni altra documentazione o informazione utile.
6.2 Progetto riabilitativo individuale
1. Con ogni utente viene elaborato e documentato un progetto riabilitativo individuale (PRI), con il diretto coinvolgimento dell’equipe di operatori e operatrici del servizio sociale interessato e in accordo con l’ente inviante.
2. Il progetto riabilitativo individuale viene elaborato secondo i principi della partecipazione, dell’autodeterminazione e dell’inclusione della persona: i singoli utenti vengono coinvolti attivamente nel processo di definizione e di verifica degli obiettivi e in tutte le decisioni che li riguardano.
3. All’occorrenza vengono coinvolti nell’elaborazione del progetto riabilitativo individuale:
a) i familiari, con il consenso delle/degli utenti;
b) l’eventuale rappresentante legale o l’amministratore di sostegno, nel caso in cui a quest’ultima persona siano stati affidati compiti di cura e sostegno dell’utente.
4. Per garantire la piena partecipazione alla stesura del progetto riabilitativo individuale da parte della persona interessata, deve essere adottato un linguaggio comprensibile e il progetto deve essere redatto nella lingua indicata dall’utente.
5. Il progetto riabilitativo individuale viene periodicamente valutato, assieme alle/agli utenti, attraverso strumenti idonei, aggiornato almeno una volta all’anno, conservato e archiviato sistematicamente.
6. La documentazione riguardante il progetto riabilitativo individuale comprende:
a) l’analisi delle potenzialità e competenze dell’utente effettuata attraverso una valutazione del team di operatori e un’autovalutazione dell’utente stesso/stessa;
b) la descrizione delle aspettative, dei valori, dei desideri e delle preferenze espressi dall’utente nonché le sue preoccupazioni rispetto al progetto riabilitativo individuale;
c) la descrizione degli obiettivi effettuata sulla base dell’analisi delle potenzialità e competenze e tenendo conto delle aspettative e dei bisogni espressi dall’utente;
d) la descrizione delle misure per il raggiungimento dei singoli obiettivi, concordate tra utente, servizio e rete dei servizi;
e) la definizione dei tempi previsti per il raggiungimento dei singoli obiettivi e dei tempi per la valutazione periodica del grado di realizzazione degli stessi;
f) la definizione degli indicatori per valutare l’effettiva realizzazione degli obiettivi;
g) l’indicazione delle persone e dei servizi di riferimento responsabili per la realizzazione dei singoli obiettivi e la valutazione congiunta;
h) le modalità di comunicazione con i familiari, a fronte del consenso dell’utente, con l’eventuale rappresentante legale e con la rete sociale di riferimento dell’utente;
i) la pianificazione delle attività della persona durante l’orario di apertura del servizio;
j) la valutazione periodica;
k) la firma dell’utente, del suo eventuale legale rappresentante e dell’operatore/operatrice responsabile per il progetto riabilitativo individuale.
6.3 Privacy
1. Le norme sulla tutela della riservatezza dei dati personali devono essere rispettate.
2. Devono essere adottate tutte le misure che consentono il massimo rispetto della sfera privata dei singoli utenti.
3. I servizi garantiscono il diritto all’informazione, all’espressione del consenso, alla non discriminazione ai sensi dell’articolo 21 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea.
4. I colloqui personali devono essere tenuti in un ambiente che tuteli la privacy della persona.
6.4 Comunicazione
1. La comunicazione avviene in italiano, tedesco o ladino (nelle località ladine), nel rispetto della lingua madre dell’utente, ma anche tendendo conto delle sue preferenze.
2. Gli operatori dei servizi sviluppano strategie comunicative individuali, al fine di garantire una comunicazione chiara ed efficace e il massimo coinvolgimento dell’utente.
6.4 Accesso ai documenti amministrativi
1. Le norme sul diritto di accesso ai documenti amministrativi devono essere rispettate.
2. Alle/Agli utenti deve essere garantita l’accessibilità alla documentazione scritta che li riguarda. Essa deve essere redatta in un linguaggio facilmente comprensibile.
6.6 Autodeterminazione e partecipazione
1. L’autonomia e la libera scelta delle/degli utenti vanno rispettate in quanto espressioni dell’identità e della libertà personale.
2. All’interno dei servizi va incentivato l’esercizio delle facoltà di scelta delle/degli utenti attraverso l’utilizzo di strategie adeguate, con la finalità di sviluppare la loro autodeterminazione, anche in una logica di responsabilizzazione personale.
3. La collaborazione delle/degli utenti nella gestione delle attività quotidiane va incoraggiata, in modo da orientarli al massimo grado di autonomia possibile, considerando le capacità individuali.
4. La partecipazione degli/delle utenti alla vita della comunità va stimolata incoraggiandoli ad aderire nel tempo libero a iniziative e attività proposte in loco.
5. Nei servizi di riabilitazione lavorativa, gli utenti sono coinvolti nella scelta dell’attività, nella pianificazione e nello svolgimento delle diverse fasi del processo produttivo (creazione, distribuzione, esposizione e vendita dei prodotti).
6.7 Partecipazione alla gestione e allo sviluppo del servizio
1. Il servizio organizza incontri tra gli utenti e il personale, per confrontarsi sull’organizzazione e sullo sviluppo del servizio.
6.8 Accompagnamento nella fase di dimissione
1. La fase di dimissione della/dell’utente è concordata e accuratamente pianificata con la persona stessa ed eventualmente con il suo rappresentante legale, nonché con gli altri servizi coinvolti. I familiari possono essere coinvolti solo se consentito e richiesto dall’utente.
2. Dopo le dimissioni dell’utente il servizio di provenienza può garantire, al bisogno, una consulenza ai nuovi servizi coinvolti nel proseguimento del progetto individuale e, per favorirne la riuscita, può offrire all’utente un percorso di accompagnamento per un periodo determinato di tempo.