5.1 Per edifici ed installazioni con sistemi di smaltimento individuali delle acque reflue esistenti per una capacità fino a 5 a.e., l’adeguamento può essere posticipato fino al momento in cui vengono effettuati lavori di costruzione, ampliamento o adeguamento degli edifici e delle loro pertinenze soggetti a concessione o ad autorizzazione da parte del comune, a condizione che il sistema esistente rispetti i seguenti requisiti minimi:
a) grigliatura fina automatica o statica con maglie con luce massima di 3 mm (p.es. impianto con filtri a sacco) con sistema di infiltrazione (subirrigazione o pozzi perdenti): va verificato che il refluo si disperda correttamente senza creare ristagni superficiali o impaludamenti. Gli impianti d’infiltrazione non devono causare danni a edifici o strutture.
b) fossa combinata di trattamento-dispersione con sistema di infiltrazione: va verificato che il refluo si disperda correttamente senza creare ristagni superficiali o impaludamenti. Gli impianti d’infiltrazione non devono causare danni a edifici o strutture.
c) servizio igienico a secco con smaltimento delle acque grigie e delle urine con fossa combinata trattamento-dispersione: va verificato che il refluo si disperda correttamente senza creare ristagni superficiali o impaludamenti. Gli impianti d’infiltrazione non devono causare danni a edifici o strutture.
d) fossa settica con sistema di dispersione: volume utile totale minimo di 0,8 m³ e 200 l/a.e. con sistema di infiltrazione (subirrigazione o pozzi perdenti): va verificato che il refluo si disperda correttamente senza creare ristagni superficiali o impaludamenti. Gli impianti d’infiltrazione non devono causare danni a edifici o strutture.
5.2 Se non sono applicabili sistemi di infiltrazione, di cui al comma 1, l’impianto di trattamento con scarico in acque superficiali è abbinato ad idonei sistemi di filtrazione, ad impianti di fitodepurazione o a sistemi equivalenti.