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In vigore al: 08/03/2016

Delibera N. 1262 del 10.04.2006
Approvazione dei Capitolati Speciali d'appalto per Opere Pubbliche parte II - Disposizioni tecnico-contrattuali (DTC): “Collettori di fognatura e connessioni di scarico", “Opere da vetraio", “Lavori di intonaco ed opere da stuccatore", “Opere da tappezziere" ed integrazione delle Disposizioni tecnico contrattuali del testo italiano “Carpenteria in acciaio"

Allegato
 

Capitolato Speciale d'Appalto per Opere Pubbliche Parte II

Disposizioni tecnico-contrattuali (DTC)

 

Collettori di fognatura e connessioni di scarico

Sommario

0     Istruzioni per la redazione del progetto

1     Campo di applicazione

2     Materiali, elementi costruttivi

3     Esecuzione

4     Prestazioni accessorie e prestazioni particolari

5     Contabilizzazione

0     Istruzioni per la redazione del progetto

Le presenti istruzioni completano le „Regole generali per lavori di costruzione di qualsiasi tipologia  – punto 0. L'applicazione delle istruzioni è presupposto essenziale per la corretta redazione del progetto.

Le istruzioni di cui al presente punto 0 non costituiscono clausole contrattuali.

In relazione alle esigenze dello specifico caso devono essere riportati in progetto i seguenti elementi:

01     Indicazioni sul cantiere

0.1.1Ubicazione del cantiere, condizioni ambientali, modalità e caratteristiche degli accessi, nonché eventuali limitazioni del loro utilizzo.

0.1.2     Tipologia e ubicazione dei manufatti.

0.1.3     Condizioni del traffico sul cantiere, in particolare per quanto concerne le limitazioni e le aree da mantenere sgombre.

0.1.4     Particolari prescrizioni di carattere ambientale.

0.1.5     Particolari prescrizioni per lo smaltimento, ad esempio di rifiuti solidi o liquidi.

0.1.6     Tipologia e programmi di realizzazione dei lavori propedeutici richiesti dalla stazione appaltante.

0.1.7     Presenza in cantiere di altri appaltatori.

0.1.8     Profondità delle fondazioni, tipo delle fondazioni e carichi dalle costruzioni adiacenti.

0.1.9     Tipologia e caratteristiche del terreno disponibile in situ per la realizzazione del piano di posa e del rinfianco.

0.1.10     Caratteristiche ed esaurimento delle acque del fondo dello scavo.

0.1.11     Tipologia della protezione dello scavo.

02     Indicazioni sull'esecuzione

0.2.1     Condizioni di carico e di posa in opera, anche con riguardo alle situazioni transitorie di rinfianco delle tubazioni e di smontaggio delle protezioni di scavo.

0.2.2     Tipologia ed esecuzione delle giunzioni, dei giunti di dilatazione, dei rivestimenti protettivi e delle impermeabilizzazioni.

0.2.3     Tipologia ed esecuzione degli appoggi e del piano di posa.

0.2.4     Puntellazioni e ancoraggi di canali, condotte, curve ecc..

0.2.5     Picchettamento di canali e condotte, esecuzione dei disegni as build, dei rilevamenti, fornitura e montaggio di cartelli indicatori, marcatura del tracciato di canali e condotte.

0.2.6     Additivi per materiali ed elementi costruttivi.

0.2.7     Esecuzione dei collegamenti ai manufatti.

0.2.8     Modalità costruttive per le intersezioni con aree soggette al traffico, corsi d'acqua, binari, argini, canali, condotte ecc..

0.2.9     Tipologia e numero delle prove richieste.

0.2.10     Particolari prescrizioni per materiali e lavorazioni, che esulino dalle seguenti disposizioni tecnico contrattuali, come ad esempio elevata resistenza agli agenti chimici, particolari condizioni ambientali.

03     Indicazioni particolari per casi di difformità rispetto alle DTC

0.3.1     Qualora sia necessario ricorrere a prescrizioni discordanti da quelle contenute nelle presenti DTC, queste vanno indicate chiaramente e dettagliatamente negli elaborati progettuali.

0.3.2     Indicazioni difformi si possono avere in particolare nei casi in cui:

-     debbano venire prescritte lavorazioni diverse da quelle indicate al punto 3.2.3 per il rivestimento e la fugatura.

-     debbano venire prescritte modalità di prova diverse da quelle indicate al punto 3.3.

04     Indicazioni specifiche per le prestazioni accessorie e le prestazioni particolari

Come prestazioni accessorie che, nel rispetto di quanto riportato al punto 4.1 delle “Regole generali per lavori di costruzione di qualsiasi tipologia” devono essere espressamente indicate nelle voci di capitolato, sono da considerare ad esempio:

-     l'esecuzione delle connessioni delle tubazioni.

05     Unità di misura per la contabilizzazione

Nella descrizione dell'opera sono da prevedere le seguenti unità di misura per la contabilizzazione:

-     Tubazioni e canali di fognatura a lunghezza (m);

-     Pitture protettive e impermeabilizzanti, rivestimenti, a superficie (m²);

-     Pezzi speciali come ad esempio derivazioni, curve, a lunghezza equivalente;

-     Elementi singoli come chiusini, raccoglitori d'impurità, gradini di accesso ai pozzetti, caditoie ecc. a numero (pz);

-     Pozzetti ad altezza (m);

-     Rivestimenti in piastrelle, ripristini e riparazioni, a superficie (m²);

-     Fondo di scorrimento di pozzetti a numero (pz).

1     Campo di applicazione

1.1     Le presenti DTC “Collettori di fognatura e connessioni di scarico” si applicano alla realizzazione di condotti di scarico chiusi e per collettori interrati di smaltimento delle acque bianche, anche sottostanti a edifici, compresi i rispettivi pozzetti.

Esse valgono inoltre per l'esecuzione di collettori terminali di reti di drenaggio aventi diametro nominale superiore a 200 mm.

1.2     Le presenti DTC non si applicano a:

-     movimenti di terra per la costruzione di canali, condotte e pozzetti;

-     opere di sostegno del terreno;

-     posa di condotte mediante spingitubo;

-     esecuzione di scarichi all'interno di fabbricati.

2     Materiali, elementi costruttivi

A integrazione di quanto indicato nelle “Regole generali per lavori di costruzione di qualunque tipologia” – punto 2, vale quanto segue:

Per i materiali e gli elementi normalizzati di più comune utilizzo valgono in particolare le prescrizioni della normativa UNI EN 1610 “Costruzione e collaudo di connessioni di scarico e collettori di fognatura”.

2.1     Norme di carattere generale

UNI EN 476     Requisiti generali per componenti utilizzati nelle tubazioni di scarico, nelle connessioni di scarico e nei collettori di fognatura per sistemi di scarico a gravità.

UNI EN 752-1     Connessioni di scarico e collettori di fognatura all'esterno degli edifici. Generalità e definizioni.

UNI EN 752-2     Connessioni di scarico e collettori di fognatura all'esterno degli edifici. Requisiti prestazionali.

UNI EN 752-3     Connessioni di scarico e collettori di fognatura all'esterno degli edifici. Pianificazione.

UNI EN 752-4     Connessioni di scarico e collettori di fognatura all'esterno degli edifici. Progettazione idraulica e considerazioni legate all'ambiente.

UNI EN 752-5     Connessioni di scarico e collettori di fognatura all'esterno degli edifici. Risanamento.

UNI EN 752-6     Connessioni di scarico e collettori di fognatura all'esterno degli edifici. Stazioni di pompaggio.

UNI EN 1295-1 Progetto strutturale di tubazioni interrate sottoposte a differenti condizioni di carico. Requisiti generali.

UNI EN 1437     Sistemi di tubazioni di materia plastica – Sistemi di tubazioni per fognature e scarichi interrati. Metodo di prova per la resistenza a cicli di temperatura combinati a carichi esterni.

UNI EN 1610     Costruzione e collaudo di connessioni di scarico e collettori di fognatura.

UNI EN 12889 Costruzione senza trincea e prove di impianti di raccolta e smaltimento liquami.

UNI EN 13380 Requisiti generali per componenti utilizzati per la ristrutturazione e la riparazione di sistemi di drenaggio e di fognatura all'esterno di edifici.

2.2     Tubazioni ed elementi complementari

2.2.1     Tubazioni di gres

UNI EN 295-1 Tubi ed elementi complementari di gres e relativi sistemi di giunzione, destinati alla realizzazione di impianti di raccolta e smaltimento di liquami. Specificazioni.

UNI EN 295-2 Tubi ed elementi complementari di gres e relativi sistemi di giunzione, destinati alla realizzazione di impianti di raccolta e smaltimento di liquami. Controllo della qualità e campionamento.

UNI EN 295-3 Tubi ed elementi complementari di gres e relativi sistemi di giunzione, destinati alla realizzazione di impianti di raccolta e smaltimento di liquami. Metodi di prova.

UNI EN 295-4 Tubi ed elementi complementari di gres e relativi sistemi di giunzione, destinati alla realizzazione di impianti di raccolta e smaltimento di liquami. Requisiti per elementi complementari speciali, elementi di adattamento e accessori compatibili.

UNI EN 295-5 Tubi ed elementi complementari di gres e relativi sistemi di giunzione, destinati alla realizzazione di impianti di raccolta e smaltimento di liquami. Requisiti per i tubi perforati e per gli elementi complementari di gres.

DIN EN 295-10 Tubi ed elementi complementari di gres e relativi sistemi di giunzione, destinati alla realizzazione di impianti di raccolta e smaltimento di liquami. Requisiti prestazionali.

2.2.2     Tubazioni di ghisa sferoidale

UNI EN 598 Tubi, raccordi e accessori di ghisa sferoidale e loro assemblaggi per fognatura. Prescrizioni e metodi di prova.

UNI ISO 4179 Tubi di ghisa sferoidale per condotte con e senza pressione. Rivestimento interno di malta cementizia centrifugata. Prescrizioni generali.

UNI ISO 8179 Tubi di ghisa sferoidale. Rivestimento esterno di zinco.

UNI ISO 8180 Condotte di ghisa sferoidale. Manicotto di polietilene.

UNI ISO 10802 Tubazioni di ghisa a grafite sferoidale. Prove idrostatiche dopo la posa.

2.2.3     Tubazioni di materia plastica (PVC-U)

UNI EN 1401-1 Sistemi di tubazioni di materia plastica per fognature e scarichi interrati non in pressione. Policloruro di vinile non plastificato (PVC-U). Specificazioni per i tubi, i raccordi e il sistema.

UNI EN 1401-2 Sistemi di tubazioni di materia plastica per fognature e scarichi interrati non in pressione. Policloruro di vinile non plastificato (PVC-U). Guida per la valutazione della conformità.

UNI EN 1401-3 Sistemi di tubazioni di materia plastica per fognature e scarichi interrati non in pressione. Policloruro di vinile non plastificato (PVC-U). Guida per l'installazione.

UNI EN 1456-1 Sistemi di tubazioni di materia plastica per fognature e scarichi in pressione interrati e fuori terra. Policloruro di vinile non plastificato (PVC-U). Specifiche per i componenti della tubazione e per il sistema.

UNI EN 12842 Raccordi di ghisa sferoidale per sistemi di tubazioni di PVC-U o PE – Requisiti e metodi di prova.

2.2.4     Tubazioni di materia plastica – Polietilene (PE)

UNI 7613 Tubi di polietilene ad alta densità per condotte di scarico interrate: Tipi, dimensioni e requisiti.

UNI EN 13244-1 Sistemi di tubazioni di materia plastica in pressione interrati e non per il trasporto di acqua per usi generali, per fognature e scarichi – Polietilene (PE) – Generalità.

UNI EN 13244-2 Sistemi di tubazioni di materia plastica in pressione interrati e non per il trasporto di acqua per usi generali, per fognature e scarichi – Polietilene (PE) – Tubi.

UNI EN 13244-3 Sistemi di tubazioni di materia plastica in pressione interrati e non per il trasporto di acqua per usi generali, per fognature e scarichi – Polietilene (PE) – Raccordi.

UNI EN 13244-4 Sistemi di tubazioni di materia plastica in pressione interrati e non per il trasporto di acqua per usi generali, per fognature e scarichi – Polietilene (PE) – Valvole.

UNI EN 13244-5 Sistemi di tubazioni di materia plastica in pressione interrati e non per il trasporto di acqua per usi generali, per fognature e scarichi – Polietilene (PE) – Idoneità all'impiego del sistema.

2.2.5     Tubazioni di materia plastica – Polipropilene (PP)

UNI EN 1852-1 Sistemi di tubazioni di materia plastica per fognature e scarichi interrati non in pressione. Polipropilene (PP). Specificazioni per i tubi, i raccordi e il sistema.

UNI EN 1852-2 Sistemi di tubazioni di materia plastica per fognature e scarichi interrati non in pressione. Polipropilene (PP). Guida per la valutazione della conformità.

2.2.6     Tubazioni di materia plastica (PRFV)

UNI EN 1115-1 Sistemi di tubazioni di materia plastica per fognature e scarichi interrati, in pressione – Materie plastiche termoindurenti rinforzate con fibre di vetro (PRFV) a base di resina poliestere insatura (UP) – Generalità.

UNI EN 1115-3 Sistemi di tubazioni di materia plastica per fognature e scarichi interrati, in pressione – Materie plastiche termoindurenti rinforzate con fibre di vetro (PRFV) a base di resina poliestere insatura (UP) – Raccordi.

UNI EN 1115-5 Sistemi di tubazioni di materia plastica per fognature e scarichi interrati, in pressione – Materie plastiche termoindurenti rinforzate con fibre di vetro (PRFV) a base di resina poliestere insatura (UP) – Idoneità all'impiego dei giunti.

UNI EN 1636-3 Sistemi di tubazioni di materia plastica per scarichi non in pressione. Materie plastiche termoindurenti rinforzate con fibre di vetro (PRFV) a base di resina poliestere insatura (PU) – Raccordi.

UNI EN 1636-5 Sistemi di tubazioni di materia plastica per scarichi non in pressione. Materie plastiche termoindurenti rinforzate con fibre di vetro (PRFV) a base di resina poliestere insatura (PU) – Idoneità all'impiego dei giunti.

UNI EN 1636-6 Sistemi di tubazioni di materia plastica per scarichi non in pressione. Materie plastiche termoindurenti rinforzate con fibre di vetro (PRFV) a base di resina poliestere insatura (PU) – Procedure d'installazione.

UNI 9032 Tubi di resine termoindurenti rinforzate con fibre di vetro (PRFV) con o senza cariche. Tipi, dimensioni e requisiti.

UNI 9033-1 Tubi di resine termoindurenti rinforzate con fibre di vetro (PRFV) con o senza cariche. Generalità. Campionamento.

UNI 9033-3 Tubi di resine termoindurenti rinforzate con fibre di vetro (PRFV) con o senza cariche. Ispezione visiva.

UNI 9033-4 Tubi di resine termoindurenti rinforzate con fibre di vetro (PRFV) con o senza cariche. Controllo delle dimensioni.

2.2.7     Tubazioni di conglomerato cementizio

UNI EN 1916 Tubi e raccordi di calcestruzzo non armato, rinforzato con fibre di acciaio e con armature tradizionali.

2.2.8     Tubazioni di fibrocemento

UNI EN 588-1 Tubi di fibrocemento per fognature e sistemi di scarico. Tubi, raccordi e accessori per sistemi a gravità.

UNI EN 1444 Tubi di fibrocemento. Guida per la posa e le pratiche di cantiere.

2.2.9     Tubazioni per ripristini e riparazioni

UNI EN 13566-1 Sistemi di tubazioni di materia plastica per il ripristino di reti non in pressione di fognature e scarichi – Generalità.

UNI EN 13566-3 Sistemi di tubazioni di materia plastica per il ripristino di reti non in pressione di fognature e scarichi – Ripristino con tubi continui aderenti.

EN 13566-2 Sistemi di tubazioni di materia plastica per il ripristino di reti non in pressione di fognature e scarichi – Ripristino con inserimento di condotte.

EN 13566-4 Sistemi di tubazioni di materia plastica per il ripristino di reti non in pressione di fognature e scarichi – Ripristino con inserimento di calza.

2.2.10     Pozzetti d'ispezione ed elementi complementari

UNI EN 124 Dispositivi di coronamento e di chiusura per zone di circolazione utilizzate da pedoni e da veicoli. Principi di costruzione, prove di tipo, marcatura, controllo qualità.

UNI EN 295-6 Tubi ed elementi complementari di gres e relativi sistemi di giunzione, destinati alla realizzazione di impianti di raccolta e smaltimento di liquami. Requisiti per pozzetti di gres.

UNI EN 588-2 Tubi di fibrocemento per fognature e sistemi di scarico. Pozzetti e camere d'ispezione.

UNI EN 9459 Mattoni, mattonelle e fondi di fogna di gres per condotte di liquidi. Caratteristiche e prove.

UNI EN 1917 Pozzetti d'ispezione e controllo in calcestruzzo armato e non e fibrocemento.

UNI EN 13101 Gradini per l'accesso ai pozzetti. Requisiti, marchiatura, verifica e giudizio di conformità

2.3     Giunzioni

UNI EN 681-1 Elementi di tenuta in elastomero. Requisiti dei materiali per giunti di tenuta nelle tubazioni utilizzate per adduzione e scarico dell'acqua. Gomma vulcanizzata.

UNI EN 681-2 Elementi di tenuta in elastomero. Requisiti dei materiali per giunti di tenuta nelle tubazioni utilizzate per adduzione e scarico dell'acqua. Elastomeri termoplastici.

UNI EN 681-3 Elementi di tenuta in elastomero. Requisiti dei materiali per giunti di tenuta nelle tubazioni utilizzate per adduzione e scarico dell'acqua. Materiali cellulari di gomma vulcanizzata.

UNI EN 681-4 Elementi di tenuta in elastomero. Requisiti dei materiali per giunti di tenuta nelle tubazioni utilizzate per adduzione e scarico dell'acqua. Elementi di tenuta di poliuretano colato.

3     Esecuzione

A integrazione di quanto indicato nelle “Regole generali per lavori di costruzione di qualunque tipologia” – punto 3, vale quanto segue:

3.1     Generalità

3.1.1     Nel corso delle proprie verifiche degli scavi l'Appaltatore dovrà formulare le proprie obiezioni in particolare per carenze per la posa delle condotte, ad esempio profondità e larghezza errate dello scavo, inadeguatezza del fondo scavo e rispettivamente del piano di posa.

3.1.2     Condotte sospese o puntellate su supporti, cavi, dreni o canali non possono essere calpestati o caricati. Eventuali danni sono da segnalare immediatamente alla Stazione appaltante, al proprietario del manufatto o a chi di competenza.

3.1.3     Canali esistenti non possono essere interessati da lavori senza l'autorizzazione della Stazione Appaltante.

3.2     Esecuzioni di canali e condotte di scarico e pozzetti

3.2.1     Canali e condotte di scarico, nonché pozzetti e camere d'ispezione sono da eseguire secondo la norma UNI EN 1610.

3.2.2     Pezzi speciali per successivi innesti sono da chiudere ermeticamente con tappi a tenuta, costituiti da materiali non degradabili. Le chiusure dovranno essere sottoposte alla prova di tenuta.

3.2.3     Canali e condotte di fognatura nonché pozzetti e camere d'ispezione in muratura sono da rivestire internamente con elementi di gres secondo la norma UNI 9459 “Mattoni, mattonelle e fondi di gres per condotte di liquidi. Caratteristiche e prove”, sigillando integralmente le fughe, le quali non potranno essere più ampie di 8 mm.

3.2.4     Canali e condotte di fognatura nonché pozzetti e camere d'ispezione realizzate con calcestruzzo gettato in opera dovranno presentare una superficie interna assolutamente liscia.

3.3      Verifiche

La prova di tenuta sarà eseguita secondo la norma UNI EN 1610.

4     Prestazioni accessorie e prestazioni particolari

4.1     Prestazioni accessorie, integrative rispetto a quelle indicate nelle “Regole generali per lavori di costruzione di qualunque tipologia” – punto 4.1 sono in particolare:

4.1.1     Constatazione dello stato di strade, superficie del terreno, ricettore ecc.

4.1.2     Pulitura di materiali ed elementi costruttivi forniti dall'appaltatore prima di procedere con la loro installazione.

4.1.3     Fornitura e posa di gradini, in quanto facenti parte di elementi prefabbricati.

4.1.4     Esecuzione di incavi per giunzioni nel piano di posa delle condotte, costipamento del piano di posa.

4.1.5     Pulizia delle connessioni a fognature, pozzetti e camere d'ispezione esistenti.

4.1.6     Collegamenti a tubi e pozzetti.

4.1.7     Adeguamento con sistemazione in quota dopo l'asfaltatura di chiusini, caditoie e griglie.

4.2     Prestazioni particolari, integrative rispetto a quelle indicate nelle “Regole generali per lavori di costruzione di qualunque tipologia” – punto 4.2 sono in particolare:

4.2.1     Fornitura di calcoli statici per canali e condotte di fognatura nonché pozzetti e camere d'ispezione, compresi i disegni di armatura e di carpenteria delle opere d'arte come ad esempio sfioratori, sifoni e vasche.

4.2.2     Provvedimenti particolari per l'esecuzione del piano di posa come ad esempio bonifica del terreno, posa di sabbia, ghiaia o calcestruzzo.

4.2.3     Pulitura di materiali ed elementi costruttivi, forniti dalla stazione appaltante, prima di procedere con la loro installazione, qualora l'intervento non sia dovuto a cause attribuibili all'appaltatore.

4.2.4     Fornitura e posa di pezzi speciali, ad esempio derivazioni, prolunghe per pozzetti, curve per canali e condotte di scarico.

4.2.5     Fornitura e posa di chiusini e di gradini o scale, salvo i casi di cui al punto 4.1.3.

4.2.6     Analisi del terreno e dell'acqua.

4.2.7     Ripetizione di prove di tenuta in tratte già verificate positivamente.

4.2.8 Esecuzione e successiva rimozione degli ancoraggi e dei rinforzi necessari per l'esecuzione delle prove di tenuta.

4.2.9     Fornitura e smaltimento del fluido necessario alle prove di tenuta.

5     Contabilizzazione

Ad integrazione di quanto indicato nelle “Regole generali per lavori di costruzione di qualunque tipologia” – punto 5, vale quanto segue:

5.1     Per le opere da contabilizzare a lunghezza (m), questa verrà misurata lungo gli assi delle condotte.

Per la contabilizzazione di canali e condotte di fognatura realizzate con tubazioni prefabbricate, non saranno detratte le dimensioni dei pozzetti e delle camere d'ispezione.

I pezzi speciali saranno computati con lunghezze equivalenti applicate alla tubazione di diametro maggiore e in particolare:

per tubazioni di gres, di conglomerato cementizio, di fibrocemento, la lunghezza sarà quella misurata in asse con le seguenti maggiorazioni per pezzi speciali:

-     curve:                    1,00 m

-     riduzioni e innesti:          1,50 m

-     ispezioni:                    3,00 m

per tubazioni in ghisa sferoidale la lunghezza sarà quella misurata in asse con le seguenti maggiorazioni per pezzi speciali:

DIAMETRO TUBI      CURVE           BRAGHE - RIDUZIONI      MUFFE           ISPEZIONI
mm               m               m          m          m
100               0,50               1,00          0,50          2,50
125               0,50               1,50          0,60          2,50
150               0,70               1,50          0,70          2,00
200 e oltre          0,70               1,50          1,00          2,50

per tubazioni di materiale plastico la lunghezza sarà quella misurata in asse con le seguenti maggiorazioni per pezzi speciali:

DIAMETRO TUBI      CURVE            BRAGHE - RIDUZIONI      MUFFE           ISPEZIONI
mm               m               m          m          m
100               0,50               1,00          0,50          7,00
125               0,70               1,40          0,60          7,00
150               0,75               1,60          0,70          7,00
200               1,00               2,00          1,00          5,00
250 e oltre          2,80               5,30          1,50          5,00

5.2La profondità dei pozzetti e delle camere d'ispezione sarà rilevata dalla quota finita dell'estradosso del chiusino sino al punto più profondo della canaletta di scorrimento.

 

Capitolato Speciale d'Appalto per Opere Pubbliche Parte II

Disposizioni tecnico-contrattuali (DTC)

 

Opere da vetraio

 

Sommario

 

0     Istruzioni per la redazione del progetto

1     Campo di applicazione

2     Materiali, elementi costruttivi

3     Esecuzione

4     Prestazioni accessorie e prestazioni particolari

5     Contabilizzazione

 
0     Istruzioni per la redazione del progetto
Le presenti istruzioni completano le DTC “Regole generali per lavori di costruzione di qualsiasi tipologia”, parte 0. L'applicazione delle istruzioni è presupposto essenziale per la corretta redazione del progetto.
Le istruzioni di cui al presente punto 0 non costituiscono clausole contrattuali.
In relazione alle esigenze dello specifico caso devono essere riportati in progetto i seguenti elementi:
0.1     Indicazioni sul cantiere

0.1.1Non ci sono disposizioni aggiuntive rispetto alle DTC “Regole generali per lavori di costruzione di qualsiasi tipologia”, punto 0.1.

0.2     Indicazioni sull'esecuzione

0.2.1Calcoli di dimensionamento degli elementi strutturali compresi supporti e ancoraggi.

0.2.2Elementi costruttivi di cui è prevista la vetrazione, distinti ad esempio a seconda dei piani e dell'inclinazione.

0.2.3Tipo materiale dei telai da vetrare, per es. del legno, del metallo, del materiale plastico, del calcestruzzo.

0.2.4Tipo, spessore (nominale), dimensioni, conformazione e lavorazioni previste per le lastre di vetro.

0.2.5Conformazione delle lastre di vetro ornamentale.

0.2.6Tipo, esecuzione e colore delle guarnizioni nonché tipo delle giunzioni dei profili, per es. vulcanizzazione degli angoli.

0.2.7Tipo di verniciatura e/o impregnazione degli elementi costruttivi di cui è prevista la vetrazione.

0.2.8Tipo di fissaggio dei listelli fermavetro.

0.2.9Requisiti, per es. di isolamento termico ed acustico, protezione solare, illuminazione e bilancio energetico, resistenza al fuoco, tutela delle costruzioni e delle persone, sicurezza del traffico.

0.2.10Tipo e quantità di campioni e prove richiesti.

0.3     Indicazioni particolari per casi di difformità rispetto alle DTC

0.3.1Qualora sia necessario ricorrere a prescrizioni discordanti da quelle contenute nelle presenti DTC, esse vanno indicate chiaramente e dettagliatamente negli elaborati progettuali.

0.4     Indicazioni specifiche per le prestazioni accessorie e le prestazioni particolari

Non ci sono disposizioni aggiuntive in merito alle DTC “Disposizioni generali per lavori di costruzione di qualsiasi tipologia”, punto

0.5     Unità di contabilizzazione
Nella descrizione dell'opera sono da prevedere le seguenti unità di misura per la contabilizzazione:

0.5.1Misurazione a superficie (m2), distinguendo in base a tipologia e dimensioni, per

-vetrazione di finestre, porte, pareti      vetrate e facciate vetrate

-vetrate inclinate di almeno 10° sulla verticale (tettoie, coperture e simili)

-costruzioni di vetro

-vetrate legate a piombo, ottone ed alluminio

-trattamento di superfici di vetro

-rivestimenti su vetro

-specchi

-lastre trasparenti in materiale plastico

0.5.2Misurazione a lunghezza (m), distinguendo in base a tipologia, spessore e dimensioni delle lastre di vetro, per

-lavorazione dei bordi dei vetri

-impermeabilizzazione delle giunzioni tra/con lastre di vetro

0.5.3Misurazione a pezzo (pz), distinguendo in base a tipologia, spessore, dimensioni delle lastre di vetro  e dimensioni degli elementi vetrati per

-vetrazioni con vetrate isolanti

-vetrazioni di finestre, porte, pareti vetrate, parapetti e pannelli di  protezione

-vetrate inclinate di almeno 10° sulla verticale (tettoie, coperture e simili),

-vetrate calpestabili/agibili,

-strutture e costruzioni di vetro

-vetrate legate a piombo, ottone ed alluminio

-strisce in vetro di rinforzo

-lastre trasparenti in materiale plastico

-intagli, forature e cimature di angoli, distinti per dimensione

-specchi

-acquari, vetrine, cabine per doccia

1     Campo di applicazione
1.1Le presenti DTC „Opere da vetraio  si applicano per la vetrazione di elementi costruttivi a telaio, per le costruzioni di vetro e per il montaggio di lastre trasparenti in materiale plastico.

1.2Le presenti DTC non si applicano a:

-Ferramenta

-Lavorazioni con mattoni di vetro

-Posa di tegole in vetro

-Rivestimenti di facciate ventilate

1.3A titolo integrativo sono applicabili le “Regole generali per lavori di costruzione di qualsiasi tipologia” (punti da 1 a 5). In caso di discordanza prevalgono le presenti prescrizioni specifiche.

2     Materiali, elementi costruttivi
Ad integrazione di quanto indicato nelle “Regole generali per lavori di costruzione di qualsiasi tipologia” - punto 2, vale quanto segue:
Per i principali materiali ed elementi costruttivi normalizzati di più comune utilizzo vengono citate in particolare le seguenti norme tecniche.

2.1     Prodotti di vetro:

UNI EN 572-1     Vetro per edilizia - Prodotti di base di vetro di silicato sodo-calcico - Parte 1: Definizioni e proprietà generali fisiche e meccaniche

UNI EN 572-2      Vetro per edilizia - Prodotti di base di vetro di silicato sodo-calcico - Parte 2: Vetro float

UNI EN 572-3      Vetro per edilizia - Prodotti di base di vetro di silicati sodo-calcico - Parte 3: Vetro lustro armato

UNI EN 572-4      Vetro per edilizia - Prodotti di base di vetro di silicato sodo-calcico - Parte 4: Vetro tirato

UNI EN 572-5      Vetro per edilizia - Prodotti di base di vetro di silicato sodo-calcico - Parte 5: Vetro stampato

UNI EN 572-6      Vetro per edilizia - Prodotti di base di vetro di silicato sodo-calcico - Parte 6: Vetro stampato armato

UNI EN 572-7      Vetro per edilizia - Prodotti di base di vetro di silicato sodo-calcico - Parte 7: Vetro profilato armato e non armato

UNI EN 572-8      Vetro per edilizia - Prodotti di base di vetro di silicato sodo-calcico - Parte 8: Forniture in dimensioni fisse

UNI EN 572-9      Vetro per edilizia - Prodotti di base di vetro di silicato sodo-calcico - Parte 9: Valutazione della conformità/ Norma di prodotto

UNI EN 1748-1-1 Vetro per edilizia - Prodotti di base speciali - Vetri borosilicati - Parte 1- 1: Definizioni e proprietà generali fisiche e meccaniche

UNI EN 1748-1-2 Vetro per edilizia - Prodotti di base speciali - Vetri borosilicati - Parte 1- 2: Valutazione di conformità/Norma di prodotto

UNI EN 1748-2-1 Vetro per edilizia - Prodotti di base speciali - Vetro ceramica - Parte 2-1: Definizioni e proprietà generali fisiche e meccaniche

UNI EN 1748-2-2 Vetro per edilizia - Prodotti di base speciali - Parte 2-2: Vetro ceramica - Valutazione della conformità/Norma di prodotto

UNI EN 14178-1 Vetro per edilizia - Prodotti di base di vetro a matrice alcalina - Parte 1: Vetro float

UNI EN 14178-2 Vetro per edilizia - Prodotti di base di vetro a matrice alcalina - Parte 2: Valutazione della conformità/Norma di prodotto

2.2     Vetro rivestito

UNI EN 1096-1 Vetro per edilizia - Vetri rivestiti – Parte 1: Definizione e classificazione

UNI EN 1096-2 Vetro per edilizia - Vetri rivestiti – Parte 2: Requisiti e metodi di prova per rivestimenti di classe A, B e S

UNI EN 1096-3 Vetro per edilizia - Vetri rivestiti – Parte 3: Requisiti e metodi di prova per rivestimenti di classe C e D

UNI EN 1096-4 Vetro per edilizia - Vetri rivestiti - Parte 4: Valutazione della conformità/ Norma di prodotto

2.3     Vetro temprato o indurito termicamente

UNI EN 1863-1 Vetro per edilizia - Vetro di silicato sodo-calcico indurito termicamente - Definizione e descrizione

UNI EN 1863-2 Vetro per edilizia - Vetro di silicato sodo-calcico indurito termicamente - Parte 2: Valutazione della conformità/Norma di prodotto

UNI EN 12150-1 Vetro per edilizia - Vetro di silicato sodo-calcico di sicurezza temprato termicamente – Parte 1: Definizione e descrizione

UNI EN 12150-2 Vetro per edilizia - Vetro di silicato sodo-calcico di sicurezza temprato termicamente - Parte 2: Valutazione di conformità/Norma di prodotto

UNI EN 12337-1 Vetro per edilizia - Vetro di silicato sodo-calcico indurito chimicamente - Parte 1: Definizione e descrizione

UNI EN 12337-2 Vetro per edilizia - Vetro di silicato sodo-calcico indurito chimicamente - Parte 2: Valutazione della conformità/ Norma di prodotto

UNI EN 13024-2 Vetro per edilizia - Vetro di borosilicato di sicurezza temprato termicamente - Parte 2: Valutazione della conformità/Norma di prodotto

UNI EN 14179-1 Vetro per edilizia - Vetro di sicurezza di silicato sodo calcico temprato termicamente e sottoposto a "heat soak test" - Parte 1: Definizione e descrizione

UNI EN 14179-2 Vetro per edilizia - Vetro di sicurezza di silicato sodo calcico temprato termicamente e sottoposto a "heat soak test" - Parte 2: Valutazione della conformità/Norma di prodotto

UNI EN 14321-1 Vetro per edilizia - Vetro di sicurezza a matrice alcalina temprato termicamente - Parte 1: Definizione e descrizione

2.4     Vetro stratificato

UNI EN ISO 12543-1 Vetro per edilizia - Vetro stratificato e vetro stratificato di sicurezza – Parte 1: Definizioni e descrizione delle parti componenti

UNI EN ISO 12543-2 Vetro per edilizia - Vetro stratificato e vetro stratificato di sicurezza – Parte 2: Vetro stratificato di sicurezza

UNI EN ISO 12543-3 Vetro per edilizia - Vetro stratificato e vetro stratificato di sicurezza – Parte 3: Vetro stratificato

UNI EN ISO 12543-4 Vetro per edilizia - Vetro stratificato e vetro stratificato di sicurezza – Parte 4: Metodi di prova per la durabilità

UNI EN ISO 12543-5 Vetro per edilizia - Vetro stratificato e vetro stratificato di sicurezza – Parte 5: Dimensioni e finitura dei bordi

UNI EN ISO 12543-6 Vetro per edilizia - Vetro stratificato e vetro stratificato di sicurezza – Parte 6: Aspetto

UNI EN 14449 Vetro per edilizia - Vetro stratificato e vetro stratificato di sicurezza - Valutazione della conformità/Norma di prodotto

2.5     Vetri isolanti

UNI EN 1279-1 Vetro per edilizia - Vetrate isolanti - Parte 1: Generalità, tolleranze dimensionali e regole per la descrizione del sistema

UNI EN 1279-2 Vetro per edilizia - Vetrate isolanti - Parte 2: Metodo per la prova di invecchiamento e requisiti per la penetrazione del vapore d'acqua

UNI EN 1279-3 Vetro per edilizia - Vetrate isolanti - Parte 3: Prove d'invecchiamento e requisiti per la velocità di perdita di gas e per le tolleranze di concentrazione del gas

UNI EN 1279-4 Vetro per edilizia - Vetrate isolanti - Parte 4: Metodo di prova per le propietà fisiche delle sigillature del bordo

UNI EN 1279-5 Vetro per edilizia - Vetrate isolanti - Parte 5: Valutazione della conformità

UNI EN 1279-6 Vetro per edilizia - Vetrate isolanti - Parte 6: Controllo della produzione in fabbrica e prove periodiche.

2.6     Classificazione particolari

UNI EN 356 Vetro per edilizia - Vetro di sicurezza - Prove e classificazione di resistenza contro l'attacco manuale

UNI EN 357 Vetro in edilizia - Elementi vetrificati resistenti al fuoco comprendenti prodotti di vetro trasparenti o traslucidi - Classificazione della resistenza al fuoco

UNI EN 1063 Vetro per edilizia - Vetrate di sicurezza - Classificazione e prove di resistenza ai proiettili

UNI 7697 Criteri di sicurezza nelle applicazioni vetrarie

UNI EN 12600 Vetro per edilizia - Prova del pendolo - Metodo della prova di impatto e classificazione per il vetro piano

UNI EN 13541 Vetro per edilizia - Vetro di sicurezza - Prove e classificazione della resistenza alla pressione causata da esplosioni

UNI EN 410 Vetro per edilizia - Determinazione delle caratteristiche luminose e solari delle vetrate

UNI EN 673 Vetro per edilizia - Determinazione della trasmittanza termica (valore U) - Metodo di calcolo

UNI EN 12758 Vetro per edilizia - Vetrazioni e isolamento acustico per via aerea - Descrizioni del prodotto e determinazione delle proprietà

UNI EN 12898 Vetro per edilizia - Determinazione dell'emissività

UNI EN ISO 14438 Vetro per edilizia - Determinazione di valore di bilancio energetico - Metodo di calcolo

Inoltre per i prodotti di vetro valgono i seguenti requisiti:

Vetri float devono essere perfettamente piani, chiari, trasparenti, di riflessi chiari ed esenti da distorsioni ottiche. Sono ammessi singole bolle di piccole dimensioni e graffi poco appariscenti.

Vetro lustro armato deve essere rettificato su ambo i lati, molato, lucidato e trasparente. Graffi poco appariscenti, piccole bolle e difformità nell'armatura metallica incorporata sono ammessi solo secondo le usanze commerciali.

Il retino metallico incorporato nei vetri armati deve, in caso di rottura del vetro, trattenerne i frammenti.

I singoli strati dei vetri di sicurezza stratificati devono essere uniti solidamente in maniera tale che in caso di rottura non si possano staccare pericolose schegge di vetro.

2.7     Lastre trasparenti in materiale plastico

Per i principali materiali ed elementi costruttivi normalizzati di più comune utilizzo vengono citate in particolare le seguenti norme tecniche.

UNI EN 1013-1 Lastre profilate di materia plastica, che trasmettono la luce, per copertura a parete semplice - Requisiti generali e metodi di prova

UNI EN 1013-2 Lastre profilate di materia plastica, che trasmettono la luce, per copertura a parete semplice - Requisiti specifici e metodi di prova per lastre di resina poliestere rinforzata con fibra di vetro (PRFV)

UNI EN 1013-3 Lastre profilate di materia plastica, che trasmettono la luce, per copertura a parete semplice - Requisiti specifici e metodi di prova per lastre di policloruro di vinile (PVC)

UNI EN 1013-4 Lastre profilate di materia plastica, che trasmettono la luce, per copertura a parete semplice - Requisiti specifici, metodi di prova e prestazioni per lastre di policarbonato (PC)

UNI EN 1013-5 Lastre profilate di materia plastica, che trasmettono la luce, per copertura a parete semplice - Requisiti specifici, metodi di prova e prestazioni per lastre di polimetilmetacrilato (PMMA)

UNI EN ISO 7823-1 Materie plastiche - Lastre di polimetilmetacrilato - Tipi, dimensioni e caratteristiche - Lastre colate

UNI EN ISO 7823-2 Materie plastiche - Lastre di poli(metilmetacrilato) - Tipi, dimensioni e caratteristiche - Lastre estruse calandrate.

UNI EN ISO 11963 Materie plastiche. Lastre di policarbonato. Tipi, dimensioni e caratteristiche.

UNI EN ISO 12017 Materie plastiche - Lastre di polimetilmetacrilato a doppia e tripla parete - Metodi di prova

Le lastre per vetrazione in materiale plastico devono essere trasparenti e resistenti agli urti in maniera duratura.

2.8     Guarnizioni profilate per vetrazioni

UNI 9122-1 Guarnizioni per serramenti. Classificazione e collaudo.

UNI 9122-2 Edilizia. Guarnizioni per serramenti. Limiti di accettazione per guarnizioni compatte monoestruse.

2.9     Materiali ausiliari per vetrazioni

Le sostanze per trattamenti preliminari, per es. detersivi, detersivi per colle, pitture di base, pitture isolanti nonché nastri e blocchetti, devono rispondere alle prescrizioni delle norme vigenti.

2.10     Sostanze chimiche di collegamento per giunti tra vetri

UNI EN ISO 11600 Edilizia - Prodotti per giunti - Classificazione e requisiti per i sigillanti

Le sostanze chimiche di collegamento per giunti tra vetri devono far presa entro e non oltre 2 giorni dalla lavorazione. Di seguito esse dovranno aderire e restare, in relazione all'impiego, elastiche e resistenti all'acqua, ma solubili mediante sostanze utilizzabili in sito. Qualora vengano congiunte lastre di vetro di sicurezza temprato, la deformabilità del giunto ottenuta mediante una sufficiente larghezza deve essere tale che la rottura di una lastra non si propaghi alle lastre connesse.

3     Esecuzione

A completamento di quanto indicato nelle DTC “Regole generali per lavori di costruzione di qualsiasi tipologia” vale quanto segue:
3.1     Generalità

3.1.1Per l'esecuzione valgono in particolare le seguenti disposizioni:

UNI 6534 Vetrazioni in opere edilizie. Progettazione, materiali e posa in opera.

UNI 7143 Vetri piani. Spessore dei vetri piani per vetrazioni in funzione delle loro dimensioni, dell'azione del vento e del carico neve.

prEN 13474-(1-2-3) Vetro in edilizia – Dimensionamento di lastre di vetro

D.M.LL.PP. 16 gennaio 1996 Norme tecniche relative ai criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi

Circ. M.LL.PP. n. 156 del 4 luglio 1996

Istruzioni per l'applicazione delle “norme tecniche relative ai criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi” di cui al D.M. 16 gennaio 1996

D.M. 14 settembre 2005 Norme tecniche per le costruzioni.

D. Presidente della Provincia n.14 del  6 maggio 2002

Norme tecniche per la determinazione del carico neve al suolo

Delib. Giunta provinciale n. 2639 del 28 luglio  2003

Approvazione del regolamento sui sistemi di fissaggio

UNI EN 12207 Finestre e porte finestre – Permeabilità all'aria – classificazione

UNI EN 12208 Finestre e porte finestre – Tenuta all'acqua – Classificazione

UNI EN 12210 Finestre e porte finestre – Resistenza al carico del vento – Classificazione

UNI EN ISO 10077-1 Prestazione termica di finestre, porte e chiusure - Calcolo della trasmittanza termica - Metodo semplificato

3.1.2Per le strutture a telaio di cui è prevista la vetrazione e sui quali i listelli fermavetro non possono essere applicati immediatamente dopo la posa in opera dei vetri, questi ultimi devono essere bloccati fino all'applicazione dei listelli fermavetro, con spezzoni di listello muniti di distanziatori elastici verso il vetro, disposti su tutti i lati.

3.1.3     Molatura dei bordi

UNI 6028 Molatura del vetro piano in lastre. Termini e definizioni

La molatura dei bordi di lastre di vetro deve avvenire ai sensi delle rispettive norme di prodotto.

3.1.4Nel corso delle proprie verifiche l'Appaltatore dovrà formulare le proprie obiezioni, in particolare nei seguenti casi:

-vetrazioni non conformi alle norme di legge ed alle norme tecniche,

-insufficiente solidità delle strutture di cui è prevista la vetrazione, di telai, montanti, traversi, pioli e ferramenta, soprattutto in rapporto al peso delle lastre ed in corrispondenza dei punti di bloccaggio

-insufficiente fissaggio o ancoraggio dei telai delle vetrate

-difetti di planarità delle superfici di appoggio del vetro

-listelli fermavetro non smontabili,

-listelli con fermi a scatto e supporti non idonei per il fissaggio sicuro delle lastre,

-telai e listelli fermavetro non adeguatamente predisposti per il fissaggio o per i quali mancano gli accessori di fissaggio,

-telai ai quali i listelli fermavetro possono essere applicati solo in un secondo tempo e ove mancano i necessari elementi provvisori di  fissaggio per il bloccaggio delle lastre,

-spessore insufficiente del vetro prescritto,

-conformazione, dimensionamento e trattamento preliminare inadeguati delle scanalature per i vetri e dei listelli fermavetro,

-vetrazioni con lastre curve, se la larghezza degli alloggiamenti per i vetri non é maggiore di almeno 20 mm dello spessore del vetro,

-sistemi di vetrazione con alloggiamento libero, se mancano le aperture per la compensazione della pressione del vapore o se esse sono dimensionate in maniera insufficiente.

3.2     Bloccaggio

3.2.1Le lastre di vetro vanno bloccate in maniera che i bordi della lastra non siano sollecitati e non entrino in contatto con il telaio in nessun punto. Per la posa di lastre di vetro vanno impiegati tasselli distanziatori di materiali resistenti durevolmente all'invecchiamento ed alla compressione. Le lastre vanno bloccate in conformità al tipo di apertura. La larghezza dei tasselli distanziatori deve essere maggiore dello spessore dell'elemento in vetro.

3.2.2In presenza di sistemi dotati di compensazione della pressione del vapore, essa non deve essere impedita dal sistema di bloccaggio. Eventualmente vanno impiegati tasselli a ponte.

3.2.3Se l'alloggiamento del vetro non viene riempito, i distanziatori vanno assicurati contro lo spostamento o lo slittamento.

3.3     Sigillatura di sistemi di vetrazione

3.3.1Per i sistemi di vetrazione con mastici valgono le norme

UNI EN ISO 11600  Edilizia - Prodotti per giunti - Classificazione e requisiti per i sigillanti

3.3.2Per vetrature con guarnizioni profilate, gli alloggiamenti dei vetri devono essere dotati di fori per la compensazione della pressione del vapore. I giunti delle guarnizioni profilate devono essere impermeabili.

3.4     Serre

Per le serre di tipo commerciale vale il punto 3.1.1.

3.5     Strutture di vetro non temprato

Le lastre unite in piano o ad angolo ed i bordi liberi devono avere le superfici di congiunzione o in vista rettificate ad angolo retto sulla superficie della lastra oppure con cimatura diagonale. I bordi della lastra devono avere smussi molati che non modifichino lo spessore in misura rilevante.

I bordi liberi delle lastre e gli smussi, che resteranno in vista, dovranno essere rettificati e molati.

Ad eccezione dei collegamenti effettuati con adesivi indurenti sotto l'influsso dii raggi ultravioletti, i giunti sulle connessioni vanno dimensionati in modo che le deformazioni degli elementi da collegare non siano impedite. Essi vanno riempiti uniformemente con sigillanti adatti; la superficie in vista deve essere lisciata.

3.6     Strutture in vetro temprato

In corrispondenza di elementi di fissaggio e ferramenta non dovranno verificarsi contatti diretti tra vetro e metallo.

3.7     Vetro profilato per l'edilizia

Vetri profilati per l'edilizia vanno posati nell'intelaiatura in modo che le forze agenti sulla struttura dell'edificio non vengano ad essi trasmesse. Per evitare danni alle vetrate ed alla costruzione, la condensa che si potrà creare dovrà poter defluire senza impedimenti.

3.8     Vetrate legate al piombo, all'ottone ed all'alluminio.

Sulle vetrate artistiche legate con trafile di piombo, ottone o alluminio, queste vanno connesse su ambo i lati in corrispondenza dei punti d'incrocio, mediante stagnatura se di piombo, mediante brasatura se di ottone e mediante appositi fermi se in lega leggera. Le vetrate vanno stuccate lungo le trafile, i cui lembi dopo la stuccatura vanno abbassati sulle tessere di vetro. Le lastre composte da più pannelli vanno sigillate stabilmente. Qualora le vetrate sono soggette ai carichi del vento vanno applicati adeguati rinforzi.

Le vetrate artistiche inserite nell'intercapedine di una vetrata isolante non dovranno essere sigillate con mastici.

3.9     Lastre trasparenti in materiale plastico

Le lastre trasparenti in materiale plastico vanno posate e fissate in maniera che le deformazioni dovute all'escursione termica vengano assorbite nell'intelaiatura.

4     Prestazioni accessorie, prestazioni particolari

4.1     Prestazioni accessorie, integrative rispetto a quelle indicate nelle DTC “Regole generali per lavori di costruzione di qualsiasi tipologia”, punto 4.1, sono in particolare:

4.1.1     Per riparazioni di vetrate, il distacco delle lastre o dei residui di lastre nonché la pulizia delle scanalature portavetro.

4.1.2Montaggio e smontaggio nonché messa a disposizione dei ponteggi i cui piani di lavoro non siano ad un'altezza superiore a 2 m rispetto al piano campagna o al pavimento.

4.1.3Fornitura di campioni di vetro di grandezza fino a 0,05 m² del singolo campione

4.1.4Fornitura ed inserimento di anime di filo d'acciaio e di giramaschi per vetrate legate al piombo ovvero di inserti di rinforzo per vetrate legate all'ottone o all'alluminio, in funzione del metallo usato per le trafile.

4.1.5Sgancio ed aggancio di battenti di finestre e di porte nonché unione di battenti compositi.

4.1.6Rimozione completa di nastri adesivi, etichette, spessori o simili nonché dei residui di mastici o di sostanze di collegamento di lastre di vetro.

4.2     Prestazioni particolari, integrative rispetto a quelle indicate nelle DTC “Regole generali per lavori di costruzione di qualsiasi tipologia”, punto 4.2, sono per esempio:

4.2.1Messa a disposizione di locali di soggiorno o di deposito, qualora il committente non metta a disposizione locali che possano essere facilmente chiusi a chiave.

4.2.2     Montaggio e smontaggio nonché messa a disposizione dei ponteggi i cui piani di lavoro siano ad un'altezza superiore a 2 m rispetto al piano campagna o al pavimento.

4.2.3     Modifica dei ponteggi da utilizzare da parte di altre imprese.

4.2.4     Prestazioni aggiuntive che si rendono necessarie per l'applicazione in un secondo tempo di listelli fermavetro o di guarnizioni profilate (vedi sezione 3.1.5)..

4.2.5Taglio, rifilatura e, se necessario, foratura preliminare di listelli fermavetro e fornitura di materiale di fissaggio,ad eccezione delle punte d'acciaio.

Fornitura di campioni di vetro oltre le prestazioni di cui al punto 4.1.3.

4.2.6Fornitura di calcoli statici, per es. dimensionamento dello spessore del vetro, con i relativi disegni e verifiche.

4.2.7Marcatura particolare delle lastre posate in opera su richiesta del committente e rimozione di tale marcatura.

5     Contabilizzazione

Ad integrazione di quanto indicato nelle “Regole generali per lavori di costruzione di qualsiasi tipologia” – punto 5, vale quanto segue:

5.1     Generalità

La determinazione della prestazione, indipendentemente se avviene secondo il disegno o per misurazione, avviene in base ai seguenti criteri.

5.1.1     Per opere da contabilizzare a superficie (m2):

per tutte le opere valutate a m², la superficie verrà determinata con metodi geometrici rigorosi per il suo effettivo sviluppo. Per vetrate artistiche al piombo, all'ottone o all'alluminio, non verranno detratte le trafile metalliche. Per vetri isolanti a lastre sfalsate verrá contabilizzata la superficie maggiore

Per vetri di forma non rettangolare verrá considerata la superficie del minimo rettangolo circoscritto.

La quantità minima contabilizzata sará di m² 0,50.

5.1.2     Per opere da contabilizzare a lunghezza (m)

per bordi di lastre, giunti di elementi costruttivi in vetro, in ogni caso per tutte le prestazioni valutate a m, verrà considerata la lunghezza effettiva più lunga dell'elemento in opera.

5.1.3     Per opere da contabilizzare a pezzo (pz)

Per divergenze fra le misure del pezzo progettato e le misure del pezzo eseguito sono tollerate ai fini contabili differenze fino alla misura massima del ±5% sulla superficie o sulle dimensioni dell'elemento costruttivo; divergenze entro questa tolleranza non comportano la modifica del prezzo.

In merito alle norme riportate, si rinvia al relativo homepage (sito internet)::
UNI:      www.uni.com     (versione italiana)
 

Capitolato Speciale d'Appalto per Opere Pubbliche Parte II

Disposizioni tecnico-contrattuali (DTC)

Lavori di intonaco ed opere da stuccatore

 
Sommario

0     Istruzioni per la redazione del progetto

1     Campo di applicazione

2     Materiali, elementi costruttivi

3     Esecuzione

4     Prestazioni accessorie e prestazioni particolari

5     Contabilizzazione

 
 
0     Istruzioni per la redazione del progetto
Le presenti istruzioni completano le DTC “Regole generali per lavori di costruzione di qualsiasi tipologia”. L'applicazione delle istruzioni è presupposto essenziale per la corretta redazione del progetto.
Le istruzioni di cui al presente punto 0 non costituiscono clausole contrattuali.
In relazione alle esigenze dello specifico caso devono essere riportati in progetto i seguenti elementi:
0.1     Indicazioni sul cantiere

0.1.1Tipo, posizione, dimensioni e utilizzabilità di dispositivi e di percorsi di trasporto, per es. di aperture di montaggio.

0.1.2Tipo, posizione, dimensioni e configurazione nonché scadenze di montaggio e smontaggio di ponteggi messi a disposizione dal committente.

0.1.3Sollecitazioni particolari dovuti ad immissioni, requisiti particolari dovuti alle condizioni climatiche o alle esigenze di utilizzo.
0.2     Indicazioni sull'esecuzione
0.2.1Tipo, posizione, natura e resistenza di superfici da intonacare, per es. calcestruzzo, muratura.
0.2.2Tipo ed entità dei disegni di posa o di montaggio da fornire da parte dell'appaltatore.

0.2.3Tipo, posizione, dimensioni e realizzazione di giunti di dilatazione, di giunti tra costruzioni e di giunti tra elementi costruttivi.

0.2.4Protezione di elementi di costruzioni ed impianti, di elementi finiti, di arredi e simili.

0.2.5Particolari sollecitazioni fisiche e chimiche, a cui i materiali e gli elementi costruttivi sono esposti dopo la posa in opera, per es. vapori aggressivi, urti, umidità.

0.2.6Requisiti della resistenza al fuoco, dell'isolamento acustico, di quello termico, della protezione contro l'umidità e contro le radiazioni.

0.2.7Tipo del rivestimento, spessore, dimensioni dei singoli elementi nonché il fissaggio degli stessi. Tipo, volume e realizzazione della ventilazione nonché copertura delle relative aperture.

0.2.8Tipo, numero, dimensioni e realizzazione di bordi e raccordi con elementi costruttivi adiacenti, per es. con profili di raccordo, giunti di separazione, strisce di separazione.

0.2.9Tipo, numero, posizione, dimensioni e natura di superfici inclinate, curve o profilate in altra maniera.

0.2.10Tipo, numero e dimensioni di campioni, per es. di campioni di superfici e colori, di superfici campione. Luogo di applicazione dei campioni.

0.2.11Configurazione e suddivisione di superfici, formazione di reticoli e giunti, struttura superficiale, colore, passaggio tra superfici strutturate diversamente. Indicazioni per il trattamento di superfici.

0.2.12Tipo e colore di impermeabilizzazioni di giunti, di coperture di giunti e di riempimenti di fondo   di giunti.

0.2.13Tipo ed entità della protezione anticorrosione.

0.2.14Pretrattamento del sostrato, per es. pulitura, pulitura ad alta pressione, irruvidimento, scalpellatura, stacco di sostrati vecchi, consolidamento della superficie da intonacare, applicazione di un rinzaffo, applicazione di uno strato di adesione, pretrattamento di superfici fortemente assorbenti da intonacare.

0.2.15Posa di armature per intonaco da sovrapporre sui passaggi tra differenti materiali ed elementi costruttivi e armature aggiuntive presso aperture, per es. armatura diagonale.

0.2.16Tipo, posizione e dimensioni di profili angolari, di lamine di stacco dell'intonaco, di sagome per intonacatura, di listelli, di tavole per intonacatura, di profili speciali.

0.2.17Realizzazione anticipata e successiva di superfici parziali, per es. di superfici dietro radiatori, tubazioni e simili.

0.2.18Numero, tipo, posizione, dimensioni e massa (kg) di elementi installati o incorporati.

0.2.19Tipo, spessore e caratteristiche dell'intonaco, per es. struttura dell'intonacatura – a uno o più strati –, intonaco termoisolante, tipo del legante, struttura superficiale, granulometria dell'intonaco civile.

0.2.20Qualità della superficie dell'intonaco.

0.2.21Rivestimento dell'intonaco civile.
0.2.22Funzione alghicida o funghicida dell'intonaco e/o della verniciatura.
0.2.23Realizzazione di superfici dietro installazioni e simili.
0.3     Indicazioni particolari per casi di difformità rispetto alle DTC

0.3.1Qualora sia necessario ricorrere a prescrizioni discordanti da quelle previste nelle presenti DTC, esse vanno indicate chiaramente e dettagliatamente negli elaborati progettuali.

0.3.2Indicazioni difformi si possono avere soprattutto per il punto 3.1.2, qualora debbano valere tolleranze diverse da quelle ivi riportate.

0.4     Indicazioni specifiche per le prestazioni accessorie e le prestazioni particolari

Non ci sono disposizioni aggiuntive rispetto alle DTC “Regole generali per lavori di costruzione di qualsiasi tipologia”, punto 0.4.

0.5     Unità di misura per la contabilizzazione

Nella descrizione dell'opera sono da prevedere le seguenti unità di misura per la contabilizzazione:

0.5.1Misurazione a superficie (m²), distinguendo in base a tipologia e dimensioni, per

intonaco su pareti e soffitti, interno ed esterno, distinguendo secondo il tipo di intonaco e tra superfici piane o curve,

intonaci civili, rasature e finitura a specchio,

pretrattamenti a sviluppo bidimensionale,

rasatura livellante di ondulazioni dei supporti, maggiori spessori di intonaco di rispettivamente 5 mm, riempimenti,

distacco, scalpellatura, irruvidimento, consolidamento di superfici di supporto vecchi

pareti in rete nervata e soffitti a rete metallica intonacata,

armature e portaintonaci a sviluppo bidimensionale,

strati di materiale isolante su soffitti e pareti,

rivestimenti per pareti,

fodere, contromuri da arricciare,

sottostrutture, supporti

guaine, barriere al vapore e simili.

0.5.2Misurazione a lunghezza (m), distinguendo in base a tipologia e dimensioni, per

intradossi,

rivestimenti, diaframmi, ripiani, coperture e simili di larghezza non superiore a 100 cm per ogni lato,

pilastri, lesene, colonne, travature, gradinature, rivestimenti e simili di larghezza non superiore a 100 cm per ogni superficie in vista,

sigillatura di giunti in elementi prefabbricati di calcestruzzo di larghezza complessiva di lavorazione non superiore a 20 cm,

ritagli di pannelli di portaintonaco a forma obliqua, ricurva o in altra forma,

intonaco su cornicioni e gole nonché raccordi curvi,

raccordi con gli intonaci e bordi di intonaci,

profili di stuccatura, fregi, fasce, nastri di stuccatura, giunti perimetrali rifilati e simili,

davanzali, riquadrature di porte e finestre,

sottostrutture per elementi costruttivi di superficie in vista non superiore a 100 cm, per es. in corrispondenza di intradossi, lesene, colonne e travature,

opere accessorie nell'ambito di soffitti e pareti per l'alloggiamento di elementi da installare, corpi illuminanti e simili,

intagli in strati di materiale isolante per condutture sulle superfici da rivestire,

profilature di intonaci, profili per spigoli, fasce riportate, sagome per intonacatura, controtelai, guide o fasce, zoccolature, angoli di raccordo, profili per ventilazioni, profili per bordi, listelli per battute, rinforzi ad angolo di tessuto, guide per tende e simili, nonché realizzazione di spigoli senza profili,

raccordi con altri elementi costruttivi, giunti di raccordo, di dilatazione, di separazione strutturale, nastri per l'impermeabilizzazione di giunti, rinforzo lungo fessurazioni,

armature in nastri e portaintonaci in nastri di larghezza non superiore a 100 cm,

raccordi e ricariche di intonaco in corrispondenza di finestre, porte, cosciali e pianerottoli, elementi incorporati, scanalature,

intonaco a strisce e simili di larghezza della singola striscia non superiore a 100 cm,

cordoni di tamponamento, guarnizioni perimetrali, riempimenti di fessure applicati a spruzzo,

guaine, barriere al vapore di larghezza non superiore a 100 cm.

0.5.3Misurazione a numero (pz), distinguendo in base a tipologia e dimensioni, per

intonacatura di superfici, di dimensione singola non superiore a 2,5 m²,

realizzazione di rientranze per lampade singole, finestrature a fascia, lucernari a cupola, griglie d'aerazione, sfiati, aperture d'ispezione, pilastri, lesene, interruttori, prese, passaggio di tubazioni, cavi, componenti di impianti e simili,

posa in opera di strutture accessorie o di scatole di montaggio per lampade singole, tende avvolgibili, insegne pubblicitarie, finestrature a fasce, lucernari a cupola, sfiati, aperture d'ispezione, componenti di impianti e simili,

armatura diagonale di angoli di aperture, rientranze e nicchie,

rosette, ornamenti, mensole e simili,

angoli, tagli a cianfrino, smussi, incroci, aggetti da cornicioni e gole,

intonacatura di testate di comignoli, mensole e simili,

chiusura di aperture di ancoraggio, per es. di ponteggi,

chiusura e/o intonacatura di aperture e cavità,

raccordo a installazioni, tubi, scatole di montaggio sporgenti.

1     Campo di applicazione

1.1Le DTC „Lavori di intonaco e opere da stuccatore  si applicano ad intonaci, stuccature e intonaci termoisolanti.

1.2A titolo integrativo sono applicabili le DTC “Regole generali per lavori di costruzione di qualsiasi tipologia” (punti da 1 a 5). In caso di discordanza prevalgono le presenti prescrizioni specifiche.

2     Materiali, elementi costruttivi

Ad integrazione di quanto indicato nelle “Regole generali per lavori di costruzione di qualsiasi tipologia” – punto 2, vale quanto segue:

Per i materiali e gli elementi normalizzati di più comune utilizzo vengono citate in particolare le seguenti norme UNI, EN e DIN.

2.1     Intonaci

UNI EN 998-1     Specifiche per malte per opere murarie – Malte per intonaci interni ed esterni

DINV 18550     Intonaco e sistemi di intonacatura – Esecuzione

DIN18558      Rivestimento plastico – Concetti, requisiti, esecuzione

DIN EN 13914-1     Progettazione, preparazione ed esecuzione di intonaci interni ed esterni – Parte 1: intonaco esterno

DIN EN 13914-2     Progettazione, preparazione ed esecuzione di intonaci interni ed esterni – Parte 2: progettazione e direttive principale di intonaci interni

UNI 5371     Pietra da gesso per la fabbricazione di leganti. Classificazione, prescrizioni e prove.

UNI 8377     Leganti a base di solfato di calcio per l'edilizia. Gessi per intonaco (scagliola). Requisiti e prove

2.2     Malta premiscelata da stabilimento (malta pronta)

UNI EN 998-1     Specifiche per malte per opere murarie – Malte per intonaci interni ed esterni

UNI EN 998-2     Specifiche per malte per opere murarie – Malte da muratura

2.3     Portaintonaci, armature per intonaco, materiali di fissaggio

UNI 8926     Fili di acciaio destinati alla fabbricazione di reti e tralicci elettrosaldati per cemento armato strutturale

UNI 8927     Reti e tralicci elettrosaldati di acciaio per cemento armato strutturale

DIN1101      Pannelli di fibra di legno e pannelli multistrato usati come materiali isolanti per l'edilizia - Requisiti, prove

UNI 9714     Pannelli a base di legno. Pannelli di lana di legno. Tipi, caratteristiche e prove.

DIN EN 13658-1     Portaintonaci e profili per intonaco in metallo – Definizioni, requisiti e metodi di prova – Parte 1: intonaci interni

DIN EN 13658-2     Portaintonaci e profili per intonaco in metallo – Definizioni, requisiti e metodi di prova – Parte 2: intonaci esterni

Le reti metalliche, le lamiere stirate e nervate e simili devono essere zincate o resistenti alla corrosione, le reti elettrosaldate e simili devono essere libere da ruggine sciolta. I tessuti tessili per l'esterno devono essere resistenti agli alcali. I chiodi, le zanche e gli altri materiali di fissaggio, se impiegati in locali umidi e per opere in gesso, devono essere resistenti alla corrosione.

2.4     Materiali coibenti

UNI EN 12781      Rivestimenti murali in rotoli - Specifiche per pannelli di sughero

UNI EN 13085     Rivestimenti murali in rotoli - Specifiche per rivestimenti in rotoli di sughero

UNI EN 13162     Isolanti termici per edilizia - Prodotti di lana minerale ottenuti in fabbrica – Specificazione

UNI EN 13163     Isolanti termici per edilizia - Prodotti di polistirene espanso ottenuti in fabbrica – Specificazione

UNI EN 13164     Isolanti termici per edilizia - Prodotti di polistirene espanso estruso ottenuti in fabbrica – Specificazione

UNI EN 13165     Isolanti termici per edilizia - Prodotti di poliuretano espanso rigido ottenuti in fabbrica – Specificazione

UNI EN 13166     Isolanti termici per edilizia - Prodotti di resine fenoliche espanse ottenuti in fabbrica – Specificazione

UNI EN 13167     Isolanti termici per edilizia - Prodotti di vetro cellulare ottenuti in fabbrica – Specificazione

UNI EN 13168     Isolanti termici per edilizia - Prodotti di lana di legno ottenuti in fabbrica – Specificazione

UNI EN 13169     Isolanti termici per edilizia - Prodotti di perlite espansa ottenuti in fabbrica – Specificazione

UNI EN 13170     Isolanti termici per edilizia - Prodotti di sughero espanso ottenuti in fabbrica – Specificazione

UNI EN 13171     Isolanti termici per edilizia - Prodotti di fibre di legno ottenuti in fabbrica – Specificazione

DIN18161-1     Prodotti di sughero quali coibenti per l'edilizia – Coibenti per l'isolamento termico

2.5     Sottostrutture, elementi di collegamento e di ancoraggio

Sottostrutture di metallo e di altri materiali nonché tiranti, profili, elementi di collegamento e di ancoraggio.

UNI EN 10088-1     Acciai inossidabili – Parte 1: Lista degli acciai inossidabili.

UNI EN 10088-2      Acciai inossidabili – Parte 2. Condizioni tecniche di fornitura delle lamiere, dei fogli e dei nastri di acciaio resistente alla corrosione per impieghi generali.

UNI EN 10088-3     Acciai inossidabili – Parte 3. Condizioni tecniche di fornitura dei semilavorati, barre, vergella, filo, profilati e prodotti trasformati a freddo di acciaio resistente alla corrosione per impieghi generali.

UNI EN 10025-1     Prodotti laminati a caldo di acciai per impieghi strutturali - Parte 1: Condizioni tecniche generali di fornitura

DIN17440      Acciai inossidabili — Condizioni tecniche di fornitura per filo trafilato

2.6     Profili

I profili, per es. i profili per angoli, di bordo, per giunti di dilatazione, paraspigolo ed i profili di contorno in metallo, devono essere a seconda dell'impiego zincati o resistenti alla corrosione.

I profili di tessuto tessili devono essere resistenti agli alcali.

3     Esecuzione

A completamento di quanto indicato nelle DTC “Regole generali per lavori di costruzione di qualsiasi tipologia”, punto 3, vale quanto segue:

3.1     Generalità

3.1.1Nel corso delle proprie verifiche l'Appaltatore dovrà formulare le proprie obiezioni, in particolare nei seguenti casi:

natura inidonea del sostrato, per es. efflorescenze, superfici troppo lisce, superfici ad assorbimento non uniforme, superfici gelate, sostanze eterogenee del sostrato,

ondulazioni e rugosità maggiori di quelli ammissibili secondo la norma DIN18202,

eccessiva umidità della struttura,

condizioni climatiche non idonee,

possibilità insufficienti di ancoraggio e fissaggio,

mancanza dei punti di riferimento di livello ad ogni piano.

3.1.2Scostamenti dalle dimensioni prescritte sono ammissibili nei limiti definiti dalle seguenti norme:

DIN 18201      Tolleranze dimensionali nell'edilizia – Definizioni, principi, applicazioni, verifica

DIN 18202      Tolleranze dimensionali nell'edilizia – Costruzioni

UNI 10462      Elementi edilizi. Tolleranze dimensionali. Definizione e classificazione

UNI 10463     Elementi edilizi. Tolleranze dimensionali. Compatibilità della tolleranza naturale di processo dedotta statisticamente rispetto alla tolleranza di progetto

UNI 10464     Elementi edilizi. Tolleranze dimensionali. Aliquote di casi favorevoli rientranti nell'intervallo di valori definiti dalla tolleranza naturale di processo per prodotti di serie

Le ondulazioni di superfici visibili con luce radente sono ammissibili, se compatibili con le tolleranze di cui alla norma DIN18202.

Se sono richiesti migliori requisiti di planarità, le relative misure da adottare costituiscono prestazioni particolari (vedi punto  4.2.24 ).

3.1.3     In caso di condizioni climatiche avverse, per es. con gelo, vanno adottate misure particolari, le quali costituiscono prestazioni particolari (vedi punto 4.2.6 ).

3.1.4I giunti di dilatazione devono essere realizzati con idonei dispositivi costruttivi ed in modo congruo con i movimenti dei giunti dell'edificio.

3.2     Intonaci

3.2.1     Gli intonaci di malta a leganti minerali, con o senza additivi, vanno realizzati secondo DIN V18550 “Intonaco e sistemi di intonacatura – Esecuzione”.

3.2.2I rivestimenti plastici vanno realizzati secondo la norma DIN18558 “Rivestimento plastico – Concetti, requisiti, esecuzione “.

3.2.3Gli intonaci vecchi, che presentino fessure, parti danneggiate e simili, vanno ricoperti con un ulteriore strato di intonaco di rinforzo con armatura di tessuto. I raccordi con riparazioni parziali potranno rimanere visibili.

3.2.4Gli intonaci civili vanno lisciati o finiti a feltro.

Gli intonaci esterni vanno realizzati a due strati con un rinzaffo e uno strato di finitura.

Gli strati di finitura sottili vanno eseguiti in forma trita con una granulometria di almeno 3 mm e frattazzati.

Gli strati di finitura sottili di granulometria minore richiedono ulteriori provvedimenti, che costituiscono prestazioni particolari (vedi punto 4.2.27 ).

Gli strati di finitura spessi vanno realizzati come intonaci graffiati.

3.2.5Per gli intonaci lisciati, che servono da sottofondo per pitture opache, non strutturate, per rivestimenti di parete a struttura fina e lisciati, per velature e alte tecnologie di lisciatura nonché per strati di finitura con grana massima non superiore ad 1 mm, sono richiesti inoltre ulteriori fasi di lisciatura. Queste costituiscono prestazioni particolari (vedi punto 4.2.25 ).

3.3     Realizzazione e ritocco di superfici con intonaco di graniglia

Le superfici parziali sporgenti vanno rinforzate con la posa di una sottostruttura protetta contro la corrosione.

Dopo l'applicazione e la presa dell'intonaco, la superficie va bocciardata o graffiata.

Le superfici danneggiate o da ritoccare vanno riparate con malta dello stesso tipo. La superficie va adattata a quella esistente di intonaco di graniglia per struttura e profilatura.

3.4     Graffito

La raffigurazione desiderata va disegnata o ricalcata su più strati di intonaco applicati l'uno sopra l'altro. I contorni predeterminati vanno ritagliati fino allo strato di intonaco del colore voluto e gli strati sovrastanti vanno asportati mediante raschiatura.

3.5     Elementi costruttivi in intonaco armato

Per gli elementi costruttivi in intonaco armato vale la norma DIN4121 „Controsoffitti in rete portaintonaco – Soffitti a rete metallica intonacata, soffittature su nervometallo – Requisiti per l'esecuzione“.

Per l'esecuzione delle superfici vale il paragrafo 3.2.4 .

3.6     Stucco
3.6.1     Stucco trafilato e stucco prefabbricato

I profili trafilati di spessore superiore a 5 cm vanno realizzati su di una sottostruttura protetta contro la corrosione.

Gli elementi in stucco da prefabbricare, di spessore dello stucco superiore a 5 mm, vanno eseguiti con un'armatura protetta contro la corrosione. Vanno applicati e rifiniti con malta dello stesso tipo e vanno fissati con elementi di fissaggio protetti contro la corrosione. Se sono necessarie delle sottostrutture, la realizzazione delle stesse costituisce una prestazione particolare.

Gli elementi sagomati, prefabbricati e trafilati di stucco per superfici esterne vanno realizzati con malta a scelta dell'appaltatore.

Per gli elementi di stucco a sbalzo che si trovano all'esterno, va protetto il lato superiore. Le misure occorrenti costituiscono prestazioni particolari.

Stuccature esterne eseguite con malta contenente gesso vanno protette contro l'umidità mediante un'idonea pittura.

3.6.2     Lavori di applicazione di stucco

La produzione della malta da stucchi utilizzata per i lavori di applicazione viene definita a discrezione dell'Appaltatore.

Per le sottostrutture, le armature e gli elementi di stucco situati all'esterno vale il punto 3.6.1.

3.6.3     Intonaco di finta pietra

Il sottofondo asciutto e pulito con cura va spruzzato con acqua e rinzaffato con malta da stucchi di sufficiente spessore, mescolata con colla diluita. Il sottofondo (sottofondo marmorizzato) va realizzato con una superficie ruvida di spessore da 2 fino a 3 cm costituita da gesso per stucchi idoneo a tale scopo con l'aggiunta di colla diluita (tempo di presa da 2 fino a 3 ore) o di un altro gesso duro, a lenta presa, e di sabbia da frantoio pura; se necessario,  esso va irruvidito mediante graffiatura.

Il sottofondo di marmo, completamente essiccato, va spruzzato con acqua. L'intonaco di finta pietra va realizzato, secondo le prescrizioni dei produttori dei materiali, con falso alabastro o gesso allumato finissimo con l'aggiunta di idonei pigmenti resistenti alla luce ed alla calce; la superficie va ricaricata, più volte rasata e levigata in entrambe le direzioni fino all'ottenimento della superficie compatta richiesta, opaca o lucidata. Dopo la completa essiccazione, la superficie va cerata e deve corrispondere, nella struttura e nella tinta, al marmo da imitare.

3.6.4     Manufatti di finta pietra

Dopo il disarmo dalla cassaforma i pezzi speciali ed i profili di finta pietra devono essere opportunamente ritagliati secondo il loro decoro; essi vanno rasati più volte in tutte le direzioni, rettificati e finiti con la forma e con la superficie richiesta, opaca o lucida. Gli accessori metallici da inserire devono essere protetti contro la corrosione.

I pezzi speciali e i profili vanno fissati alla muratura con colla e/o con viti protette contro la corrosione su tasselli o con chiavarde.

Qualora necessario, la superficie deve venire sottoposta a rettifica ed ad inceratura finale dopo la completa essiccazione.

3.6.5     Stuccolustro

Sul sottofondo predisposto va applicato un rinzaffo a più strati, con spessore da 2 a 3 cm, costituito da calce grassa molto stagionata e da sabbia pura. In presenza di un sottofondo ad assorbimento uniforme, alla malta può essere aggiunto del gesso in misura non superiore al 20% del legante. Non deve essere utilizzato cemento. Su un sottofondo ad assorbimento non uniforme, va usata malta pura di calce. Sul primo strato d'intonaco, completamente asciutto, va applicato uno strato di una malta di calce leggermente più fina, avente uno spessore di ca. 1 cm, che va tirato a fratazzo finché diventi perfettamente liscio.

Quale terzo strato va applicato una mano di stabilitura in calce fina setacciata, farina di marmo e pigmento dalla tinta di base prevista, da tirare perfettamente a fratazzo.

Essa va frattazzata con una malta di marmo ancora leggermente più fina e mediante  lisciatura dovrà essere realizzato un sottofondo per la pittura completamente compatto e liscio. Infine va applicata la pittura di stuccolustro, che va stirata con acciaio scaldato ed incerata.

3.7     Tecnica della lisciatura

Per ottenere una superficie liscia, lucida e decorativa, la malta va lisciata, rasata, compattata e lucidata a più riprese.

3.8     Realizzazione di spigoli

Gli spigoli vanno realizzati con profili d'angolo.

3.9     Posa di profili speciali

La posa di profili speciali costituisce una prestazione particolare (vedi punto 4.2.17 ).

3.10     Coibentazioni interne intonacate

Gli strati termoisolanti vanno posati sopra l'intera superficie con giunti ben serrati, e vanno incollati sul sottofondo. L'intonaco va rinforzato su tutta la superficie mediante un tessuto.

3.11     Rivestimenti di pareti interne

I rivestimenti di pareti interne, per es. con pannelli in silicato di calcio, vanno incollati su letto di malta ed intonacati.

3.12     Rivestimenti di pareti esterne con pannelli portaintonaco

I rivestimenti ventilati di pareti esterne vanno realizzati secondo la norma DIN18516-1 “Rivestimenti di pareti esterne, ventilati – Parte 1: Requisiti, principi per le prove“.

3.13     Sistemi di intonacatura coibente

I sistemi di intonacatura coibente vanno realizzati con una mano di intonaco coibente e uno strato di finitura.

L'intonaco coibente fino a uno spessore di 4 mm va realizzato in uno strato, per spessori maggiori va realizzato in più strati.

Lo strato di finitura va eseguito a due strati. Il primo strato va realizzato come intonaco intermedio, con armatura diffusa di fibre o rinforzato con tessuto su tutta la superficie. Su angoli concavi di fori, per es. di aperture o nicchie, vanno posate armature diagonali. La seconda mano di intonaco va realizzata come strato di finitura strutturato a frattazzo.

Intonaco graffiato va realizzato come strato di finitura senza intonaco intermedio.

4     Prestazioni accessorie, prestazioni particolari

4.1      Prestazioni accessorie, integrative rispetto a quelle indicate nelle DTC “Regole generali per lavori di costruzione di qualsiasi tipologia”, punto 4.1, sono in particolare:

4.1.1      Montaggio e smontaggio nonché messa a disposizione dei ponteggi i cui piani di lavoro si trovino ad una quota non superiore a 2 m sopra il piano di campagna o sopra il pavimento.

4.1.2      Pulizia del sottofondo, escluse le prestazioni di cui al paragrafo 4.2.9 .
4.1.3      Protezione contro l'essiccazione delle superfici intonacate fino alla presa.

4.1.4      Preparazione della malta e messa a disposizione di tutti i dispositivi occorrenti a tale scopo, anche qualora il committente fornisca i materiali.

4.1.5      Presentazione di campioni prefabbricati di superfici e pitture.
4.1.6      Raccordi e finiture, esclusi i lavori di cui al punto 4.2.30.

4.1.7      Misure per la protezione di elementi costruttivi e di arredamenti contro l'imbrattamento ed il danneggiamento che possono verificarsi durante i lavori di intonacatura mediante coperture o avvolgimenti mobili, escluse le prestazioni di cui al punto 4.2.7.

4.2      Prestazioni particolari, integrative rispetto a quelle indicate nelle DTC “Regole generali per lavori di costruzione di qualsiasi tipologia”, punto 4.2, sono per esempio:

4.2.1      Messa a disposizione di locali di soggiorno e di deposito, qualora il committente non metta a disposizione dei locali che si possano facilmente chiudere a chiave.

4.2.2      Montaggio e smontaggio nonché messa a disposizione dei ponteggi i cui piani di lavoro si trovino ad una quota più alta di 2 m sopra il piano campagna o il pavimento.

4.2.3      Modifica di ponteggi per l'utilizzo da parte di altre imprese.
4.2.4      Realizzazione di ancoraggi fissi da lasciare in opera, per es. per ponteggi.
4.2.5      Chiusura dei fori di ancoraggio dei ponteggi.

4.2.6      Provvedimenti per la protezione contro le condizioni climatiche sfavorevoli ai sensi del paragrafo 3.1.3 , per es. sistemazione al coperto, riscaldamento, rete da ponteggio a maglie strette.

4.2.7Provvedimenti particolari per la protezione di elementi costruttivi e parti di impianti nonché degli arredamenti, per es. mediante mascheratura, con nastri adesivi di serramenti, pavimenti, parti in legno, manti di copertura ed elementi finiti, mascheratura a tenuta di polvere, con nastri adesivi, di apparecchiature delicate e strumenti tecnici, diaframmi a tenuta di polvere, posa di pannelli in fibra di legno ad alta densità o di guaine protettive per edifici.

4.2.8     Rimozione di guaine protettive predisposte dal committente e simili, per es. su davanzali, profilati in alluminio.

4.2.9Pulizia del sottofondo da sporcizia grossolana, come residui di gesso, malta, pitture, olio, qualora essa sia imputabile ad altre imprese.

4.2.10Pretrattamento del sottofondo, per es. mediante asporto, scalpellatura, irruvidimento. Applicazione di mani di fondo di prodotti consolidanti o adesivi e simili.

4.2.11Rimozione di ostacoli dalla superficie da intonacare, per es. rimozione di sbavature di calcestruzzo, di residui di schiume e di staffe di ancoraggio non più necessarie per ponteggi a mensola, taglio a misura di guide di intonacatura orizzontali su cassonetti per avvolgibili.

4.2.12     Realizzazione di raccordi di intonacatura contro elementi costruttivi adiacenti nonché realizzazione di giunti di raccordi, di giunti di dilatazione e di tagli di frazionamento nonché di sigillatura di giunti.

4.2.13Predisposizione ed montaggio di superfici campione, costruzioni tipiche e modellini.

4.2.14     Fornitura delle verifiche tecnico-fisiche delle costruzioni.
4.2.15     Predisposizione di disegni di posa e di montaggio.

4.2.16     Realizzazione di raccordi con elementi costruttivi adiacenti, per es. a sopraluci, elementi incorporati, installazioni, scatole di montaggio in risalto.

4.2.17Posa di profili speciali, per es. guide, fasce riportate, profili di raccordo e di bordo.

4.2.18     Realizzazione di spigoli senza profili d'angolo.

4.2.19     Posa di coperture di giunti, di armature e portaintonaci a forma di nastro di larghezza non superiore a 100 cm, di armature diagonali e simili.

4.2.20Fissaggio meccanico di portaintonaci, pannelli portaintonaco e simili.

4.2.21     Smontaggio e/o rimontaggio di elementi di rivestimento e simili, per es. di rullini portacinghia, piastre per interruttori per prestazioni di altre imprese.

4.2.22Chiusura ed intonacatura di fessure e cavità per supporti ed ancoraggi.

4.2.23     Provvedimenti per l'intonacatura di pannelli coibenti incorporati col getto di calcestruzzo.

4.2.24     Provvedimenti per l'ottenimento di migliori requisiti di planarità e/o di tolleranza dimensionale (vedi punto 3.1.2 ).

4.2.25Provvedimenti per l'ottenimento delle qualità di superficie di cui al punto 3.2.5 .

4.2.26     Provvedimenti per il livellamento di ondulazioni e rugosità del sottofondo maggiori di quelle ammesse secondo la norma DIN18202.

4.2.27Realizzazione di strati di finitura di granulometria inferiore a 3 mm (vedi punto 3.2.4 ).

4.2.28     Esecuzione di intonaci colorati.
4.2.29     Provvedimenti contro le alghe e contro la muffa.

4.2.30Raccordi e giunzioni di intonaci, qualora non vengano eseguiti nel corso degli altri lavori di intonacatura, e per lavori di intonacatura interna qualora non vengano eseguiti allo stesso piano.

4.2.31Taglio di rivestimenti per l'adattamento degli stessi a smussi e ad elementi costruttivi curvi o sagomati diversamente.

4.2.32     Realizzazione di tamponamenti, rivestimenti e false travature, ripiani, copertine, lesene e simili.

4.2.33Realizzazione di strutture ausiliarie per il fissaggio di tende avvolgibili, insegne pubblicitarie e simili, per es. scatole di montaggio.

4.2.34     Realizzazione di gole e cornicioni.
4.2.35     Realizzazione di angoli ed aggetti su profili di stucco, gole e cornicioni.
4.2.36     Realizzazione di davanzali, riquadrature di serramenti, fasce.
5     Contabilizzazione

Ad integrazione di quanto indicato nelle “Regole generali per lavori di costruzione di qualsiasi

tipologia” – punto 5, vale quanto segue:

5.1     Generalità

La determinazione della prestazione  indipendentemente se avviene secondo il disegno o la misurazione  avviene in base ai seguenti criteri:

Per opere da contabilizzare a superficie (m2)

per intonaci su pareti o soffitti, interni od esterni, rasature, pretrattamenti, pareti in rete nervata, armature, portaintonaci e strati di materiale isolante su superfici  sia piane che curve, in ogni caso per tutte le prestazioni valutate al m2, la superficie verrà determinata con metodi geometrici rigorosi per il suo effettivo sviluppo, senza alcuna detrazione per fori aventi superficie uguale o inferiore a 2,50 m2.

Per opere da contabilizzare a lunghezza (m)

per intradossi, rivestimenti, tamponamenti, supporti, pilastri, lesene, colonne, travature, gradinature, profili per intonaci, profili per spigoli, in ogni caso per tutte le prestazioni valutate al metro lineare, la lunghezza verrà determinata nella misura effettiva più lunga dell'elemento finito in opera.

Per opere da contabilizzare a pezzo (pz)

per intonacatura di superfici singole non superiore a 2,5 m2, rientranze per lampade singole, finestrature a fasce, lucernari a cupola, griglie d'aerazione, sfiati, aperture d'ispezione, colonne, lesene, interruttori, prese, passaggio di tubazioni o cavi, elementi da installare o simili, la valutazione verrà eseguita per pezzo.

Per divergenze fra le misure del pezzo progettato e le misure del pezzo eseguito sono tollerate differenze positive o negative fino alla misura massima del 10% sulla superficie o sulle dimensioni dell'elemento costruttivo; divergenze entro questa tolleranza del 10% non comportano la modifica del prezzo.

5.2     Vengono detratti:

Per opere da contabilizzare a superficie (m2) verranno detratti i fori di superficie maggiore di 2,5 m², ma solo per la parte eccedente i 2,50 m2, a compenso dei maggiori oneri derivanti dalla formazione del foro o riquadro in qualsiasi modo realizzato.

Vengono per contro detratte completamente le aperture, i fori e le nicchie, dove vengono compensati separatamente controtelai o telai che fungono da guida per l'esecuzione degli intonaci o simili, ove non sussiste quindi nessun maggiore onere per la riquadratura del foro, ovvero dove tale onere viene compensato con apposite voci.

Per la determinazione delle misure da detrarre si considerano le dimensioni più piccole del foro o della nicchia.

Non verranno dedotti inserti ed interstizi architettonici o statici, a meno che non vengano compensati separatamente.

In merito alle norme riportate si rinvia alla relativa homepage:

UNI:      www.uni.com     (versione italiana)

DIN:     www.beuth.de      (versione tedesca e inglese)

 
 

Capitolato Speciale d'Appalto per Opere Pubbliche

Parte II

Disposizioni tecnico-contrattuali (DTC)

 

Opere da tappezziere

 
Sommario

0     Istruzioni per la redazione del progetto

1     Campo di applicazione

2     Materiali, elementi costruttivi

3     Esecuzione

4     Prestazioni accessorie e prestazioni particolari

5     Contabilizzazione

 
0     Istruzioni per la redazione del progetto
Le presenti istruzioni completano le DTC “Disposizioni generali per lavori di costruzione di qualsiasi tipologia”. L'applicazione delle istruzioni è presupposto essenziale per la corretta redazione del progetto.

Le istruzioni di cui al presente punto 0 non costituiscono clausole contrattuali.

In relazione alle esigenze dello specifico caso devono essere riportati in progetto i seguenti elementi:

0.1     Indicazioni sul cantiere

Non ci sono disposizioni aggiuntive rispetto alle DTC “Disposizioni generali per lavori di costruzione di qualsiasi tipologia”, punto 0.1.

0.2     Indicazioni sull'esecuzione

0.2.1Tipo e natura del supporto.

0.2.2Modalità di contabilizzazione di soffitti a cassettone.

0.2.3Tipo e qualità di impregnanti e di materiali di supporto, per es. termoisolanti o fonoassorbenti.

0.2.4Tipo e qualità di rivestimenti per soffitti e pareti, di stoffe per rivestimenti tesi, di bordi e passamani, listelli e cordoni, da fornire o messi a disposizione dal committente, nonché la loro larghezza, lunghezza dei rulli, impostazione e modulo del disegno e particolarità della lavorazione, per es. taglio doppio.

0.2.5Altezza delle pareti da rivestire, specificando se si tratti di intradossi di scale o di pianerottoli, di soffitti e pareti oblique, di pareti oblique di vani scala, di pareti e soffitti in locali coperti da volte o di soffitti o pareti strutturati in maniera particolare.

0.2.6Quantità e tipo delle mani di pittura, delle carte da parati, dei rivestimenti per soffitti e pareti da rimuovere, per es. indicando se siano lavabili, se siano carte da parati a vernice, nonché il tipo di incollaggio, per es. incollaggio con adesivo a dispersione, carta da parati o sostrato di carta o pittura di fondo con effetto di distacco per la carta da parati.

0.2.7Specificazione in riferimento ad eventuali materiali di supporto con effetto di distacco.

0.2.8Operazioni richieste nei lavori di rasatura, per es. a luce radente, ed i materiali da impiegare.

0.2.9Eventuali tappezzamenti separati di coperchi, per es. di scatole di distribuzione.

0.3     Indicazioni particolari per casi di difformità rispetto alle DTC

0.3.1Qualora sia necessario ricorrere a prescrizioni discordanti da quelle previste nelle presenti DTC, esse vanno indicate chiaramente e dettagliatamente negli elaborati progettuali.

0.3.2Indicazioni difformi possono essere prese in considerazione soprattutto per il

punto 2.8, se le carte da parati o i relativi sostrati vanno incollati sul supporto in modo fisso e non rimovibile, per es. con adesivo speciale,

punto 3.1.3, se le superfici prima di essere tappezzate devono essere rasate,

punto 3.2.2.1, se su un supporto di intonaco poco ruvido, invece del sostrato pitturabile di carta da parati, deve essere applicato per es. un impregnante (diluibile in acqua o solvente) o un fondo per cambio della carta da parati; oppure se deve essere applicata carta grezza o altro materiale di supporto o se, in presenza di intonaco rustico, si deve procedere alla rasatura,

punto 3.2.3.4, se le carte da parati non devono essere tappezzate con bordi sovrapposti, ma accostati,

punto 3.2.3.5, se i teli di carta da parati possono essere giuntati in senso longitudinale,

punto 3.2.3.9, se le superfici dietro stufe o radiatori vanno tappezzate,

punto 3.5.1, se le stoffe per rivestimenti tesi non vanno fissate direttamente sul supporto, ma per es. su telai, o se devono essere impiegati materiali di supporto,

punto 3.5.4, se le pieghe dei rivestimenti tesi plissettati non devono essere distribuite in modo uniforme e/o non devono essere allineate in verticale,

punto 3.5.5, se la distribuzione delle cuciture per i rivestimenti tesi con imbastitura in vista ed imbottiti non deve essere uniforme.

0.4     Indicazioni specifiche per le prestazioni accessorie e le prestazioni particolari

Non ci sono disposizioni aggiuntive rispetto alle DTC “Disposizioni generali per lavori di costruzione di qualsiasi tipologia”, punto 0.4.

0.5     Unità di misura per la contabilizzazione

Nella descrizione dell'opera sono da prevedere le seguenti unità di misura per la contabilizzazione:

0.5.1Misurazione a superficie (m²), distinguendo in base a tipologia e dimensioni, per

soffitti, pareti, travature, lesene, parti oblique, pilastri,

intradossi di scale,

pareti divisorie e simili,

tessuti di rivestimento di pareti e soffitti e simili.

0.5.2Misurazione a lunghezza (m), distinguendo in base a tipologia e dimensioni, per

intradossi,

cosciali,

cornicioni, scanalature e gusci con indicazione dell'altezza e dello sbalzo,

travature, intelaiature, fasce e simili,

coperchi di cassonetti per avvolgibili,

telai, traversi, chiavistelli, montanti, travi maestre, lesene, elementi di strutture a capriata e simili,

velette, cornici per tende e simili,

listelli, cordoni, passamani e bordi, profili e simili, ,

teli di plastica, stoffe per rivestimenti tesi.

0.5.3Misurazione a numero (pz), distinguendo in base a tipologia e dimensioni, per

superfici singole tappezzate o rivestite,

suddivisioni in campi di pareti, porte e simili,

mobili e mobili incorporati,

listelli, cornici per tende e simili,

profili, ornamenti, per es. rosette o borchie,

carte da parati e stoffe per rivestimenti in rotoli.

1     Campo di applicazione

1.1Le presenti DTC “Opere da tappezziere  valgono per la tappezzatura e la tesatura di rivestimenti di pareti e soffitti, ivi compreso l'incollaggio di materiali assimilabili alla carta da parati.

1.2     Le presenti DTC “Opere da tappezziere  non valgono per i rivestimenti in ceramica (vedi DTC “Rivestimenti in ceramica“).

1.3     A titolo integrativo sono applicabili le DTC “Disposizioni generali per lavori di costruzione di qualsiasi tipologia” (punti da 1 a 5). In caso di discordanza prevalgono le presenti prescrizioni specifiche.

2     Materiali, elementi costruttivi

Ad integrazione di quanto indicato nelle “Regole generali per lavori di costruzione di qualsiasi tipologia” – punto 2, vale quanto segue:

Per i materiali e gli elementi normalizzati di più comune utilizzo vengono citate in particolare le seguenti norme tecniche.

2.1     Materiali per il pretrattamento di supporti
2.1.1     Isolanti

Gli isolanti devono impedire che le sostanze del sottofondo agiscano sulla tappezzatura.

Le seguenti sostanze vanno utilizzate per gli scopi indicati caso per caso:

2.1.1.1  Fondo isolante a base d'acido fluoridrico di silicato o sue soluzioni di sali (fluosilicati)

per la riduzione dell'alcalinità di superfici intonacate a calce o in cemento, ma non di superfici intonacate in gesso o in terra argillosa,

per la riduzione del potere assorbente,

per il consolidamento di superfici intonacate a calce o in cemento,

per impedire l'emergenza di aloni d'acqua;

per l'apertura di strati di efflorescenza calcaree.

2.1.1.2     Fondo isolante a base di resine sintetiche in dispersione, su tutti i supporti

per impedire l'emergenza per es. di macchie da bitume, catrame, fumo, nicotina e acqua,

per la riduzione del potere assorbente di supporti in conglomerati a base minerale per la successiva tappezzatura.

2.1.1.3     Fondo isolante a base di soluzioni di leganti, per es. smalti sintetici polimerizzati, smalti combinati con azoto, vernici a base alcolica, in soluzione, su tutti i supporti, a impedimento della penetrazione per es. di macchie da bitume, catrame, fumo, nicotina, ruggine ed acqua.

2.1.2     Sostanze liscivianti

Per la pulizia e l'irruvidimento di vecchie verniciature, in caso di lavori di rappezzo va impiegato idrato d'ammonio diluito (ammoniaca liquida) o polvere lisciviante.

2.1.3     Sverniciatori

Per la rimozione di pitture allo smalto in dispersione, di vernice ad olio e di smalto vanno impiegate le seguenti sostanze:

sostanze alcaline, per es. idrossido di sodio (soda caustica), anche con l'aggiunta di colla alla cellulosa, carbonato di sodio (soda), idrato di ammonio (ammoniaca liquida);

sverniciatori al solvente, diluente con sostanza di ispessimento.

2.1.4     Sostanze sgrassanti e detergenti

Per lo sgrassaggio e la pulizia vanno impiegate le seguenti sostanze:

soluzioni di detergenti,

sostanze alcaline, eventualmente in combinazione con detergenti,

diluenti,

fluosilicati in combinazione con detergenti.

2.1.5     Rimozione di muffe
Per la rimozione di muffe vanno impiegate delle soluzioni funghicide.

2.2     Strati di fondo

Per applicare uno strato di fondo sul supporto vanno impiegate le seguenti sostanze:

2.2.1     Per supporti in conglomerati a base minerale

colla diluita alla cellulosa e colla d'amido per carta da parati; dopo l'essiccazione devono restare solubili con acqua,

base liquida (utilizzabile anche per la rasatura), miscela in polvere di colle d'amido e di additivi, mescolata con acqua e diluita in funzione del supporto,

strati di fondo diluibili con acqua, resine sintetiche in dispersione fina a basso contenuto solido, emulsioni;

strati di fondo a base di solventi, per es. a base di smalto sintetico polimerizzato,

strati di fondo per cambio carta da parati.

2.2.2     Per legno e derivati del legno

strati di fondo a base di leganti di resine alchidiche, combinazioni di leganti alla nitrocellulosa per interni;

strati di fondo a base di vernici;

strati di fondo diluibili con acqua, resine sintetiche in dispersione fina con basso contenuto solido, emulsioni.

2.2.3     Per metalli

per acciaio: pitture protettive contro la corrosione con leganti, per es. in resine alchidiche, copolimerizzati di cloruro di vinile, dispersioni copolimerizzate di cloruro di vinile, resina epossidica, poliuretano, clorocaucciù e pigmenti, per es. ossidi di ferro, fosfati di zinco;

per zinco, acciaio zincato ed alluminio: impregnanti a base di smalto sintetico-polimerizzato o pittura bicomponente a base di resina epossidica.

2.3     Stucchi (impasti livellanti)

Dopo l'essiccazione gli stucchi non devono presentare fessurazioni da ritiro.

Per la lisciatura, il livellamento del supporto e per il riempimento di fessure, buchi, cavità da ritiro e altre imperfezioni vanno impiegati stucchi con leganti a base idraulica o legati organicamente.

2.3.1     Per supporti in conglomerati a base minerale

stucco a base di idrato (stucco a base di gesso): legante idraulico anche con additivi organici ed inerti,

stucco a base acrilica: resine sintetiche in dispersione con pigmenti ed inerti.

2.3.2     Per legno e derivati del legno

Stucco a base di resine sintetiche (stucco sintetico), a base di resine alchidiche con pigmenti ed inerti. Da impiegare soltanto su supporti asciutti, verniciati con mano di fondo o pitturati, ma non su supporti alcalini.

2.3.3     Per metalli

stucco a base di resina alchidica/resina epossidica o poliuretano, per supporti verniciati con mano di fondo o pitturati,

stucco a base di poliestere per supporti sgrassati e non ossidati.

2.4     Materiali per il supporto

La carta grezza (carta fodera) deve essere assorbente e non sovrastampata. I materiali utilizzati come supporto con capacità di distacco devono consentire il distacco delle carte da parati allo stato asciutto.

2.5     Sostanze per armatura

Per l'armatura di pitture e rivestimenti e per il sormonto di fessure, per es. di fessure reticolari del supporto, vanno impiegate le seguenti sostanze:

adesivi per armatura: a base di resine sintetiche in dispersione, eventualmente con inerti (massa di affogamento) per l'affogamento di tessuti o geotessuti,

tessuti di armatura: a base di fibre sintetiche o fibre di vetro per la copertura di superfici fessurate o di singole fessure,

tessuti non tessuti o feltri di armatura: a base di fibra di vetro o di materie plastiche per la copertura di superfici fessurate.

2.6     Rivestimenti per pareti

UNIEN233     Rivestimenti murali in rotoli. Specifiche delle carte da parati finite, dei fogli di vinile e dei fogli di plastica.

UNIEN234     Rivestimenti murali in rotoli. Specifiche per i rivestimenti murali da decorare successivamente.

UNIEN235     Rivestimenti murali in rotoli. Vocabolario e simboli.

UNIEN259-1     Rivestimenti murali in rotoli - Rivestimenti murali per uso intenso – Specifiche.

UNIEN259-2     Rivestimenti murali in rotoli - Rivestimenti murali per uso intenso - Determinazione della resistenza agli urti

UNIEN266     Rivestimenti murali in rotoli. Specifica per i rivestimenti murali tessili.

I rivestimenti per pareti provenienti dalla medesima produzione devono essere di identica qualità.

I singoli rivestimenti per pareti provenienti da produzioni diverse devono recare un apposito numero di fabbricazione.

2.7     Tessuti per rivestimenti murali tesi

I tessuti per rivestimenti murali tesi devono possedere una sufficiente resistenza alla trazione per la tesatura e restare perfettamente in piano dopo la stessa.

I tessuti per rivestimenti murali tesi provenienti da una stessa fornitura, anche se non provenienti dalla stessa produzione, devono essere uguali tra loro per qualità, tinta e disegno.

I tessuti per rivestimenti murali tesi provenienti da fabbricazioni diverse vanno assortiti a seconda del numero di fabbricazione.

2.8     Adesivi

Gli adesivi devono essere tali che le connessioni risultino solide e durature. Tuttavia carte da parati o sostrati di carte da parati incollati devono poter essere staccati senza che il supporto subisca danni.

2.9     Listelli

I listelli devono essere uniformi per tinta, modellatura della superficie e sezione; essi non devono essere soggetti a fessurazione né svergolarsi o distorcersi.

2.10     Cordoni

I cordoni non devono subire alterazioni per azione dell'umidità dell'aria o del calore.

2.11     Accessori di fissaggio

Gli accessori di fissaggio devono essere resistenti alla corrosione.

2.12     Passamani e bordi

I passamani ed i bordi devono avere le medesime caratteristiche dei relativi rivestimenti per pareti.

2.13     Profili, ornamenti

I profili e gli ornamenti devono avere una superficie di contatto piana, non devono distorcersi e devono avere una struttura uniforme.

3     Esecuzione

A completamento di quanto indicato nelle DTC “Regole generali per lavori di costruzione di qualsiasi tipologia”, punto 3, vale quanto segue:

3.1     Generalità

3.1.1 Nel corso delle proprie verifiche l'Appaltatore dovrà formulare le proprie obiezioni, in particolare nei seguenti casi:

con intonaco sgretolato e soggetto a sfarinamento,

con supporto fessurato, umido e non abbastanza solido,

ondulazioni,

aloni d'acqua,

efflorescenze,

formazione di muffa,

imbrattamenti dovuti ad oli, grassi, nicotina,

fessure aperte tra intonaco ed elementi incorporati,

per ogni superficie da trattare, danni all'intonaco o al supporto, la cui riparazione non ricade nel punto 4.1.4.

3.1.2     I giunti di dilatazione dell'edificio non devono essere coperti con la tappezzeria.

3.1.3     Le opere da tappezziere vanno eseguite senza previa stuccatura.

3.2     Prima tappezzatura
3.2.1     Preparazione del supporto alla tappezzatura ed all'incollaggio

Per i supporti deteriorati è necessario un pretrattamento. Le misure richieste a tale scopo vanno concordate a parte (vedi punto 4.2.1), per es.:

Gli intonaci delle classi di malta PI (malta di calce idraulica ed aerea), PII (malta di calce cementizia e malta bastarda) e PIII (malta cementizia con o senza aggiunta di idrato di calce) e le superfici di calcestruzzo vanno trattate con fluosilicati e successivamente lavate, qualora

vadano eliminate le efflorescenze,

vada impedita l'emergenza di macchie da acqua asciugate.

In presenza efflorescenze sinterizzate di calce che possano comportare distacchi delle carte da parati o l'apertura di giunti che si trovano tra i teli di carta da parati, la superficie va levigata.

I disarmanti applicati su calcestruzzo vanno rimossi mediante un lavaggio con schiuma di fluosilicato.

Ai supporti ad alto potere assorbente va applicata una mano di fondo di impregnante per adeguarne o ridurne il potere assorbente.

Gli intonaci delle classi di malta PIV (malta a base di gesso) e PV (malta anidritica), nonché gli intonaci contenenti gesso, vanno pretrattati quando la superficie assorbe in maniera eterogenea e quando va consolidata la superficie o va evitata l'emergenza di aloni d'acqua.

Quando le lastre in cartongesso da posare in locali umidi non risultano impregnate in officina, esse vanno pretrattate con impregnanti.

Al legno e ai derivati del legno va applicata una mano di fondo.

Ai supporti non protetti contro la corrosione va applicata una mano di pittura protettiva.

3.2.2     Applicazione di materiali da sostrato

3.2.2.1Ai supporti di intonaco leggermente ruvidi deve essere applicato un sostrato verniciabile (base liquida per tappezzatura).

3.2.2.2I supporti di tappezzature costituiti da carta grezza e da carta da sostrato con effetto di distacco, debbono essere tappezzati a lembi congiunti, con l'impiego di apposita colla a base di amido.

3.2.3     Tappezzatura

3.2.3.1Sulla medesima superficie di parete o di soffitto vanno applicate solo carte da parati con lo stesso numero di fabbricazione.

3.2.3.2Per la tappezzatura di carte da parati su un fondo per cambio carta parati o su una carta da sostrato con potere di distacco, per la conservazione di tale effetto si deve impiegare una colla a base di amido alla cellulosa.

3.2.3.3Le superfici tappezzate con carta da parati devono essere prive di bolle e pieghe; alle pareti i teli vanno applicati verticalmente.

3.2.3.4Le carte da parati vanno applicate con cucitura stretta quando il materiale, lo spessore ed il modulo della trama lo consentono. Si inizia a tappezzare partendo dalla sorgente di luce diurna (finestra).

3.2.3.5I teli di carta da parati non devono essere giuntati sulla loro lunghezza.

3.2.3.6     Le carte da parati applicate sopra porte, rientranze o simili, vanno in occorrenza ritagliate dai teli adiacenti.

3.2.3.7     Le carte da parati devono essere tagliate sugli spigoli ed incollate con giunti sovrapposti.

3.2.3.8 La carta da parati dovrà essere raccordata a filo verso porte, finestre, zoccolini ed altri elementi costruttivi con bordi netti e precisi.

3.2.3.9     Non vanno tappezzate le superfici dietro stufe o radiatori.

3.2.3.10 I coperchi di scatole di derivazione vanno coperti con la carta da parati.

3.3     La tappezzatura di supporti tappezzati o pitturati

3.3.1     Pretrattamento del supporto

3.3.1.1Gli strati di colore a colla vanno rimossi.

3.3.1.2Gli altri strati di pittura devono avere una buona adesione e solidità. Le pitture distaccate, sfogliate, fessurate o non bene aderenti vanno rimosse.

3.3.1.3Gli strati di pittura ad olio, quelli di pittura a smalto e quelli di idropittura resistenti allo sfregamento vanno irruviditi e dotati di un fondo adesivo.

3.3.1.4I materiali da sostrato e la tappezzatura esistenti vanno rimossi. Se le carte da parati hanno uno strato superiore staccabile, lo strato portante deve rimanere intatto ed utilizzato come materiale da sostrato, a condizione che sia aderente all'intera superficie e sufficientemente resistente. I vetri tessuti vanno conservati se bene aderenti.

3.3.1.5Per i supporti deteriorati è necessario un pretrattamento. Le misure richieste a tale scopo vanno concordate a parte (vedi punto 4.2.1), per es.:

Intonaco

rappezzo di parti deteriorate dell'intonaco,

rifilatura di giunti,

applicazione di fluosilicati e lavaggio successivo,

applicazione della mano di fondo.

Calcestruzzo

rappezzo di parti deteriorate della superficie,

applicazione di fluosilicati e lavaggio successivo,

applicazione della mano di fondo.

3.3.2     Applicazione di materiali da sostrato

Esecuzione ai sensi del punto 3.2.2.

3.3.3     Tappezzatura

Esecuzione ai sensi del punto 3.2.3.

3.4     Applicazione di bordi di carte da parati e suddivisioni in campi
3.4.1     Listelli

In corrispondenza degli angoli i listelli vanno tagliati con cimatura obliqua e fissati in modo da essere completamente adiacenti tra loro. I fissaggi vanno predisposti in modo poco appariscente. Sui giunti i listelli vanno accostati tra loro con taglio perfetto.

3.4.2     Cordoni

I cordoni vanno disposti in maniera da restare sufficientemente tesi.

3.4.3     Passamani e bordi

I passamani e bordi posati in opera devono risultare perfettamente allineati secondo la trama del disegno della carta da parati ed essere privi di bolle e di pieghe; essi inoltre non devono essere incollati su elementi costruttivi adiacenti.

3.4.4     Profili, ornamenti

I profili e gli ornamenti vanno fissati con colla o meccanicamente. I giunti vanno riempiti con stucchi o mastici. Negli angoli i profili negli angoli vanno tagliati e congiunti con cimatura obliqua.

3.5     Applicazione di tessuti per rivestimenti murali tesi

3.5.1     I tessuti per rivestimenti murali tesi vanno fissati direttamente sul supporto.

3.5.2Gli accessori di tesatura non devono restare visibili.

3.5.3L'aggiunta di tessuto per rivestimenti tesi plissettati deve essere adeguata alla plissettatura prevista e non essere inferiore al 100%.

3.5.4Le pieghe devono essere distribuite in maniera uniforme ed essere disposte  in verticale.

3.5.5La distribuzione delle cuciture dei rivestimenti tesi con imbastitura in vista ed imbottiti deve essere uniforme.

3.5.6Il disegno e la struttura vanno accuratamente adattati tra loro ed impostati partendo ad altezza d'occhio.

3.5.7Le cuciture dei rivestimenti murali tesi, devono essere perfettamente allineate e non devono formare pieghe trasversali.

3.5.8Qualora tessuti cuciti tra di loro devono essere tesati in piano sul supporto, le cuciture vanno stirate sulla parte posteriore.

4     Prestazioni accessorie, prestazioni particolari

4.1     Prestazioni accessorie, integrative rispetto a quelle indicate nelle DTC “Regole generali per lavori di costruzione di qualsiasi tipologia”, punto 4.1, sono in particolare:

4.1.1     Montaggio e smontaggio nonché messa a disposizione dei ponteggi i cui piani di lavoro si trovino ad una quota non superiore a 2 m sopra il piano di campagna o sopra il pavimento.

4.1.2     Misure per la protezione d'elementi costruttivi, per es. di pavimenti, scale, serramenti e ferramenta nonché di arredi, contro l'imbrattamento o il danneggiamento che possono verificarsi durante i lavori, mediante coperture, ripari sospesi o avvolgimenti mobili, compresa la successiva rimozione delle opere provvisionali, escluse le prestazioni di cui al punto 4.2.6.

4.1.3     Rimozione di polvere, d'impurità e di particelle d'intonaco o calcestruzzo sfaldate dai supporti da trattare, escluse le prestazioni di cui al punto 4.2.4.

4.1.4     Rappezzo di piccoli difetti isolati dell'intonaco e del supporto, escluse le prestazioni di cui al punto 4.2.7.

4.1.5     Aerazione dei locali, per quanto necessario per l'essiccamento di tappezzature e per il tempo richiesto a tale scopo.

4.1.6      Consegna dei residui dei rivestimenti per pareti che ai sensi del punto 5.1 sono da considerare consumati, ma che si prestano ancora ad essere utilizzati per delle riparazioni, con indicazione del luogo d'impiego, per es. edificio, piano, numero di locale.

4.1.7     Rimozione e riapplicazione di coperchi di interruttori e di prese elettriche.

4.2     Prestazioni particolari, integrative rispetto a quelle indicate nelle DTC “Regole generali per lavori di costruzione di qualsiasi tipologia”, punto 4.2, sono per esempio:

4.2.1     Misure di cui al punto 3.2.1 ed al punto 3.3.1.5.

4.2.2     Messa a disposizione di locali di soggiorno e di deposito, qualora il committente non metta a disposizione dei locali che si possano facilmente chiudere a chiave.

4.2.3     Montaggio e smontaggio nonché messa a disposizione dei ponteggi i cui piani di lavoro si trovino ad una quota più alta di 2 m sopra il piano campagna o il pavimento.

4.2.4     Pulitura del sottofondo per liberarlo da sporcizia grossolana come residui di gesso, di malta, di pitture, olio, qualora essa sia imputabile ad altre imprese.

4.2.5     Rimozione, risistemazione o assemblaggio di mobili e simili, rimozione di tappeti, smontaggio di cornici di scorrimento di tende, di lampade e di tende.

4.2.6     Provvedimenti particolari per la protezione di elementi costruttivi e di arredi, per es. mediante mascheratura con nastri adesivi di serramenti, elementi anodizzati, pavimentazioni, mascheratura a tenuta di polvere di apparecchiature delicate e strumenti tecnici, rivestimenti protettivi, diaframmi a tenuta di polvere e simili, compresa la fornitura dei materiali occorrenti a tale scopo.

4.2.7     Rappezzo di danneggiamenti estesi dell'intonaco e del supporto.

4.2.8     Copertura di fessure dell'intonaco e del calcestruzzo mediante un tessuto di armatura.

4.2.9     Rimozione di strati sinterizzati e di altri affioramenti di leganti sulla superficie dell'intonaco.

4.2.10     Rimozione di residui di sostanze disarmanti.

4.2.11     Levigatura di intonaci, riempimento di fessurazioni da ritiro, rimozione di sbavature.

4.2.12     Rasatura di superfici.

4.2.13     Rasatura finale di fughe, giunti e simili, per es. tra lastre di cartongesso.

4.2.14     Riempimento di giunti di raccordo in prossimità di rivestimenti di serramenti e simili.

4.2.15     Trattamento con isolanti, impregnanti, pitture protettive contro la corrosione e simili.

4.2.16     Tappezzatura di cornicioni e scanalature connesse al soffitto o alla parete.

4.2.17      Rimozione e rimontaggio di zoccolini e simili.

4.2.18     Tappezzatura separata di coperchi, per es. di scatole di derivazione.

4.2.19     Lavori di pulizia, quando vadano oltre quanto previsto dalle DTC „Regole generali per lavori di costruzione di qualsiasi tipologia“, punto4.1.11, per es. la pulizia finale per la consegna.

5     Contabilizzazione

Ad integrazione di quanto indicato nelle “Regole generali per lavori di costruzione di qualsiasi

tipologia” – punto 5, vale quanto segue:

5.1     Generalità

La determinazione della prestazione indipendentemente se avviene secondo il disegno o la misurazione  avviene in base ai seguenti criteri:

Per opere da contabilizzare a superficie (m2)

per rivestimenti di qualsiasi tipo per pareti e soffitti, pretrattamenti ed isolamenti, in ogni caso per tutte le prestazioni valutate al m², la superficie verrà determinata con metodi geometrici rigorosi per il suo effettivo sviluppo, senza alcuna detrazione per fori uguali o superiori a 2,50 m². Nel computo delle superfici non vengono detratti cornicioni, contorni e fasce di campiture o fori.

La fornitura di carte da parati, di rivestimenti per pareti o soffitti, di materiali da sostrato, di sottotappezzature, di materiali da tesatura e simili può essere contabilizzata in base alla quantità effettivamente consumata tenendo conto di un razionale e congruo consumo dei materiali. I residui e lo sfrido inevitabili, nonché i rotoli intaccati si intendono consumati.

Per opere da contabilizzare a lunghezza (m)

per intradossi, cosciali, cornicioni, scanalature, travature, intelaiature, coperchi di cassonetti per avvolgibili, telai, traversi, montanti, travi maestre, lesene, elementi di strutture a capriata, velette, cornici per tende, cordoni, bordi e passamani, profili, teli di plastica e tessuti per rivestimenti tesi, in ogni caso per tutte le prestazioni valutate a lunghezza, questa verrà determinata nella misura effettiva più lunga dell'elemento finito in opera.

Non verranno detratti rivestimenti di telai, traversi, chiavistelli, montanti, travi principali, lesene ed elementi di travature reticolari in legno, calcestruzzo o metallo sporgenti da tali elementi con larghezza fino a 30 cm.

Per opere da contabilizzare a pezzo (pz)

per superfici singole, per suddivisioni di pareti e porte, per mobili, listelli, profili, borchie ed ornamenti, carte da parati e tessuti da tendere in rotoli, la valutazione verrà eseguita per pezzo.

Per divergenze fra le misure del pezzo progettato e le misure del pezzo eseguito sono tollerate differenze positive o negative fino alla misura massima del 10% sulla superficie o sulle dimensioni dell'elemento costruttivo; divergenze entro questa tolleranza del 10% non comportano la modifica del prezzo.

5.2     Vengono detratti:

Per opere da contabilizzare a superficie (m2) verranno detratti i fori di superficie maggiore di 2,5 m², ma solo per la parte eccedente i 2,50 m2, a compenso dei maggiori oneri derivanti dalla formazione del foro.

Per la determinazione delle misure da detrarre si considerano le dimensioni più piccole del foro.

Non verranno dedotti inserti ed interstizi architettonici o statici, a meno che non vengano compensati separatamente.

In merito alle norme riportate si rinvia alla relativa homepage:

UNI:      www.uni.com     (versione italiana)

DIN:     www.beuth.de      (versione tedesca e inglese)

 
 

Capitolato speciale d'appalto per Opere pubbliche

Disposizioni tecnico-contrattuali (DTC)

 

Carpenteria in acciaio

Sommario

0     Istruzioni per la redazione del progetto

1     Campo di applicazione

2     Materiali, elementi costruttivi

3     Esecuzione

4     Prestazioni accessorie e prestazioni particolari

5     Contabilizzazione

0     Istruzioni per la redazione del progetto

Le presenti istruzioni completano le “Regole generali per lavori di costruzione di qualsiasi tipologia” punto 0. L'applicazione delle istruzioni è presupposto essenziale per la corretta redazione del progetto.

Le istruzioni di cui al presente punto 0 non costituiscono clausole contrattuali.

In relazione alle esigenze dello specifico caso devono essere riportati in progetto i seguenti elementi:

0.1     Indicazioni sul cantiere
Tipo e caratteristiche dell' appoggio (sottofondo, sottostruttura, strato portante, struttura).
0.1.2Profondità e tipo delle fondazioni e carichi provenienti da opere adiacenti.
0.2     Indicazioni sull'esecuzione
0.2.1.Tipo e sistema di costruzione di elementi costruttivi e di manufatti, per es.
- ponti, gru, contenitori, piloni ed antenne, capannoni,
- struttura a parete piena o a traliccio, strutture portanti a parete sottile,
- strutture chiodate, bullonate o saldate,
- tipo e dimensioni dei collegamenti di montaggio,

- possibilità di montaggio,

- qualità dell'acciaio
0.2.2Tipo ed consistenza di eventuali prove su elementi costruttivi (vedasi paragrafo 2.2).
0.2.3Ulteriori prove sui collegamenti oltre a quelle definite al paragrafo 3.1.
0.2.4Realizzazione dei raccordi con opere.

0.2.5Pressioni ammissibili sugli appoggi e sotto le piastre di base di colonne; andamento e dimensione di cedimenti.

0.2.6Predisposizione dei materiali per le prove di tenuta, quando a ciò debba provvedere il committente.

0.2.7Calcoli o disegni messi a disposizione dal committente.

0.2.8.Per prove di carico: fornitura di calcoli, limiti di deformazione, messa a disposizione di materiali e attrezzature, quando a ciò debba provvedere il committente.

0.2.9Fornitura di ulteriori documenti costruttivi ai sensi del paragrafo 3.2.2.
0.2.10Esigenza di piani di saldatura.
0.2.11Per quale documentazione esecutiva sia richiesta l'approvazione da parte del committente.
0.2.12Particolari limitazioni delle deformazioni.

0.2.13Esigenza di determinati limiti di tolleranza per le dimensioni del manufatto e delle sue componenti.

0.2.14Tipo della preparazione della superficie e verniciatura di fondo, ovvero richiesta nei confronti dell'appaltatore di indicare, nella propria offerta, il tipo da lui scelto.

0.2.15Scelta o esclusione di determinati tipi di unione (saldatura, imbullonatura, chiodatura).
0.2.16Esigenza di una particolare lavorazione dei giunti saldati.
0.2.17Tipo, dimensioni, posizione e numero degli intagli e dei fori.
0.3     Indicazioni particolari per casi di difformità rispetto alle DTC

0.3.1Qualora sia necessario ricorrere a prescrizioni discordanti dalle presenti DTC, queste vanno indicate chiaramente e dettagliatamente negli elaborati progettuali.

0.3.2Indicazioni difformi si possono avere, ad esempio, nei casi in cui:

paragrafo 2.1.1, invece della presentazione di un'attestazione di conformità all'ordinazione o di un certificato di collaudo 3.1.B debba essere concordata la presentazione di attestati di controllo o di attestati di controllo specifico o di certificati di collaudo 3.1.A, 3.1.B o 3.1.C,

paragrafo 3.2.1, l'appaltatore debba fornire anche i disegni e i calcoli statici richiesti per ottenere la concessione edilizia,

paragrafo 3.4.1, l'opera in acciaio non debba comprendere la preparazione della superficie e l'applicazione di una verniciatura di fondo,

paragrafo 3.4.2, l'appaltatore non debba eseguire lavori di protezione dalla corrosione,

paragrafo 5.1, la massa vada individuata mediante pesatura,

paragrafo 5.2.2, nel calcolo della massa si debba tener conto dei materiali di collegamento,

paragrafo 5.2.3, nel calcolo della massa si debba tener conto della tolleranza di laminazione e dello sfrido,

paragrafo 5.3, tutti gli elementi costruttivi uguali vadano pesati.

0.4     Indicazioni specifiche per le prestazioni accessorie e le prestazioni particolari
Come prestazioni accessorie, per le quali sono da prevedere, secondo le “Regole generali per lavori di costruzione di qualsiasi tipologia”, punto 0.4.1, apposite voci, vengono considerate sopratutto le seguenti:
Messa a disposizione dei ponteggi (vedasi paragrafo 4.1.6),
Realizzazione e messa a disposizione di opere provvisionali (vedasi paragrafo 4.1.7),
Prove di tenuta (vedasi paragrafo 4.1.8).
 
0.5     Unità di misura per la contabilizzazione
Nella descrizione dell'opera sono da prevedere le seguenti unità di misura per la contabilizzazione:

0.5.1Opere in acciaio a massa (kg, t), a lunghezza (m), a superficie (m²), a volume (m³) o a pezzo (pz).

0.5.2Elementi composti di acciaio e calcestruzzo o in cemento armato secondo la misura di lunghezza (m), la misura di superficie (m²), la misura di volume (m³), il numero (pz) o diversamente
Opere in acciaio ai sensi del paragrafo 0.5.1,
Elementi costruttivi in conglomerato cementizio armato e non armato secondo le DTC “Opere in calcestruzzo“.

0.5.3Dispositivi di appoggio, strutture di raccordo e altri elementi costruttivi particolari secondo la massa (kg, t), la misura di lunghezza (m), la misura di superficie (m²) o il numero (pezzo);

se vengono pesati insieme alla struttura principale, secondo la misura di lunghezza (m), la misura di superficie (m²) o il numero, in aggiunta alla struttura principale.

1     Campo di applicazione
1.1Le presenti DTC „Carpenteria in acciaio  valgono per le opere in acciaio dell'ingegneria strutturale del settore civile edile e del settore delle opere civili non edili, comprese le opere composte in acciaio e conglomerato cementizio.

1.2Le presenti DTC „Carpenteria in acciaio  non valgono per le opere in metallo e le opere da fabbro (vedi DTC „Opere in metallo“).

1.3A titolo integrativo sono applicabili le “Regole generali per lavori di costruzione di qualsiasi tipologia” (punti da 1 a 5). In caso di discordanza prevalgono le presenti prescrizioni specifiche.

2     Materiali, elementi costruttivi
Ad integrazione di quanto indicato nelle “Regole generali per lavori di costruzione di qualsiasi tipologia” – punto 2, vale quanto segue:
Possono essere utilizzati solo materiali ed elementi costruttivi, che corrispondono alle leggi e disposizioni nazionali vigenti.
2.1     Prove sui materiali

2.1.1L'appaltatore deve presentare al committente almeno un attestato di conformità all'ordinazione per i prodotti in S235 e un certificato di collaudo 3.1.B per tutti gli altri prodotti, con indicazione della composizione chimica secondo analisi di fusione, del valore CEV e di valori tipici delle caratteristiche meccaniche, il tutto secondo UNI EN10204 „Prodotti metallici — Tipi di documenti di controllo“.

Se invece si è

concordato che per i prodotti in S235 vadano presentati degli attestati di controllo o degli attestati di controllo specifico,
concordato, indicando la consistenza e l'organo di collaudo, che vadano presentati dei certificati di collaudo 3.1.A, 3.1.B o 3.1.C,

questi attestati vanno predisposti ai sensi della UNIEN10204.

Gli attestati di controllo, gli attestati di controllo specifico e gli attestati di conformità all'ordinazione di regola devono essere rilasciati dallo stabilimento di produzione, in casi motivati possono essere rilasciati dallo stabilimento di lavorazione.

Tutte le forniture di acciaio devono essere accompagnate dall'attestato di qualificazione del Servizio Tecnico Centrale della Presidenza del Consiglio Superiore dei lavori pubblici.

2.1.2Se sono richiesti certificati di collaudo, l'appaltatore deve assicurare,
che al committente venga comunicato tempestivamente il termine entro cui il materiale sarà pronto per la prova,
che all'incaricato da parte del committente di eseguire la prova, sia concesso l'accesso allo stabilimento di produzione ovvero a quello di lavorazione, quando ciò sia necessario per eseguire la prova, e
che vengano messe a disposizione la manodopera, le macchine, gli apparecchi e quant'altro occorrente per l'esecuzione della prova nonché i campioni lavorati.

2.1.3     Se sono richiesti certificati di collaudo, per l'esecuzione si possono impiegare soltanto i materiali che siano stati muniti di una punzonatura da parte dell'incaricato del committente e che quindi siano stati ammessi per l'impiego.

2.1.4     Inoltre l'appaltatore deve eseguire per il committente le prove dei materiali disposte dal direttore dei lavori, presentandone i risultati. Si tratta qui di prove dei materiali che il direttore dei lavori ritiene necessarie per poter adempiere i propri obblighi di controllo prescritti dalle leggi e norme vigenti.

2.2     Prova di elementi costruttivi
Se vengono concordate prove su elementi costruttivi, vale il paragrafo 2.1.2, per quanto applicabile.
3     Esecuzione

A completamento di quanto indicato nelle “Regole generali per lavori di costruzione di qualsiasi tipologia”, punto 3, vale quanto segue:

3.1     Generalità

Per le opere in acciaio valgono tra l'altro le seguenti norme e direttive:

Legge 05.11.1971, n. 1086

Norme per la disciplina delle opere in conglomerato cementizio normale e precompresso ed a struttura metallica

D.M.LL.PP. 09.01.1996

Norme tecniche per il calcolo, l'esecuzione ed il collaudo delle strutture in cemento armato normale e precompresso e per le strutture metalliche

Circ. M.LL.PP. 15.10.1996, n. 252

Istruzione per l'applicazione delle „Norme tecniche per il calcolo, l'esecuzione e il collaudo delle strutture in cemento armato normale e precompresso e per le strutture metalliche” di cui al D.M. 09.01.1996.

D.M.LL.PP. 04.05.1990

Aggiornamento delle norme tecniche per la progettazione, l'esecuzione e il collaudo di ponti stradali

Circ. M.LL.PP. 25.02.1991, n. 34233

Legge 02.02.1974, n.64 – art. 1 D.M. 04.05.1990 – Istruzioni relative alla normativa tecnica dei ponti stradali

D.M. Infrastrutture e Trasporti 14.09.2005

Norme tecniche per le costruzioni

UNI ENV 1993 Eurocode 3: Progettazione delle strutture di acciaio

parte 1-1: Regole generali e regole per gli edifici

UNI EN 1994 Eurocode 4: Progettazione delle strutture composte acciaio-calcestruzzo

parte 1-1: Regole generali e regole per gli edifici

UNI ENV 1090-1      Esecuzione di strutture in acciaio – Parte 1: Regole generali e regole per gli edifici

UNI ENV 1090-2     Esecuzione di strutture in acciaio – Parte 2:     Regole supplementari per componenti e lamiere di spessori sottile formati a freddo

UNI ENV 1090-3     Esecuzione di strutture in acciaio – Parte 3:     Regole supplementari per gli acciai ad alta resistenza allo snervamento

UNI ENV 1090-4     Esecuzione di strutture in acciaio – Parte 4:     Regole supplementari per strutture reticolari realizzate con profilati cavi

UNI ENV 1090-5     Esecuzione di strutture in acciaio – Parte 5:     Regole supplementari per ponti

UNI ENV 1090-6     Esecuzione di strutture in acciaio – Parte 6:     Regole supplementari per acciaio inossidabile

CNR 10011      Costruzioni in acciaio. Istruzioni per il calcolo, l' esecuzione, il collaudo e la manutenzione

CNR 10022     Profili di acciaio formati a freddo. Istruzioni per l'impiego nelle costruzioni.

CNR 10016     Strutture composte di acciaio e calcestruzzo. Istruzioni per l'impiego nelle costruzioni.

CNR 10029     Costruzioni di acciaio ad elevata resistenza. Istruzioni per il calcolo, l'esecuzione, il collaudo e la manutenzione.

CNR 10018     Apparecchi di appoggio per le costruzioni. Istruzioni per l'impiego.

3.2     Documentazione esecutiva

3.2.1     L'appaltatore deve predisporre il progetto di officina occorrente per l'esecuzione (disegni di officina, piani di saldatura e simili) la progettazione delle opere provvisionali ed il programma di montaggio su richiesta deve sottoporre questa documentazione al committente.

3.2.2Se al fine del rilievo dello stato di fatto, l'appaltatore è tenuto a fornire ulteriori documenti costruttivi, per es. schizzi, tabelle, disegni in scala e/o idonei ad essere riprodotti su microfilm, da questi documenti devono risultare i seguenti dati:

misure,
materiali,
collegamenti ed elementi di unione,
lavorazioni speciali.

3.2.3I calcoli di resistenza da fornire dall'appaltatore (per es. per opere provvisionali, per varianti dei collegamenti e simili), devono essere sottoscritti per esteso da lui e dal tecnico, che le ha elaborati. I piani di saldatura devono essere sottoscritti dall'appaltatore e dal tecnico specializzato per le saldature.

3.2.4Entro il termine precedentemente concordato, decorrente dalla presentazione della documentazione ed in assenza di contestazioni, il committente deve restituire i documenti esecutivi forniti dall'appaltatore in una copia completa del suo visto di approvazione. Le eventuali contestazioni vanno immediatamente comunicate all'appaltatore.

3.2.5     La responsabilità su assunta dall'appaltatore ai sensi del contratto, non viene limitata dal fatto che il committente approvi i documenti esecutivi.

Tuttavia il committente con la sua approvazione dichiara che i documenti esecutivi corrispondono alle sue richieste.

3.3     Realizzazione

3.3.1     Il committente deve mettere a disposizione dell'appaltatore, entro il termine concordato e nella giusta posizione e quota, le sottocostruzioni predisposte per l'alloggiamento della struttura in acciaio. Egli deve predisporre capisaldi per la quota di riferimento, le mezzerie del manufatto e gli assi degli appoggi, dei pilastri o delle colonne.

Prima dell'inizio del montaggio, l'appaltatore deve accertarsi dell'esattezza della posizione e della marchiatura delle sottocostruzioni. Egli deve immediatamente comunicare al committente le sue eventuali obiezioni.

3.3.2L'appaltatore è tenuto ad allineare le opere in acciaio ed a rinzaffare o iniettare a regola d'arte le basi di appoggio, le basi delle colonne e gli ancoraggi.

I rinzaffi e le iniezioni possono avere inizio soltanto dopo che l'appaltatore e il committente in contraddittorio hanno rilevato la posizione conforme a contratto degli appoggi, delle basi delle colonne e degli ancoraggi. Di tale rilevamento verrà redatto un verbale firmato da tutte le parti; esso non avrà valore di collaudo.

Le opere provvisionali necessarie per posizionare gli appoggi, le basi delle colonne e gli ancoraggi secondo progetto, le quali ad opera completata costituissero un elemento di disturbo, per es. cunei, devono essere rimosse dall'appaltatore non appena il supporto ha raggiunto la necessaria resistenza.

3.4     Lavori di protezione contro la corrosione

3.4.1Le opere in acciaio comprendono anche la preparazione delle superfici e l'applicazione di una mano di fondo; in tale caso vanno applicate, per quanto applicabili, le DTC “Lavori di protezione contro la corrosione di opere in acciaio e in alluminio”, paragrafi da 1 fino a 4, ma non vanno applicate le DTC “Lavori di protezione contro la corrosione di opere in acciaio e in alluminio”, paragrafo 5.

3.4.2L'appaltatore è tenuto a preparare le superfici che nella disposizione definitiva non saranno in contatto con calcestruzzo secondo UNIENISO12944-4 „Pitture e vernici — Protezione dalla corrosione di strutture di acciaio mediante verniciatura – Parte 4: Tipi di superfici e la loro preparazione”, e deve applicare una mano di fondo secondo UNIENISO12944-5 „Pitture e vernici — Protezione dalla corrosione di strutture di acciaio mediante verniciatura — Parte 5: Sistemi di verniciatura protettiva  e UNIENISO12944-7   Pitture e vernici — Protezione dalla corrosione di strutture di acciaio mediante verniciatura — Parte 7: Esecuzione e sorveglianza dei lavori di verniciatura”.

Per le superfici di contatto di opere in acciaio da collegare vanno tuttavia osservate le norme e direttive citate al punto 3.1 delle presenti DTC.

4     Prestazioni accessorie, prestazioni particolari

4.1Prestazioni accessorie, integrative rispetto a quelle indicate nelle DTC “Regole generali per lavori di costruzione di qualsiasi tipologia”, punto 4.1, sono in particolare:

4.1.1Verifica dello stato delle strade, della superficie del suolo, dei canali di raccolta ecc., prima dell'inizio dei lavori

4.1.2Protezione delle sottocostruzioni contro l'insudiciamento dovuto ai lavori dell'appaltatore fino al momento del collaudo.

4.1.3Messa a disposizione dei provini, della manodopera, delle macchine, dei dispositivi di misurazione e degli attrezzi occorrenti per eseguire le prove richieste durante la realizzazione delle opere in acciaio e per eseguire il collaudo dopo l'ultimazione delle opere stesse.

4.1.4     Pesatura delle opere in acciaio o fornitura dei calcoli della massa per la contabilizzazione.

4.1.5     Realizzazione delle coperture e di parapetti di protezione di aperture e mantenimento delle stesse al fine di consentirne l'utilizzo da parte di altre imprese oltre la durata del proprio utilizzo. Quest'ultima circostanza va immediatamente comunicata, per iscritto, al committente.

4.1.6     Messa a disposizione dei ponteggi da utilizzare per conto proprio.

4.1.7     Realizzazione e messa a disposizione di opere provvisionali (per es. strutture ausiliarie e incastellature), compresa la fornitura della documentazione di verifica e grafica richiesta a tale scopo.

4.1.8     Prove di tenuta per quanto esse siano necessarie per la prova di funzionalità.

4.2     Prestazioni particolari, integrative rispetto a quelle indicate nelle DTC “Regole generali per lavori di costurzione di qualsiasi tipologia”, punto 4.2, sono per esempio:

4.2.1     Prove sul terreno ed analisi dell'acqua.
4.2.2     Messa a disposizione dei ponteggi ad altre imprese oltre la durata della propria utilizzazione.

4.2.3Modifica di ponteggi, messa a disposizione di apparecchi di sollevamento, montacarichi, locali di soggiorno e di deposito e simili per l'utilizzo da parte di altre imprese.

4.2.4     Pulizia delle sottocostruzioni e delle opere in acciaio da insudiciamento grossolano come macerie, gesso, residui di malta, residui di pitture e simili, per quanto l'insudiciamento stesso non sia imputabile all'appaltatore.

4.2.5Fornitura di calcoli e disegni oltre a quanto previsto dal paragrafo 3.2.1 ed oltre ai documenti di contabilizzazione richiesti (calcoli delle quantità, disegni ed altri documenti giustificativi), per es. fornitura di calcoli delle superfici trattate.

4.2.6     Prestazioni dirette a fornire la prova della qualità dei materiali, degli elementi costruttivi e delle unioni, le quali vanno oltre le prestazioni richieste ai sensi del paragrafo 2.1 e del paragrafo 3.1.

4.2.7     Prestazioni dell'incaricato per la verifica dei certificati di collaudo (vedi paragrafo 2.1.1) ovvero per la verifica di elementi costruttivi (vedi paragrafo 2.2).

4.2.8     Applicazione e rimozione di riempitivi liquidi per la prova di tenuta, se quest'ultima può essere verificata anche con altri mezzi.

4.2.9     Carichi di prova richiesti dal committente oltre ai carichi di prova già prescritti dalla norme e prescrizioni vigenti.

4.2.10     Realizzazione di fori ed intagli non indicati, per tipo, dimensioni e numero, nella descrizione delle prestazioni.

4.2.11     Chiusura di fori, scanalature ed intagli.

4.2.12Posa in opera di elementi da incorporare o inserire (intelaiature, profili di ancoraggio, tubi, condutture, tasselli e simili).

4.2.13     Sigillatura di giunti.
4.2.14     Opere di raccordo verso strutture esistenti.
4.2.15     Lavori di protezione dalla corrosione oltre le prestazioni di cui al paragrafo 3.4.
5     Contabilizzazione

Ad integrazione di quanto indicato nelle “Regole generali per lavori di costruzione di qualsiasi tipologia” – punto 5, vale quanto segue:

5.1     Generalità

In caso di contabilizzazione a massa, quest'ultima viene determinata mediante calcolo. Tuttavia la massa di pezzi speciali, per es. di pezzi in ghisa o in ferro battuto, viene determinata mediante pesatura.

5.2     Determinazione della massa mediante calcolo
5.2.1     Per l'individuazione delle misure valgono:
per i piatti d'acciaio di larghezza fino a 180 mm nonché per i profilati e barre di acciaio la lunghezza massima,
per i piatti d'acciaio di larghezza superiore a 180 mm e per le lamiere la superficie del poligono più piccolo circoscritto, formato da linee rette o da linee curve verso l'esterno, per i piatti d'acciaio con piegatura parallela al lato lungo, invece della corda la linea curva verso l'interno (lo sviluppo dell'asse),
per le travi intagliate o rastremate la sezione piena.

Nella misurazione non si tiene conto degli intagli e degli angoli rientranti.

5.2.2     Alla base del calcolo della massa va posto quanto segue:
per i profilati unificati, la massa ai sensi delle norme vigenti,
per gli altri profilati, la massa secondo il catalogo dei profilati del produttore,
per le lamiere, i piatti larghi di acciaio e i nastri di acciaio, la massa di 7,85 kg per ogni m² di superficie e per ogni mm di spessore se si tratta di acciaio nero e di 7,90kg  per ogni m² di superficie e per ogni mm di spessore se si tratta di acciaio inossidabile,
per i pezzi speciali in acciaio, la densità di 7,85 kg/dm³ in caso di acciaio nero, di 7,90kg/dm³ in caso di acciaio inossidabile e per i pezzi speciali in ghisa (ghisa grigia) la densità di 7,25kg/dm³.

Non si tiene conto dei materiali di collegamento, per es. di bulloni, chiodi e saldature.

Non si tiene neppure conto della massa dei rivestimenti di protezione dalla corrosione, per es. della zincatura a caldo.

5.2.3     Non si tiene conto della tolleranza di laminazione e dello sfrido.
5.3     Determinazione della massa mediante pesatura

Tutti gli elementi costruttivi vanno pesati. Per elementi costruttivi uguali è sufficiente la pesatura di un numero adeguato di essi.

In merito alle norme riportate si rinvia alla relativa homepage:

UNI:      www.uni.com     (versione italiana)

DIN:     www.beuth.de      (versione tedesca e inglese)

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