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In vigore al: 08/03/2016

Delibera 8 luglio 2002, n. 2403
Direttive di applicazione del Piano sanitario provinciale 2000-2002 (modificata con delibera n. 297 del 25.02.2013)

Allegato A)

Direttiva di applicazione del Piano sanitario provinciale 2000-2002 "Direzione territoriale – Direttore medico del territorio – Dirigente infermieristico del territorio – Dirigente amministrativo del territorio”

La Direzione territoriale

1) La Direzione territoriale, prevista dall'art. 14 della Legge provinciale 5 marzo 2001, n. 7, e dal Piano sanitario provinciale 2000-2002, è l'unità organizzativa ed operativa per la gestione dell'intera area territoriale dell'Azienda. Essa ha la responsabilità degli obiettivi fissati, dei risultati e delle funzioni svolte nel territorio, nel rispetto dell'autonomia operativa e delle responsabilità tecnico-professionali dei servizi. Inoltre, svolge attività di programmazione, coordinamento e valutazione e promuove progetti ed iniziative di sviluppo dell'intera area e di promozione della qualità, della ricerca e formazione, in accordo coi servizi territoriali.
La Direzione territoriale promuove l'integrazione con i servizi sociali e con altri servizi territoriali che concorrono all'erogazione di prestazioni medico-specialistiche, psicologiche e psicoterapeutiche.
L'area territoriale è articolata nei seguenti servizi:
a) Servizio di medicina di base
b) Servizio di igiene e sanità pubblica, compresa la sezione di medicina legale
c) Servizio di medicina dello sport
d) Servizio per le dipendenze
e) Servizio psicologico
f) Servizio psichiatrico territoriale
Inoltre, nell'area territoriale dell'Azienda Sanitaria di Bolzano sono presenti i seguenti servizi:
a) Servizio di medicina legale
b) Servizio interaziendale di medicina del lavoro
c) Servizio interaziendale veterinario
d) Servizio interaziendale pneumologico
Oltre al Dipartimento interaziendale di prevenzione, istituito presso l'Azienda sanitaria di Bolzano, i servizi territoriali o loro articolazioni possono eventualmente far parte di altri dipartimenti, in particolare di dipartimenti di raccordo ospedale-territorio.

2) La Direzione territoriale opera secondo i principi dell'efficacia ed appropriatezza dei livelli di assistenza erogati, nonché dell'efficiente impiego delle risorse. Essa si connota come struttura fondamentale dell'Azienda sanitaria, con un proprio centro di responsabilità e, come tale, è soggetto alla procedura "Programmazione operativa e budget”; collabora con la Direzione generale dell'Azienda sanitaria alla pianificazione strategica dell'offerta sanitaria in base ai bisogni di salute, nonché alla valutazione dei risultati raggiunti. Essa valuta, approva e raccoglie, in un unico programma, le proposte dei singoli servizi e centri di responsabilità distribuiti sul territorio, nell'ambito della procedura suindicata.
La Direzione partecipa, mediante la raccolta di dati, consuntivi, rapporti di rilevanza territoriale, all'elaborazione di proposte, da parte della Provincia autonoma, per la predisposizione dei piani sanitari provinciale e nazionale.
La Direzione territoriale deve collaborare strettamente con la Direzione ospedaliera ai fini della continuità assistenziale. A tale scopo vengono elaborati appositi protocolli operativi e definiti percorsi assistenziali, favorendo anche la creazione di dipartimenti transmurali di raccordo ospedale-territorio, ai fini della creazione di sinergie nell'utilizzo delle risorse.
Inoltre, garantisce l'adozione di tutte le misure di sicurezza per i fruitori dei servizi ed il personale;

3) La Direzione territoriale è composta da:
il Direttore medico del territorio
il Dirigente infermieristico del territorio
il Dirigente amministrativo del territorio
La Direzione territoriale è dotata di un ufficio di segreteria in grado di sostenerne le attività della medesima.
I componenti la Direzione territoriale garantiscono congiuntamente, ognuno nell'ambito delle proprie competenze, l'efficiente gestione delle attività del territorio, anche attraverso opportuni sistemi comunicativi.
La Direzione territoriale svolge le attività epidemiologiche e di sviluppo del sistema informativo territoriale previste dalle relative direttive provinciali.
Nell'area territoriale è assicurata l'autonomia professionale degli specialisti distrettuali.

Il Direttore medico del territorio

4) Il Direttore medico del territorio è responsabile delle funzioni attribuite alla Direzione territoriale, mantiene i rapporti con la Direzione sanitaria dell'Azienda, con le altre strutture e servizi dell'Azienda, con enti ed istituzioni nell'ambito del territorio, secondo le procedure concordate o già istituzionalizzate a livello aziendale.
Al posto di Direttore medico del territorio possono accedere, qualora alla selezione indetta per la copertura della direzione stessa i candidati, in possesso dei necessari requisiti specifici, non siano risultati idonei, anche medici di medicina generale con un'esperienza professionale almeno decennale, che siano inoltre in possesso di un attestato di formazione manageriale specifica e che siano stati dichiarati idonei nella selezione indetta.
Nelle Aziende sanitarie di Merano, Bressanone e Brunico il Direttore medico del territorio può essere scelto anche tra i direttori medici di un'unità operativa della corrispondente area, tenendo conto degli specifici requisiti professionali e dell'esperienza gestionale. In questo caso, essi mantengono la responsabilità direzionale per il proprio servizio.
Il Direttore medico del territorio ha la rappresentanza organica, conferitagli dall'atto aziendale, della Direzione territoriale.
Il Direttore medico del territorio assieme al Dirigente infermieristico del territorio ed al Dirigente amministrativo del territorio è responsabile delle attività di coordinamento per la programmazione e la gestione del budget dell'area territoriale.

5) Il Direttore medico del territorio verifica, sentiti il Dirigente infermieristico del territorio ed il Dirigente amministrativo del territorio, gli obiettivi, i consumi di risorse, le attività, ed i loro risultati.
Partecipa alla negoziazione o negozia direttamente, su delega della Direzione generale, per la destinazione delle risorse ai vari centri di responsabilità, dipartimenti ed unità operative, in base al budget complessivo dell'area territorio.
Il Direttore medico del territorio attua la valutazione, nell'ambito delle proprie competenze, sull'uso appropriato delle risorse nei singoli servizi e ne accerta la corretta allocazione.

6) Il Direttore medico del territorio collabora alla programmazione strategica aziendale. È responsabile, nell'ambito della propria competenza, della gestione delle risorse umane a lui assegnate e svolge attività di supporto e verifica nei confronti dei direttori dei servizi sanitari facenti capo all'area territoriale.

7) Il Direttore medico del territorio promuove una stretta integrazione dei servizi sanitari territoriali con i servizi sociali, con l'area ospedaliera e con altre istituzioni territoriali.
Inoltre, stabilisce e mantiene rapporti anche con gli enti locali, le forze sociali non istituzionali, quali associazioni di volontariato, di famiglie o di fasce deboli della popolazione, le istituzioni assistenziali, ai fini di creare una rete assistenziale ed un servizio il più possibile vicino all'utenza.
Il Direttore medico del territorio promuove le attività finalizzate all'accreditamento istituzionale delle strutture territoriali.
In particolare, nei confronti del Servizio di medicina di base, Servizio per le dipendenze, Servizio psichiatrico in ambito territoriale, Servizio psicologico, Servizio di igiene e sanità pubblica, il Direttore medico promuove e garantisce la massima collaborazione ed integrazione a livello distrettuale, nell'ottica di un'organizzazione dipartimentale.

8) Nei confronti del Direttore medico del territorio, il Direttore sanitario svolge attività di indirizzo, coordinamento, supporto e verifica, promuovendo la collaborazione e l'integrazione dell'area territoriale con l'area ospedaliera dell'azienda.

Il Dirigente infermieristico del territorio

9) Il Dirigente infermieristico del territorio è nominato dal Direttore Generale dell'Azienda. Dal punto di vista gerarchico dipende dal Direttore tecnico-assistenziale che è preposto al personale infermieristico, tecnico-sanitario e riabilitativo dell'Azienda. Il Dirigente infermieristico del territorio garantisce la necessaria collaborazione con il Direttore medico del Servizio di medicina di base, nonché con gli altri direttori dei restanti servizi sanitari dell'area territoriale.

10) Il Dirigente infermieristico del territorio garantisce l'attuazione dei programmi operativi di competenza e verifica il raggiungimento degli obiettivi assegnati.
Formula ed emana direttive e regolamenti in materia tecnico-assistenziale, e verifica la loro applicazione da parte del personale alle sue dipendenze.
Garantisce la appropriata allocazione delle risorse disponibili per le prestazioni e le attività di competenza ed attua la valutazione sull'uso delle risorse.
Fornisce il parere, negli ambiti di competenza, per la acquisizione, la manutenzione e l'impiego di strutture e risorse tecnico-strumentali ed umane.
Collabora con il direttore tecnico-assistenziale dell'azienda allo sviluppo dei servizi di competenza in termini di incremento della appropriatezza, della efficacia e della efficienza ed a tal fine collabora alla scelta e sperimentazione di nuove modalità e modelli di nursing (assistenza, prevenzione e promozione) da implementare.
Il Dirigente infermieristico del territorio gestisce l'attività propria e del personale alle proprie dipendenze ai principi dell'appropriatezza ed efficacia delle prestazioni, nonché dell'economicità e parsimonia nell'impiego delle risorse.
Ai servizi e alle strutture sociali possono essere assegnati sia il personale che le risorse. In questo caso, e per la durata stabilita, il personale dipenderá dalla direzione del servizio a cui é assegnato ed eseguirá gli incarichi che gli verranno affidati. Tutte le questioni giuridiche e di servizio riguardanti il personale vengono disciplinate da un apposito protocollo d'intesa tra la casa di riposo/centro di degenza e l'Azienda Sanitaria. Al fine di assicurare uno specifico aggiornamento professionale, viene concesso a queste persone il diritto di accedere alle offerte formative, che spettano a coloro che vengono assegnati al territorio. La direzione infermieristica del territorio cura i rapporti con le case di riposo/centri di degenza, enti, istituzioni e strutture assistenziali nel rispetto della normativa vigente dell'Azienda Sanitaria.

11) Il Dirigente infermieristico del territorio garantisce inoltre:
la soddisfazione dei bisogni della popolazione del territorio di afferenza, lo sviluppo delle potenzialità di autocura, la riduzione della dipendenza e del rischio, attraverso:
- definizione di criteri di appropriatezza da utilizzare per la presa in carico e la erogazione di prestazioni ed attività;
- profili clinici di assistenza e relative prestazioni ed attività;
- risultati coerenti con standard di prodotto e di efficienza internazionali;
- formazione dei care givers per lo svolgimento di attività da loro effettuabili;
- coinvolgimento del cittadino utente nelle decisioni relative alla propria assistenza ed alla effettuazione della stessa;
- coinvolgimento delle famiglie e del volontariato nelle attività, secondo modalità concordate a livello di direzione territoriale;
- sostegno alle famiglie impegnate nell'aiuto ad un familiare assistito a domicilio.
la programmazione e gestione del personale alle proprie dipendenze attraverso:
- definizione di fabbisogni di risorse umane in relazione alle attività da svolgere (valutato secondo appropriati standard);
- assegnazione delle risorse;
- emanazione di direttive per l'inserimento, l'utilizzo e la valutazione del personale alle dipendenze del coordinatore infermieristico di distretto;
- valutazione dei coordinatori infermieristici e del personale alle dirette dipendenze;
- gestione dei rapporti con eventuali soggetti in convenzione, appalto e relativa valutazione.
la formazione continua, attraverso:
- analisi dei bisogni di formazione del personale alle proprie dipendenze in relazione alle competenze necessarie per il perseguimento degli obiettivi aziendali, considerando anche le esigenze di integrazione con altre figure;
- promozione di attività di formazione e gestione di rapporti con il competente ufficio aziendale per la realizzazione delle relative iniziative;
- valutazione dell'impatto della formazione e dei suoi risultati sulle attività assistenziali di competenza.
la formazione di base, attraverso:
- predisposizione dei servizi di competenza per l'accreditamento degli stessi ai fini della erogazione di attività didattiche;
- collaborazione alla progettazione e valutazione di percorsi formativi per le diverse figure professionali che svolgono il tirocinio nei servizi di competenza;
- supervisione rispetto allo svolgimento delle attività didattiche, con monitoraggio anche dell'impatto delle stesse sull'andamento dei servizi;
- valutazione dei risultati dell'attività formativa e del relativo impatto sui servizi.
il coordinamento di:
- attività e programmi di competenza, e coordinamento degli stessi con attività e programmi di altre strutture della azienda sanitaria e di altri enti;
- coordinatori infermieristici dei distretti di afferenza, nonché dei restanti servizi sanitari territoriali.

12) Nell'ambito degli accordi assunti dalla Direzione del territorio, il Dirigente infermieristico del territorio mantiene i rapporti con le strutture e servizi dell'Azienda, gestisce rapporti con enti ed istituzioni del territorio, le forze sociali non istituzionali, quali associazioni di volontariato, di famiglie o di fasce deboli della popolazione, le istituzioni assistenziali, per la migliore realizzazione delle attività tecnico-assistenziali di competenza, secondo procedure concordate o già istituzionalizzate a livello aziendale.

Il Dirigente amministrativo del territorio

13) Il Dirigente amministrativo del territorio è nominato dal Direttore generale dell'Azienda, sentito il Direttore amministrativo dell'Azienda.

14) Il Dirigente amministrativo, assieme al Direttore medico ed al Dirigente infermieristico del territorio, è corresponsabile, nell'ambito delle proprie competenze amministrative, delle attività di coordinamento per la programmazione e la gestione del budget dell'area territoriale.
Egli verifica, in collaborazione con il Direttore medico ed il Dirigente infermieristico del territorio, l'attuazione degli obiettivi, i consumi di risorse, le attività e loro risultati.
Egli gestisce l'attività amministrativa secondo i principi dell'efficienza ed efficacia e garantisce il coordinamento di tutte le attività amministrative nell'ambito territoriale.
In particolare, egli è responsabile dell'erogazione delle prestazioni amministrative e collabora, per quanto di competenza, con il Direttore medico e Dirigente infermieristico del territorio. Nei confronti del personale amministrativo, cui è preposto, svolge attività di indirizzo, coordinamento, supporto e verifica.
Inoltre, il Dirigente amministrativo garantisce la collaborazione con le ripartizioni amministrative dell'Azienda.

15) Nei confronti del Dirigente amministrativo del territorio, il Direttore amministrativo dell'Azienda sanitaria svolge attività di indirizzo, coordinamento, supporto e verifica.

Disposizione finale

16) Nel caso di particolari esigenze organizzative l'Azienda sanitaria può proporre alla Giunta Provinciale eventuali deroghe alla presente direttiva.

Allegato B)

Direttiva di applicazione del Piano sanitario provinciale 2000-2002 "Servizio di medicina di base - Distretto sanitario - Coordinatore medico del distretto sanitario - Coordinatore infermieristico del distretto sanitario – Coordinatore/Servizio amministrativo del distretto sanitario”

Il Servizio di medicina di base

1) Al Servizio di medicina di base, di cui al Piano sanitario provinciale 2000-2002, competono funzioni di prevenzione e promozione della salute, nonché il trattamento di forme morbose ed inabilità, in regime ambulatoriale, domiciliare, semiresidenziale e residenziale, mediante interventi di primo livello e pronto intervento di tipo diagnostico, terapeutico e riabilitativo. Attraverso trattamenti anche in regime residenziale, il servizio in oggetto promuove il mantenimento ed il recupero dell'autonomia di persone di ogni fascia di età. Per svolgere tali funzioni, il Servizio di medicina di base si avvale dei distretti sanitari, quali sue unità tecnico-funzionali.

2) Il Servizio di medicina di base opera secondo il principio dell'efficacia ed appropriatezza dei livelli essenziali di assistenza erogati, nonché dell'economicità e parsimonia nell'impiego delle risorse. Esso si connota, nell'ambito dell'Azienda sanitaria, quale centro di responsabilità e, come tale, è soggetto alla procedura "Programmazione operativa e budget”.
Contribuisce inoltre alla pianificazione strategica dell'Azienda sanitaria, inoltrando analisi e proposte al Direttore dell'area territoriale. Il Servizio partecipa, mediante la raccolta di dati, consuntivi, rapporti di rilevanza territoriale, all'elaborazione di proposte per la programmazione provinciale. A tal fine fornisce alla Direzione territoriale le informazioni raccolte.

3) Il Servizio di medicina di base assicura, attraverso i distretti, le seguenti attività:
a) assistenza sanitaria di base, ivi compresa la continuità assistenziale, erogata dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta convenzionati, nonché l'assistenza medica ai turisti;
b) assistenza infermieristica territoriale domiciliare ed ambulatoriale;
c) assistenza domiciliare integrata e programmata;
d) assistenza medico-specialistica distrettuale, in particolare, l'assistenza ostetrico-ginecologica ed odontoiatrica;
e) prestazioni ostetriche territoriali;
f) assistenza materno-infantile;
g) prestazioni di medicina preventiva, con particolare riguardo a quella rivolta all'età evolutiva;
h) prestazioni dietetico–nutrizionali territoriali;
i) assistenza farmaceutica territoriale;
j) prestazioni di riabilitazione fisica;
k) assistenza residenziale ad anziani e disabili;
l) attività di promozione ed educazione alla salute.
Nel distretto viene garantita altresì l'attività amministrativa e di supporto tecnico-amministrativa.

4) Il Servizio garantisce a livello operativo le attività distrettuali e l'integrazione socio-sanitaria, attraverso protocolli operativi condivisi con i servizi sociali delle Comunità comprensoriali e con l'Azienda dei servizi sociali di Bolzano.
L'efficacia dei protocolli operativi è periodicamente verificata dal Servizio stesso.
Il Servizio di medicina di base partecipa alla valorizzazione ed al radicamento della collaborazione socio-sanitaria nei distretti di propria competenza, contribuendo allo sviluppo integrato di ruoli e responsabilità delle varie figure professionali distrettuali, secondo obiettivi ed indirizzi generali, stabiliti dalla Direzione territoriale. A questo proposito il servizio promuove interventi interdisciplinari di formazione e di supervisione, mirati allo sviluppo della cultura dell'integrazione socio-sanitaria.
Svolge le attività epidemiologiche e di sviluppo del sistema informativo territoriale.

5) Al Servizio di medicina di base è preposto il Direttore, dotato di un apposito ufficio di segreteria amministrativa. Il Direttore dipende gerarchicamente dal Direttore medico del territorio.
In particolare, il Direttore coordina le attività dei distretti, promuove l'integrazione tra di essi, valuta le attività di competenza. Inoltre, favorisce la collaborazione con i medici di medicina generale e con i pediatri di libera scelta, stabilisce e mantiene rapporti con le forze sociali istituzionali e non, quali le associazioni di tutela dei cittadini utenti, del volontariato e della famiglia.
Il Direttore del Servizio di medicina di base promuove l'istituzione dell'Unità valutativa multidimensionale, così come prevista dal Piano sanitario provinciale, con il compito di valutare le domande di assistenza sanitaria domiciliare, semiresidenziale e residenziale, a carico dell'Azienda, di soggetti non autosufficienti, residenti nel proprio ambito di competenza. Allo stesso spetta il monitoraggio costante e la valutazione, ai fini epidemiologici e di programmazione, del funzionamento delle unità.
Il Direttore del Servizio di medicina di base svolge funzioni di coordinamento e controllo sui processi di attuazione della programmazione e sui risultati delle attività svolte nei distretti.
La presenza e l'impiego di personale sanitario non medico dipendente dai diversi servizi aziendali, che presta la sua opera nei Distretti, verrà concordata dal Direttore del Servizio di medicina di base con i responsabili di tali servizi, secondo protocolli aziendali stabiliti tra questi ultimi e la Direzione territoriale.
Il Direttore medico del Servizio di medicina di base opera in stretta collaborazione con il Dirigente infermieristico del territorio.
Gli specialisti libero-professionisti o dipendenti, che operano nelle strutture territoriali del Servizio di medicina di base, dipendono, dal punto di vista funzionale ed organizzativo, dal Direttore di medicina di base, pur mantenendo la propria autonomia clinico-professionale.
L'attività da essi svolta deve essere coerente con il programma aziendale inerente la disciplina specialistica di appartenenza.

Il Distretto sanitario

6) Il Distretto sanitario rappresenta l'unità tecnico funzionale del servizio di medicina di base che deve gestire e coordinare operativamente l'erogazione delle prestazioni facenti capo al servizio della medicina di base. Al personale del distretto viene garantita l'autonomia operativa e tecnico–professionale, necessaria alla realizzazione degli obiettivi loro assegnati, secondo gli indirizzi del piano sanitario provinciale, del piano triennale e dei piani annuali aziendali, dei programmi e del budget del servizio.

7) L'azienda stabilisce le modalità di assegnazione delle risorse umane ed economiche ai distretti.
Il Direttore del Servizio di medicina di base, sentiti i rispettivi coordinatori, può proporre all'azienda la trasformazione in centri di responsabilità dei distretti che ne abbiano requisiti.

8) Possono essere formulate proposte per il piano triennale aziendale.
Ad ogni Distretto è preposto:
un coordinatore medico,
un coordinatore infermieristico
un coordinatore amministrativo, laddove previsto.
Il Coordinatore medico del distretto sanitario

9) Il Coordinatore medico del Distretto sanitario coordina il personale medico operante in tale ambito territoriale. L'incarico di Coordinatore medico di distretto è attribuito dal Direttore generale dell'Azienda ad un dirigente medico nella disciplina "Organizzazione dei servizi sanitari di base” oppure ad un medico di medicina generale.
Requisiti preferenziali sono un'adeguata esperienza sul territorio, comunque non inferiore ai due anni, ed una formazione in materie manageriali sanitarie.
Il Coordinatore medico di distretto dipende gerarchicamente dal Direttore del Servizio di medicina di base.

10) Sulla base degli indirizzi forniti dal Direttore del Servizio di medicina di base, il Coordinatore medico di distretto programma, insieme agli altri due coordinatori, tutte le attività del Distretto. Inoltre, formula la proposta per il budget per quanto riguarda il Distretto; promuove e controlla tutte le attività atte a garantire un appropriato utilizzo dei servizi distrettuali e di accesso appropriato attraverso il distretto ad altri servizi specialistici ed ospedalieri; mantiene i necessari collegamenti con i preposti alle attività comunali in materia sanitaria; coordina i progetti attivati nel Distretto.
Collabora alla valutazione dei rischi per la salute presenti nel territorio del distretto e ad attività di ricerca.
Inoltre, promuove la partecipazione dei cittadini alle attività di Distretto ed a progetti per la promozione e la tutela della salute.
Egli intraprende iniziative per garantire la sperimentazione e l'applicazione dei protocolli di integrazione socio-sanitaria, concordati col Servizio di medicina di base. Al tal fine collabora con il Direttore locale del distretto sociale nell'ambito delle attività di promozione e monitoraggio della salute.

11) Il Coordinatore medico di Distretto, assieme agli altri due coordinatori, formula proposte per la formazione e l'aggiornamento degli operatori.

12) Il Coordinatore medico di Distretto promuove la continuità terapeutica e, a tale fine, sviluppa rapporti di collaborazione con le strutture ed i servizi preposti all'assistenza sanitaria e sociale.
Il Coordinatore medico, in collaborazione, per quanto di competenza, con il coordinatore infermieristico, valuta le richieste di fabbisogno di assistenza sanitaria nelle case di riposo e nei centri di degenza.
Inoltre, assieme al Coordinatore infermieristico, rappresenta il Distretto nel relativo Comitato.

13) Il Coordinatore medico distrettuale partecipa a gruppi di lavoro sia in ambito aziendale che provinciale. Inoltre, collabora ad indagini epidemiologiche sul territorio. Su richiesta, fornisce pareri, anche tramite la partecipazione ad apposite commissioni, per l'acquisizione di risorse strutturali e strumentali per il distretto, ivi compresi beni di consumo.
Il Coordinatore medico del Distretto collabora alle procedure per l'accreditamento istituzionale del distretto.
In caso di assenza o impedimento del Coordinatore medico distrettuale, le funzioni vengono espletate dal Direttore del Servizio di medicina di base o da altro medico da questi delegato.

Il Coordinatore infermieristico del Distretto sanitario

14) Il Coordinatore infermieristico del Distretto dipende gerarchicamente dal Dirigente infermieristico della Direzione territoriale.
Fermo restando quanto stabilito dalla normativa vigente, sono considerati requisiti preferenziali almeno tre anni di esperienza operativa sul territorio ed una formazione manageriale specifica.

15) Dipendono gerarchicamente e funzionalmente dal Coordinatore infermieristico il personale delle professioni infermieristiche, gli OTA, OSS o assimilati ed il personale ausiliario. Il personale tecnico-sanitario e riabilitativo, nonché i dietisti, dipendono dal punto di vista gerarchico-organizzativo dal Coordinatore infermieristico e dal punto di vista tecnico-professionale dal servizio inerente la disciplina specialistica di appartenenza.
Il personale infermieristico non dipendente dall’Azienda che svolge la sua attività in strutture socio-sanitarie gestite da altri enti dipende funzionalmente dal coordinatore infermieristico del distretto sanitario. Il personale dell'Azienda Sanitaria, che è stato assegnato alle case di riposo/centri di degenza e ad altre strutture sociosanitarie dipende, limitatamente a questo periodo, da un punto di vista gerarchico, organizzativo e funzionale da questi enti.
Gli operatori non medici che svolgono la loro attività nel distretto sanitario sono coordinati dal Coordinatore infermieristico di distretto. Il personale tecnico-sanitario e riabilitativo dei distretti sanitari opera in stretta collaborazione con i relativi servizi specialistici aziendali e/o interaziendali, in particolare sulla base di protocolli operativi. Inoltre, sulla base dei fabbisogni, tali operatori inoltrano proposte per programmi di attività di propria competenza al Coordinatore infermieristico del distretto.

16) il Coordinatore infermieristico del Distretto, assieme al Coordinatore medico, svolge le seguenti attività:
a) collabora alla programmazione delle attività del distretto nonché alla predisposizione del budget, qualora qualificato come centro di responsabilità;
b) controlla e valuta l'andamento complessivo delle attività distrettuali e dei relativi risultati e quindi promuove progetti di sviluppo tecnico, organizzativo e di integrazione socio-sanitaria. A tal fine collabora con gli uffici aziendali preposti, ed in particolare con l'unità per lo sviluppo della qualità e con l'ufficio relazioni con il pubblico per quanto riguarda la qualità percepita e l'aggiornamento della Carta dei Servizi sanitari;
c) garantisce che siano adottate tutte le misure di sicurezza per i cittadini utenti dei servizi distrettuali ed il personale;
d) promuove il coinvolgimento della comunità e della popolazione alle attività di distretto, ed a specifici progetti;
e) collabora nella sperimentazione e nell'applicazione dei protocolli di integrazione socio-sanitaria, messi a punto dal Servizio di medicina di base.

17) Il Coordinatore infermieristico del Distretto, oltre a svolgere anche la propria attività infermieristica, coordina i progetti presenti nel distretto che riguardano la propria competenza professionale, siano essi interni allo stesso ovvero promossi dalla Provincia o altri enti/soggetti anche non istituzionali presenti sul territorio.
Sono inoltre di competenza del Coordinatore infermieristico le seguenti funzioni/attività:
a) analisi dei bisogni assistenziali;
b) programmazione delle attività assistenziali con riferimento alla casistica ed ai bisogni della comunità;
c) monitoraggio e valutazione di attività e risultati infermieristici e relativo miglioramento continuo della qualità;
d) collaborazione alla valutazione dei rischi per la salute presenti nel territorio del distretto;
e) promozione ed attivazione di azioni di promozione della salute e prevenzione dei rischi;
f) gestione ordinaria del personale;
g) espletamento di quanto previsto dalle specifiche direttive relativamente al sistema informativo territoriale;
h) collaborazione alle attività necessarie per l'accreditamento della sede per la effettuazione del tirocinio delle professioni sanitarie di competenza;
i) coordinamento in ambito distrettuale delle attività atte a garantire il tirocinio delle professioni sanitarie di competenza;
j) elaborazione e gestione del programma di inserimento dei nuovi operatori e la relativa valutazione;
k) valutazione del personale di competenza, e relativa eventuale segnalazione al Dirigente infermieristico del territorio di eventuali situazioni rispetto a cui vanno presi provvedimenti disciplinari;
l) collaborazione ad attività di ricerca.
Collabora inoltre con la direzione tecnico-assistenziale aziendale allo sviluppo dei servizi di competenza in termini di incremento della appropriatezza, della efficacia e della efficienza ed a tal fine coordina la sperimentazione nel proprio distretto di nuove modalità e modelli di nursing (assistenza, prevenzione e promozione).

18) Il Coordinatore infermieristico di distretto garantisce livelli costanti di adeguata professionalità dei professionisti da lui dipendenti, in relazione alle competenze necessarie per perseguire gli obiettivi aziendali. Di conseguenza, effettua analisi dei bisogni di formazione del personale da lui dipendente e promuove, sentita la Dirigenza infermieristica del territorio, iniziative di formazione, anche comuni agli altri ambiti operativi (sanitario ed amministrativo), per quanto riguarda le necessarie competenze legate alle esigenze di integrazione tra figure professionali, tra attività sanitarie e con l'area del sociale.

19) Il Coordinatore infermieristico concorre alla promozione della continuità terapeutica ed opera a tal fine sviluppando rapporti di collaborazione con il personale infermieristico degli altri servizi aziendali ed esterni. Compito del coordinatore infermieristico sarà anche quello di curare, in accordo con la direzione infermieristica del Territorio, i rapporti con le strutture appartenenti all'ambito sociale del proprio distretto.

20) Il Coordinatore infermieristico, assieme al coordinatore medico, rappresentano il Distretto nel Comitato di Distretto. Partecipa, inoltre, a gruppi di lavoro e commissioni, sia in ambito aziendale che provinciale, e fornisce il proprio parere tecnico per gli ambiti di sua competenza, in particolare possono essere coinvolti nei processi di acquisizione di risorse strumentali e di beni di consumo.
Il Coordinatore infermieristico del Distretto collabora alle procedure per l'accreditamento istituzionale del distretto.
In caso di assenza o impedimento del Coordinatore infermieristico, le funzioni vengono espletate da altro operatore sanitario infermieristico designato.

Il Coordinatore/Servizio amministrativo del distretto sanitario

21) Il Servizio amministrativo distrettuale adempie a tutte le attività amministrative riguardanti le relazioni con il pubblico. In particolare svolge i seguenti compiti:
a) iscrizione al servizio sanitario provinciale;
b) scelta e revoca del medico convenzionato;
c) rilascio attestati di esenzione ticket;
d) incasso ticket;
e) prenotazioni delle visite mediche specialistiche;
f) rimborsi per prestazioni specialistiche;
g) rilascio autorizzazioni varie;
h) accettazione documentazione per ricorsi;
i) accettazione informatizzata dell'utenza nei Centri prelievo distrettuali;
j) informazioni e relazioni con il pubblico;
k) rilascio modulistica per l'assistenza sanitaria all'estero;
l) accettazione modulistica per l'assistenza sanitaria presentata da stranieri soggiornanti;
m) altre prestazioni amministrative di competenza.
Inoltre, garantisce il necessario supporto amministrativo alle attività sanitarie, nonché quello inerente il sistema informativo ed il supporto tecnico-organizzativo necessari al funzionamento del distretto.
Dal punto di vista gerarchico e tecnico-professionale, il personale amministrativo del Distretto dipende dal Coordinatore amministrativo, dove previsto, e, laddove non previsto, dal Dirigente amministrativo della Direzione territoriale.
Il Coordinatore amministrativo dipende sia gerarchicamente che funzionalmente dal Dirigente amministrativo della Direzione territoriale.
Il Servizio amministrativo collabora strettamente con il Coordinatore medico ed infermieristico del Distretto.

Disposizione finale

22) Nel caso di particolari esigenze organizzative l'Azienda sanitaria può proporre alla Giunta Provinciale eventuali deroghe alla presente direttiva.